Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana
Palazzo Panciatichi: insieme con palazzo Capponi-Covoni è sede del consiglio regionale della Toscana
StatoBandiera dell'Italia Italia
SuddivisioneBandiera della Toscana Toscana
TipoConsiglio regionale monocamerale
Istituito1970
daCostituzione della Repubblica Italiana, Titolo V

Statuto della Regione Toscana, Titolo II
PresidenteAntonio Mazzeo (PD)
Vicepresidenti
  • Stefano Scaramelli (IV)
  • Marco Casucci (L)
Ultima elezione20-21 settembre 2020
Gruppi politiciMaggioranza (25)
  •      PD (23)[1]
  •      IV (2)

Opposizione (16)

  •      Lega (8)
  •      FdI (6)
  •      M5S (2)
  •      FI (1)
  •      Misto (1)
    •      Merito e Lealtà (1)[2]
SedePalazzo Panciatichi, Firenze
Indirizzovia Cavour, 2
50129 Firenze
Sito webwww.consiglio.regione.toscana.it

Il consiglio regionale della Toscana è l'organo legislativo rappresentativo della Regione Toscana. Istituito nel 1970, si compone attualmente di 41 membri (40 consiglieri più il presidente della giunta).

Sede[modifica | modifica wikitesto]

La sede del consiglio è in via Cavour a Firenze. Alcuni uffici (tra i quali quello di presidenza, e la sala dove si riunisce il consiglio) si trovano presso palazzo Panciatichi; altri uffici sono ospitati presso l'adiacente palazzo Capponi-Covoni, i cui ambienti interni sono oggi uniti con quelli di palazzo Panciatichi.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto stabilito dallo statuto della Regione Toscana[3], il consiglio è l'organo legislativo della regione, ne indica l'indirizzo politico e programmatico e ne controlla l'attuazione. Esercita inoltre tutte le altre funzioni attribuitegli dalla Costituzione, dallo statuto stesso e dalle leggi[4].

Composizione del consiglio[modifica | modifica wikitesto]

Il consiglio regionale eletto con le elezioni del 2020 è suddiviso in sei gruppi consiliari, per un totale di 41 consiglieri[5]:

Gruppi Consiglieri
Partito Democratico 23
Italia Viva 2
Totale maggioranza 25
Lega 8
Fratelli d'Italia 5
Movimento 5 Stelle 2
Forza Italia 1
Totale opposizione 16

La candidata del centro-destra alla presidenza, non eletta, Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, rinuncia alla carica di consigliere regionale per incompatibilità con il ruolo ricoperto nel Parlamento europeo. Prende quindi il suo posto Alessandro Capecchi, candidato per Fratelli d’Italia nel collegio di Pistoia.[6]

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

# Presidente Partito Inizio mandato Fine mandato Legislatura
1 Elio Gabbuggiani Partito Comunista Italiano 13 luglio 1970 21 luglio 1975 I
2 Loretta Montemaggi Partito Comunista Italiano 21 luglio 1975 25 ottobre 1983 II, III
3 Giacomo Maccheroni Partito Socialista Italiano 25 ottobre 1983 26 maggio 1987 III, IV
4 Claudio Alvaro Carosi Partito Socialista Democratico Italiano 26 maggio 1987 18 dicembre 1987 IV
5 Enzo Pezzati Democrazia Cristiana 18 dicembre 1987 28 giugno 1990
6 Paolo Benelli Partito Socialista Italiano 28 giugno 1990 8 giugno 1993 V
7 Simone Siliani Partito Democratico della Sinistra 8 giugno 1993 7 giugno 1995
8 Angelo Passaleva Partito Popolare Italiano 7 giugno 1995 24 maggio 2000 VI
9 Riccardo Nencini Socialisti Democratici Italiani
Partito Socialista Italiano
24 maggio 2000 23 aprile 2010 VII, VIII
10 Alberto Monaci Partito Democratico 23 aprile 2010 31 maggio 2015 IX
11 Eugenio Giani Partito Democratico 25 giugno 2015 8 ottobre 2020 X
12 Antonio Mazzeo Partito Democratico 19 ottobre 2020 in carica XI

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ comprende il Presidente della Giunta Regionale Eugenio Giani
  2. ^ Il consigliere Andrea Ulmi
  3. ^ Statuto della Regione Toscana, su raccoltanormativa.consiglio.regione.toscana.it, Regione Toscana. URL consultato il 31 luglio 2017.
  4. ^ Le specifiche funzioni del consiglio sono indicate dall'art. 11 dello Statuto
  5. ^ Consiglio regionale Toscano, composizione, su consiglio.regione.toscana.it.
  6. ^ Alessandro Capecchi sostituisce Ceccardi, su lanazione.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN154747305 · ISNI (EN0000 0001 0354 4714 · LCCN (ENn78011579 · GND (DE4502961-1 · J9U (ENHE987007268993905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n78011579