Dante Micheli

Dante Micheli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1973
Carriera
Giovanili
19??-1955Bandiera non conosciuta S.Egidio
Squadre di club1
1955-1959Ozo Mantova104 (38)
1959-1960SPAL34 (1)
1960-1961Fiorentina14 (1)
1961-1964SPAL82 (10)
1964-1967Foggia & Incedit89 (13)
1967-1973Mantova156 (4)
Nazionale
1960Bandiera dell'Italia Italia U-211 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Dante Micheli (Mantova, 18 febbraio 1939Mantova, 10 giugno 2012) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo centrocampista.

Per la sua fisionomia era soprannominato Pampurio[1] o Dantel[2]. È scomparso nel 2012 all'età di 73 anni[3].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Impostato in gioventù come attaccante (ala o centravanti)[2][3], nel corso degli anni ha trovato la sua collocazione tattica come mediano o mezzala[1][2][4], senza rinunciare a spingersi in zona d'attacco[1]. Sul finire di carriera ha ulteriormente arretrato il proprio raggio d'azione, venendo spesso impiegato in difesa o con compiti di marcatura a centrocampo[5].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Figlio d'arte[1] (il padre era stato calciatore negli anni Trenta[3]), inizia a giocare nel Sant'Egidio, piccola società mantovana[1][3]. Nel 1955, insieme a diversi compagni di squadra, viene acquistato dal Mantova, allenato da Edmondo Fabbri e partecipante al campionato di IV Serie. Pur essendo appena sedicenne, diventa subito titolare, impiegato prevalentemente come ala[1][2]; contribuisce con 29 reti in tre stagioni all'ammissione alla Campionato Interregionale 1957-1958, e quindi alla promozione in Serie C nel 1958.

Nel campionato 1958-1959 Fabbri gli cambia collocazione tattica, spostandolo al ruolo di mediano[2]: nonostante l'arretramento in campo, realizza 9 reti in campionato, ed è tra i titolari del vittorioso spareggio-promozione contro il Siena[2].

Notato dagli osservatori di Paolo Mazza[1], nel 1959 passa alla SPAL, con cui esordisce in Serie A ventenne, il 20 settembre 1959. A Ferrara disputa una stagione da titolare, contribuendo al quinto posto finale dei ferraresi (miglior piazzamento della storia del club), e al termine del campionato Mazza lo cede alla Fiorentina[1]. In maglia viola viene utilizzato come rincalzo a centrocampo, in alternativa a Renato Benaglia e Claudio Rimbaldo[4]; disputa 14 partite di campionato, realizzando un unico gol sul campo del Bologna nonostante fosse stato vittima di un infortunio nei primi minuti di gioco[4]. In quella stessa annata vince la Coppa Italia e Coppa delle Coppe[6], facendo parte dei cosiddetti "Leoni di Ibrox"[7].

Dopo un anno in viola, nell'ottobre 1961 torna alla SPAL, inizialmente in prestito[8], e vi gioca altri tre campionati, ritrovando il posto da titolare. Nella Coppa Italia 1961-1962 realizza 3 reti, risultando il capocannoniere della competizione[9]; va a segno anche nella finale, persa contro il Napoli per 2-1[1].

Nel 1964, dopo la retrocessione della SPAL, Micheli resta in Serie A passando al Foggia, appena promosso nella massima serie. Vi rimane per tre campionati da titolare, fino alla retrocessione del 1967[10], disputando anche alcune partite amichevoli in prestito al Milan, nell'estate 1966[11]; nel campionato 1966-1967 realizza 7 reti, record personale, risultando il secondo miglior marcatore della squadra dietro Vincenzo Traspedini. Nel novembre 1967, nel corso del mercato di riparazione, fa ritorno al Mantova[2], impegnato nella lotta per non retrocedere dalla Serie A[12]. La stagione si conclude con la caduta in Serie B dei virgiliani, e Micheli rimane a Mantova, con i galloni di capitano[13]. Nel campionato di Serie B 1970-1971 contribuisce, da difensore, all'ultima promozione del Mantova in Serie A; nella stagione successiva viene inizialmente accantonato, nell'ambito di una politica di svecchiamento della squadra[12][14], ma già nelle prime partite viene reintegrato nella rosa dei titolari[12]. La stagione tuttavia non è fortunata, e si conclude con la retrocessione; Micheli rimane in forza al Mantova anche nel campionato 1972-1973, prima di chiudere la propria carriera agonistica a 34 anni.

In carriera ha totalizzato complessivamente 256 presenze e 26 reti in Serie A e 119 presenze e 4 reti in Serie B. Con 260 partite nel Mantova è il terzo giocatore più presente della storia del club, dopo Mirko Bellodi e Nicola Lampugnani[2].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ha giocato una partita in Nazionale giovanile, il 2 novembre 1960 a Newcastle contro l'Inghilterra (1-1)[15].

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Lasciato il calcio giocato, inizia la carriera di dirigente in riva al Mincio, ricoprendo il ruolo di direttore sportivo[6]; dopo una parentesi alla Triestina, nella stagione 1977-1978[6], torna a Mantova a partire dalla stagione 1978-1979, durante la quale subentra a Nardino Previdi[16]. Vi rimane fino al 1982, operando in condizioni economiche spesso sfavorevoli[16][17], fino alle dimissioni rassegnate al termine del campionato 1981-1982[18]. In seguito ricoprirà lo stesso incarico nel Piacenza, durante la stagione 1982-1983[19]; anche in questo caso lascia la società a causa delle difficoltà economiche seguite alla retrocessione in Serie C2[20].

Negli anni successivi collabora con Genoa, Avellino, Spezia[21] e Fiorentina[6]; dopo aver subito un intervento al cuore nel 1985, diventa direttore generale del Cagliari[6], e l'anno successivo passa all'Udinese[22]. Nel 1994 torna al Mantova, all'indomani del fallimento e della ripartenza dall'Eccellenza[6], occupandosi della ricostruzione della squadra e del vivaio in qualità di responsabile del settore giovanile[6][23].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1960-1961
Fiorentina: 1960-1961

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Fiorentina: 1960-1961
Mantova: 1970-1971
Mantova: 1958-1959
Mantova: 1957-1958

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Italia 1961-1962 (3 gol)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Spal in lutto per un grande. Se n'è andato Micheli, La Nuova Ferrara, 12 giugno 2012
  2. ^ a b c d e f g h Dante Micheli Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Tuttomercatoweb.com
  3. ^ a b c d Addio a Micheli, ex bandiera biancorossa La Gazzetta di Mantova, 11 giugno 2012, pag.15
  4. ^ a b c Dante Micheli e quei due bei pomeriggi[collegamento interrotto] Museofiorentina.net
  5. ^ Foggia imbattuto anche a Mantova, L'Unità, 8 febbraio 1965
  6. ^ a b c d e f g Con la Fiorentina nel 1961 vinse la Coppa Coppe e la Coppa Italia, La Gazzetta di Mantova, 12 giugno 2012, pag.30
  7. ^ È morto Dante Micheli, uno dei Leoni di Ibrox, La Nazione, 12 giugno 2012
  8. ^ Micheli in prestito alla SPAL, Libertà, 26 ottobre 1961, pag.5
  9. ^ (EN) Italy - Coppa Italia Top Scorers Rsssf.com
  10. ^ Il primo ciclo in serie A Archiviato il 4 settembre 2014 in Internet Archive. Manganofoggia.it
  11. ^ Profilo su Magliarossonera.it
  12. ^ a b c La favola del Mantova Archiviato il 2 dicembre 2012 in Internet Archive. Postadelgufo.it
  13. ^ Giagnoni e Micheli: sempre tranquillo, La Gazzetta di Mantova, 1º marzo 2004, pag.30
  14. ^ Senza titolo, La Gazzetta di Mantova, 12 giugno 2012, pag.30
  15. ^ Almanacco Illustrato del calcio 2007, ed. Panini, pag.604
  16. ^ a b Tromba d'aria sul Martelli. E dirigenza con pochi mezzi, La Gazzetta di Mantova, 14 luglio 2003, pag.19
  17. ^ Freddi dice no a Boninsegna, La Gazzetta di Mantova, 21 luglio 2003, pag.19
  18. ^ La torrida estate del 1982: quando l'Acm divenne Cal.Ma, La Gazzetta di Mantova, 11 agosto 2003, pag.20
  19. ^ P.Gentilotti, M.Molinaroli, Lo sai che i papaveri...1919-1991: il Piacenza Calcio tra cronaca e storia, dicembre 1991, pag.156
  20. ^ P.Gentilotti, M.Molinaroli, Lo sai che i papaveri...1919-1991: il Piacenza Calcio tra cronaca e storia, dicembre 1991, pag.159
  21. ^ Condoglianze alla famiglia di Dante Micheli Acspezia.com
  22. ^ L'impossibile è casa nostra, La Repubblica, 8 novembre 1986, pag.23
  23. ^ Per chiudere bene il ciclo si deve vincere ancora. Arioli, già bravo nel '92, può dare la svolta, La Gazzetta di Mantova, 16 gennaio 2004, pag.35

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]