Diāna Dadzīte

Diāna Dadzīte
Nazionalità Bandiera della Lettonia Lettonia
Atletica leggera paralimpica
Specialità Lancio del disco, lancio del giavellotto, lancio del peso
Categoria F55
Carriera
Nazionale
2014-Bandiera della Lettonia Lettonia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 1 1 2
Mondiali paralimpici 3 0 0
Europei paralimpici 1 1 1

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Statistiche aggiornate all'11 ottobre 2022

Diāna Dadzīte (Riga, 4 febbraio 1986) è un'atleta paralimpica lettone specializzata nelle gare di lancio del disco, lancio del giavellotto e lancio del peso, appartenente alla categoria F55.

Nel corso della sua carriera paralimpica ha disputato per due volte ai Giochi paralimpici, vincendo quattro medaglie totali.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato a praticare sport paralimpici nel 2014 dopo che l'anno precedente alcuni allenatori la avevano notata durante i mondiali paralimpici di atletica leggera di Lione, dove aveva accompagnato l'amico Aigars Apinis.[1]

Nel 2016 partecipa agli europei paralimpici di Grosseto, dove conquista le prime medaglie della sua carriera: oro nel lancio del peso F55, argento nel lancio del giavellotto F56 e bronzo nel lancio del disco F55.[1] Più tardi, nello stesso anno, partecipa alle paraolimpiadi di Rio in cui fa da portabandiera durante la cerimonia di apertura. Durante i giochi partecipa a due discipline vincendo la medaglia di bronzo nel lancio del disco e quella d'oro nel lancio del giavellotto, stabilendo il nuovo record mondiale di 22,23 m.[2][3]

L'anno seguente, durante i mondiali di Londra vince la medaglia d'oro nel lancio del peso e nel lancio del disco,[4] nell'occasione stabilisce il nuovo record di 27,07 m in quest'ultima disciplina.[5] Vince un'altra medaglia d'oro nel 2019 durante i mondiali di Dubai.[6]

Nel 2021 partecipa ai Giochi paralimpici di Tokyo, vincendo una medaglia d'argento nel lancio del disco (dietro alla cinese Dong Feixia) e una medaglia di bronzo nel lancio del giavellotto.[7][8]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Lancio del disco[modifica | modifica wikitesto]

Giochi paralimpici estivi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Europei paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Lancio del giavellotto[modifica | modifica wikitesto]

Giochi paralimpici estivi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Europei paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Lancio del peso[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Europei paralimpici[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Triju zvaigžņu ordenis - nastrino per uniforme ordinaria
— Riga, 18 novembre 2017.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Diana Dadzite, su paralympic.org. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  2. ^ (LV) Šķēpmetēja Dadzīte sagādā Latvijai otro zeltu paralimpiskajās spēlēs, su delfi.lv, 11 settembre 2016. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  3. ^ (EN) Second gold for Latvia at Paralympic Games, su lsm.lv, 12 settembre 2016. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  4. ^ (LV) Marta Martinsone, Pārsteidzoši atklāta intervija. Ratiņkrēsls nebūt nav skarbākais, kas noticis ar paraolimpieti Diānu Dadzīti, su jauns.lv, 22 agosto 2017. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  5. ^ (LV) Paraolimpiete Dadzīte - pasaules čempione šķēpa mešanā, su irlv.lv, 17 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2017).
  6. ^ (LV) Paravieglatlēte Dadzīte izcīna zeltu šķēpa mešanā pasaules čempionātā, su lsm.lv, 11 novembre 2019. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  7. ^ (LV) Dadzīte izcīna sudraba medaļu diska mešanā Tokijas paraolimpiskajās spēlēs, su lsm.lv, 27 agosto 2021. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  8. ^ (LV) Dadzīte šķēpa mešanā pievieno paraolimpisko bronzu Latvijas medaļu krājumam Tokijā, su lsm.lv, 31 agosto 2021. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  9. ^ (LV) Rīgas pilī 2017. gada 18. novembrī pasniegti augstākie valsts apbalvojumi (PDF) [collegamento interrotto], su president.lv, 18 novembre 2017. URL consultato l'11 ottobre 2022.

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