Domus via dell'Abbondanza

Domus via dell'Abbondanza
Ricostruzione 3D della Domus via dell'Abbondanza
CiviltàCiviltà romana
UtilizzoAbitazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComunePesaro
Scavi
Data scoperta2004
Date scavidal 2004 al 2005
Amministrazione
VisitabileSi
Mappa di localizzazione
Map

L’ Area archeologica di via dell’Abbondanza in centro a Pesaro (nota anche come Domus di via dell’Abbondanza) è stata scoperta nel corso di lavori edili nel 2004 e scavata fino al 2005; dal 2015 è accessibile al pubblico e fruibile con l'ausilio di proiezioni multimediali.

L’odierna sistemazione è il risultato del progetto di lavoro a cura della Soprintendenza Archeologia delle Marche, del Comune di Pesaro e di Sistema Museo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana. Costruita fra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., fu restaurata più volte e continuò a essere abitata almeno fino agli inizi del III secolo d.C.

Domus via dell'Abbondanza - Pesaro
Domus via dell'Abbondanza - Pesaro

Lo spazio meglio conservato è il peristilio, di cui restano le basi di colonne disposte lungo i lati interni, a margine delle canaline di raccolta dell’acqua piovana.

Ai lati si aprivano le stanze riservate alla vita privata della famiglia, alle quali si accedeva attraverso importanti soglie a mosaico. I mosaici, tutti in bianco e nero, sono ampiamente conservati e costituiscono l’elemento più affascinante della casa.

Degli affreschi restano solo porzioni alla base di alcuni ambienti, ma numerosi frammenti sono stati rinvenuti negli scavi insieme a stucchi e a rare decorazioni in terracotta.

Map

Al V secolo d.C. si data la costruzione dell’impianto termale documentato dall’ambiente a ipocausto su suspensurae, ricavato scavando una delle stanze originarie della domus, già abbandonata da tempo.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

I reperti emersi durante lo scavo sono esposti all’interno due vetrine dedicate all’epoca romana e alle fasi medievali e rinascimentali. Spicca per importanza, la testa di un piccolo Eros dormiente in terracotta.

Grande impatto è affidato al percorso virtuale con le ricostruzioni tridimensionali degli antichi ambienti della domus, inoltre il percorso per persone con disabilità visiva propone pannelli braille e modelli tattili (a cura del team scientifico del Museo Tattile Statale ‘Omero’ di Ancona).

Fra il 2017 e il 2018, per l’afflusso dei visitatori e i problemi di conservazione dei mosaici, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche ha ritenuto necessario istituire una passerella di 22 metri in struttura metallica come percorso di visita obbligato per evitare il calpestìo dei pavimenti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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