Lusignano

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Lusignano
Pour Loyauté Maintenir
Fasciato d'argento e d'azzurro di dieci pezzi
Stato Regno di Francia
Regno di Gerusalemme
Regno di Cipro
Regno armeno di Cilicia
Regno d'Inghilterra
Regno di Castiglia e León
Regno del Portogallo
Titoli
FondatoreUgo I di Lusignano
Ultimo sovranoGiacomo III di Lusignano
Data di fondazione885
Data di estinzioneultimo monarca: 1474[1] ultimo membro della dinastia: 1487[2]
Etniafrancese
Rami cadetti
Lo stemma dei Lusignano nell'Historia anglorum

Il Casato dei Lusignano è una delle famiglie nobili più importanti di Francia e d'Europa, avendo avuto, nel corso dei secoli, i troni di Gerusalemme, di Cipro e di Armenia. Le sue origini più antiche sono rintracciabili fino al IX secolo.

Con la sua linea diretta la dinastia regnò a più riprese su Gerusalemme dal 1186 al 1192, dal 1198 al 1205 e dal 1268 al 1291, anno della caduta di Acri, che pose definitivamente fine al Regno di Gerusalemme, su Cipro dal 1092 al 1474 e sull'Armenia dal 1341 al 1375.

Altri rami della famiglia furono di volta in volta Conti di Pembroke, Conti d'Eu, Conti di La Marche e Signori di Sidone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Lo Château de Lusignan all'inizio del XV secolo dalle Trés Riches Heures du Duc de Berry

La Casata dei Lusignano ebbe origine nella regione centro-occidentale del Poitou, presso la città omonima. Dagli inizi del X secolo ebbero la signoria del Castello di Lusignano, che era uno dei castelli medievali più importanti della Francia, secondo la leggenda fondato dalla fata Melusina.

XII e XIII secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel XII e XIII secolo i Lusignano crebbero in potenza, ottenendo, grazie a successioni matrimoniali, le Contee di La Marche e di Angoulême, come vassalli dei Duchi di Aquitania, finché le loro ambizioni non vennero stroncate nei conflitti che opposero i Re di Francia ai sovrani Plantageneti.

Ascesa[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto del re Guido di Lusignano, fondatore dell'Ordine della Spada e del Silenzio
François-Édouard Picot, 1845 circa (Reggia di Versailles)

Un ramo cadetto dei Lusignano ebbe molta più fortuna negli Stati cristiani sorti nel Mediterraneo orientale al seguito delle crociate. Ottennero infatti alla fine del XII secolo il Regno di Gerusalemme e il Regno di Cipro e, nel corso del secolo XIV secolo, anche il Regno di Armenia in Cilicia. Tennero Gerusalemme prima dal 1186 al 1190, poi dal 1198 al 1205 ed infine dal 1269 al 1291. Dopo la caduta di Gerusalemme nell'assedio di San Giovanni d'Acri del 1291 e la conquista del Regno armeno alla fine del XIV secolo da parte dei Mamelucchi, i titoli di Re di Gerusalemme e di Re di Armenia passarono quindi ai Lusignano sovrani di Cipro[4], che avevano ottenuto l'isola di Cipro nel 1192 con Guido di Lusignano.

La regina Carlotta di Cipro
Affresco della Cappella Sistina di Cosimo Rosselli del Palazzo Apostolico, Città del Vaticano, 1481

Durante il lungo regno sull'isola di Cipro, la casata dei Lusignano si imparentò mediante matrimonio con nobili famiglie italiane di Genova e di Venezia oltre che con le dinastie dei Visconti, dei Borbone e dei Savoia. Dopo l'estinzione in linea maschile dei Lusignano nel 1458, il potere e il titolo di sovrano di Gerusalemme, di Cipro e di Armenia, passò a l'ultima erede legittima, Carlotta. La regina Carlotta venne però spodestata nel 1464 dal fratellastro Giacomo, nato da una relazione extraconiugale del padre Giovanni II.

Estinzione[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Caterina Cornaro di Tiziano, 1542. Oggi questo dipinto è conservato nella Galleria degli Uffizi, Firenze

Il ramo illegittimo dei Lusignano regnò su Cipro fino al 1474, anno della morte dell'ultimo della dinastia, Giacomo III. Il potere e i titoli passarono quindi alla madre e vedova Caterina Cornaro, che fu regina fino al 1489, anno in cui abdicò a favore della Repubblica di Venezia, che così annetté ai suoi domini anche Cipro. Nel frattempo Carlotta e il marito Luigi I di Savoia rinunciarono ai titoli nel 1482 abdicando a favore del nipote del marito, Carlo I di Savoia, che da quel momento poté fregiarsi del titolo regale per sé e per i propri discendenti.

Signori di Lusignano[modifica | modifica wikitesto]

Re di Cipro della casata dei Lusignano[modifica | modifica wikitesto]

Ramo principale[modifica | modifica wikitesto]

Stemma dei Lusignano, Re di Cipro

Casato dei Poitiers-Lusignano[modifica | modifica wikitesto]

Stemma dei Lusignano, Re di Cipro e Gerusalemme
Stemma dei Lusignano, Re di Cipro, Gerusalemme e Armenia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il 26 agosto 1474 morì l'ultimo dei Lusignano, Giacomo III (14731474), re di Cipro e re titolare di Gerusalemme e di Armenia. Giacomo III era figlio di Giacomo II, ma era nato da un rapporto extraconiugale del re con l'amante Marietta di Patrasso. Pertanto questo ramo dei Lusignano è illegittimo e l'ultima vera erede della dinastia fu la regina Carlotta (14441487), figlia legittima di Giovanni II.
  2. ^ F. Fileti, I Lusignan di Cipro, Firenze 2000, p.79
  3. ^ Guillaume di Lusignano (...–1296), meglio noto con il suo nuovo appellativo di William de Valence, sposò Giovanna de Munchensi, figlia di Guglielmo il Maresciallo, I conte di Pembroke, e di Isabella di Clare, suo jure IV contessa di Pembroke. Giovanna trasmise il titolo e il castello di Pembroke, ereditati dai genitori, al marito. A William succedette Aymer de Valence (1275 ca.–1324), l'unico figlio maschio sopravvissuto sui sette figli e figlie avuti da Giovanna. Aymer però morì senza eredi legittimi nel 1324, dichiarando estinta la nuova famiglia.
  4. ^ George Hill, A History of Cyprus, Vol. 2, 1ª ed., Cambridge University Press, 2010, p. 441, ISBN 978-1-108-02063-3. URL consultato il 12 agosto 2017.

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