Atletica leggera paralimpica

Un atleta durante una competizione

L'atletica leggera paralimpica è uno sport per disabili in qualsiasi situazione fisica. Gli atleti paralimpici e le competizioni paralimpiche (inclusi i Giochi paralimpici) sono sotto l'egida del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC, International Paralympic Committee).

In Italia l'atletica leggera paralimpica è governata dalla FISPES, per quel che concerne la disabilità fisica e sensoriale, e dalla FISDIR, per quel che riguarda la disabilità intellettiva-relazionale.

Entrambe sono Federazione Sportive Paralimpiche affiliate al Comitato Italiano Paralimpico.

Classificazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'IPC classifica gli atleti in tre gruppi e varie classi.

Gruppi[modifica | modifica wikitesto]

  • Atleti in carrozzina.
  • Atleti deambulanti (atleti con vario tipo di disabilità e amputati che gareggiano in piedi).
  • Atleti con disabilità visiva (non vedenti e ipovedenti).

Classi[modifica | modifica wikitesto]

  • 11-13: atleti con diversi gradi di menomazione visiva (in inglese visually impaired).
  • 20: atleti con disabilità intellettiva.
  • 31-38: atleti con cerebrolesione (sia deambulanti che in carrozzina).
  • 40-41: atleti di bassa statura.
  • 42-44: atleti con compromissioni degli arti inferiori.
  • 45-47: atleti con amputazioni degli arti superiori e assimilati.
  • 51-57: atleti con lesioni midollari e assimilati.
  • 61-64: atleti con amputazioni agli arti inferiori e assimilati.

Ai numeri che identificano le classi viene apposta la una lettera: T è track (gare su pista - corse e salti), F è field (gare su campo - lanci) e P è pentathlon (che non viene più disputato in competizioni internazionali).

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