Bruno Tedino

Bruno Tedino
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore
Carriera
Carriera da allenatore
1986-1988San DonàGiovanili
1988-1991TrevisoGiovanili
1991-1993ConeglianoGiovanili
1993-1995MontebellunaGiovanili
1995MontebellunaAd interim
1995-1997VeneziaGiovanili
1997-1998San Donà
1998-1999Novara
1999-2001Pordenone
2001-2003TrevisoGiovanili
2003-2004Südtirol
2004-2007Pistoiese
2007-2008Sangiovannese
2008-2010Città di Jesolo
2010-2013SanDonàJesolo
2013Bandiera dell'Italia Italia U-18
2013Bandiera dell'Italia Italia U-19Vice
2013-2014Bandiera dell'Italia Italia U-17Vice
2013-2014Bandiera dell'Italia Italia U-16
2014-2015Bandiera dell'Italia Italia U-17
2015-2017Pordenone
2017-2018Palermo
2019-2020Teramo
2020Virtus Entella
2021-2022Pordenone
2022-2024Trento
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 10 gennaio 2024

Bruno Tedino (Treviso, 13 agosto 1964) è un allenatore di calcio italiano.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Il suo modulo tattico preferito è il 4-3-1-2, schierato a rombo.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore e poi giovane allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo una breve carriera da calciatore, chiusa a 22 anni per problemi fisici dovuti a un serio infortunio,[1][2] nel 1986 inizia la carriera di allenatore nelle giovanili del San Donà. Successivamente allena le formazioni giovanili di Treviso, Conegliano e Montebelluna. Nell'ultima esperienza a Montebelluna, ha anche modo di esordire da tecnico ad interim della prima squadra, il 20 maggio 1995, sostituendo lo squalificato Paolo Marin nello spareggio salvezza del girone D del Campionato Nazionale Dilettanti, disputato con il Donada e terminato a sfavore ai rigori, 4-2.[3]

Il debutto con prime squadre[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un biennio come tecnico delle giovanili del Venezia, ritorna nei quadri societari del San Donà, nel ruolo di capo allenatore, esordendo tra i professionisti il 17 agosto 1997, nel girone E della fase a gironi di Coppa Italia Serie C, ottenendo una vittoria contro il Giorgione; nel campionato di competenza di Serie C2 giunge al decimo posto.[4] Rimane per il torneo di Serie C2 1998-1999, passando al Novara, ma la stagione non è semplice, tanto da essere esonerato nel girone di ritorno e in seguito sostituito da Alberto Marchetti. L'anno dopo scende di categoria e allena per due anni il Pordenone, ottenendo un quinto e un secondo posto. Nel biennio 2001-2003 torna ad allenare nelle giovanili del Treviso. Nel 2003-2004 guida il Südtirol ai vertici del campionato di Serie C2; nonostante un brillante terzo posto finale, subisce l'esonero prima della disputa dei play-off: la squadra biancorossa sarà poi sconfitta in finale dalla Cremonese.

Pistoiese[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2004 al 2007 siede sulla panchina della Pistoiese, militante in Serie C1. Nella sua prima stagione nel terzo livello, sua massima categoria fino a quel momento della carriera, ottiene il sesto posto in campionato, sfiorando anche la partecipazione ai play-off per la promozione in Serie B. Confermato per la stagione successiva, viene poi esonerato alla settima giornata dopo un pessimo avvio di torneo. Solo il suo ritorno in panchina a fine febbraio consentì alla Pistoiese di raggiungere la salvezza. Ancora trainer della formazione toscana nella stagione 2006-2007, porta la squadra al nono posto nel campionato di terza serie.

Sangiovannese[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre del 2007-2008 è chiamato a guidare la Sangiovannese, sempre in Serie C1, in precaria posizione in classifica. Purtroppo alla fine si dovrà arrendere alla legge della disputa dei play-out: costretto a giocarli per non retrocedere, incontra la Pistoiese e, proprio da ex, non riesce ad evitare la retrocessione agli spareggi (in casa 0-3, fuori 0-1).

Città di Jesolo e SandonàJesolo[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2008-2009 torna in Veneto, subentrando dopo poche giornate a Diego Zanin sulla panchina del Città di Jesolo in Serie D. Con i nerazzurri si classifica all'undicesimo posto, decisamente meglio nel campionato successivo quando, dopo il quarto posto finale, viene sconfitto ai play-off dal Venezia (fuori 0-1). Tedino è poi parte del progetto che vede il Città di Jesolo tornare nella vicina San Donà di Piave, dalla cui squadra cittadina anni prima i nerazzurri avevano ottenuto il titolo sportivo, per divenire Sandonajesolo.[5] Per il trainer trevigiano è un ritorno nella città che lo aveva visto iniziare il suo percorso prima come allenatore nelle giovanili e poi successivamente come quello nell'esordio tra i professionisti nel 1997-1998.[4] Nella stagione 2010-2011, guida i biancocelesti alla vittoria dei play-off di girone e poi sino alle semifinali di quelli nazionali, dove viene eliminato nel doppio confronto con la Turris (in casa 2-2, fuori 0-0). Con una squadra più giovane nella stagione successiva, Tedino guida i biancocelesti sino alla finale di Coppa Italia di Serie D, poi persa contro il Sant'Antonio Abate (1-2). Grazie al piazzamento di Coppa il Sandonajesolo accede ai play-off nazionali di Serie D, giungendo alla finale con la Nuova Cosenza, ma rimediando nei minuti finali una nuova sconfitta (2-3).[6] L'esperienza con il Sandonajesolo si chiude nella stagione 2012-2013, annata nella quale guida i biancocelesti ad una tranquilla salvezza, ma al cui termine vedrà la società rinunciare all'iscrizione per la stagione successiva.

Tecnico della Nazionale Under 16 e dell'Under 17[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008, Bruno Tedino aveva ottenuto anche il patentino "Master Uefa Pro". Questo gli consente di intraprendere, nell'estate 2013, un percorso da tecnico federale,[7] venendo chiamato dalla commissione tecnica della FIGC ad allenare prima la Nazionale Under-16 e poi la Nazionale Under-17, per quello che lui stesso considera - fino a quel momento - «il punto più alto della mia carriera».[7]

Ritorno al Pordenone[modifica | modifica wikitesto]

Nel biennio 2015-2017 è ingaggiato alla guida del Pordenone, ritornando anche ad essere il coach dei friulani a distanza di 14 anni, in Lega Pro, con cui ottiene prima un secondo posto e poi un terzo posto. Nel primo caso il piazzamento gli consente di guidare la squadra ai play-off promozione, persi in semifinale contro il Pisa (fuori 0-3, in casa 0-0), allora allenato da Gennaro Gattuso, mentre nel secondo caso perde allo stesso turno contro il Parma ai calci di rigore, 5-6, dopo che la gara era terminata 1-1.

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 giugno 2017 approda nella Serie B 2017-2018, divenendo allenatore del Palermo, con il cui proprietario Maurizio Zamparini aveva già collaborato ai suoi esordi nelle giovanili del Venezia.[8] Con i rosanero vince il girone d'andata laureandosi campione d'inverno,[9] ma, a causa di una serie di risultati negativi nel girone di ritorno (una sola vittoria in sei partite), il 28 aprile 2018, a quattro giornate dalla fine del torneo e dopo la sconfitta in trasferta contro il Venezia per 3-0, viene esonerato e sostituito da Roberto Stellone, con la squadra al secondo posto.[10]

Al termine della stagione, dopo la sconfitta della compagine rosanero in finale play-off e la mancata promozione in A, Tedino è richiamato sulla panchina del Palermo nel luglio seguente.[11] Il 26 settembre, dopo l'eliminazione in Coppa Italia al terzo turno e un avvio di campionato con 8 punti ottenuti in 5 partite, viene nuovamente sollevato dall'incarico e sostituito da Roberto Stellone.[12]

Teramo ed Entella[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 2019 firma un contratto biennale con il Teramo, militante nel campionato di Serie C.[13] Nonostante il settimo posto in classifica, il 16 febbraio 2020 viene esonerato e sostituito da Cetteo Di Mascio.[14]

Il 17 agosto dello stesso anno viene ufficializzato come nuovo allenatore dell’Entella in Serie B.[15] Diventato ormai un veterano del calcio professionistico, avendo superato le 400 panchine tra i vari campionati e coppe, il 26 settembre, al debutto, pareggia con il Cosenza per 0-0, mentre quattro giorni più tardi si qualifica al terzo turno di Coppa Italia, battendo l’AlbinoLeffe per 2-1 e successivamente anche al quarto avendo la meglio sul Pisa per 3-1. Il 23 novembre viene però sollevato dall'incarico, con la squadra al penultimo posto con 5 punti frutto di 5 pareggi e 3 sconfitte.[16]

Secondo ritorno al Pordenone[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 ottobre 2021 inizia la sua terza esperienza (dopo tre anni dalla seconda e venti anni dalla prima) sulla panchina del Pordenone, ultimo in Serie B con un punto dopo otto partite, al posto di Massimo Rastelli.[17] Il 24 ottobre al debutto pareggia in extremis la gara con il Pisa (1-1). La prima vittoria arriva il 30 novembre contro l’Alessandria per 1-0, dopo tre pareggi e altrettante sconfitte. Dopo una stagione di sofferenza, la squadra friulana, che sotto la guida di Tedino raccoglie 17 punti in 30 partite, retrocede in Serie C con tre giornate d'anticipo. Il 12 maggio 2022 i ramarri comunicano che non sarà prolungata la collaborazione con il tecnico.[18]

Trento[modifica | modifica wikitesto]

L’11 ottobre 2022 viene ufficializzato l'ingaggio sulla panchina del Trento, in Serie C, con un contratto fino a fine stagione.[19]. La squadra che si trovava al diciassettesimo posto chiude il torneo al quattordicesimo con la salvezza diretta. Confermato per la stagione successiva, dopo una ottima partenza la squadra subisce un periodo negativo e viene esonerato il 10 gennaio 2024 con il team in dodicesima posizione, con tre punti sopra la zona play-out.[20]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 10 gennaio 2024.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale Vittorie % Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1997-1998 Bandiera dell'Italia San Donà C2 34 9 14 11 CI-C 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 38 11 15 12 28,95 10°
1998-1999 Bandiera dell'Italia Novara C2 26 5 11 10 CI-C 4 1 0 3 - - - - - - - - - - 30 6 11 13 20,00 Eson.
1999-2000 Bandiera dell'Italia Pordenone D 36 16 11 9 CI-D 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 38 16 12 10 42,11
2000-2001 D 34 17 9 8 CI-D 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 36 18 10 8 50,00
2003-2004 Bandiera dell'Italia Südtirol C2 33 13 16 14 CI-C 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 37 14 18 15 37,84
2004-2005 Bandiera dell'Italia Pistoiese C1 36 15 11 10 CI-C 5 2 1 2 - - - - - - - - - - 41 17 12 12 41,46
2005-2006 C1 18 6 8 4 - - - - - - - - - - - - - - - 18 6 8 4 33,33 Eson., Sub. 10°
2006-2007 C1 34 10 13 11 CI-C 4 0 0 4 - - - - - - - - - - 38 10 13 15 26,32
Totale Pistoiese 88 31 32 25 9 2 1 6 - - - - - - - - - - 97 33 33 31 34,02
2007-2008 Bandiera dell'Italia Sangiovannese C1 28+2[21] 6 11 11+2[21] - - - - - - - - - - - - - - - 30 6 11 13 20,00 Sub. 17° (retr.)
2008-2009 Bandiera dell'Italia Città di Jesolo D 34 8 18 8 CI-D 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 38 11 18 9 28,95 11°
2009-2010 D 38+1[22] 21 7 10+1[22] CI-D 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 43 24 7 12 55,81
Totale Città di Jesolo 73 29 25 19 8 6 0 2 - - - - - - - - - - 81 35 25 21 43,21
2010-2011 Bandiera dell'Italia SanDonàJesolo D 34+6[22] 15+3[22] 10+3[22] 9 CI-D 3 0 2 1 - - - - - - - - - - 43 18 15 10 41,86
2011-2012 D 34+3[22] 12+1[22] 12+1[22] 10+1[22] CI-D 8 5 1 2 - - - - - - - - - - 45 18 14 13 40,00
2012-2013 D 38 15 13 10 CI-D 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 40 16 14 10 40,00
Totale SanDonà Jesolo 115 46 39 30 13 6 4 3 - - - - - - - - - - 128 52 43 33 40,63
2015-2016 Bandiera dell'Italia Pordenone LP 34+3[22] 19+1[22] 8+1[22] 7+1[22] CI-LP 2 1 0 1 - - - - - - - - - 39 21 9 9 53,85
2016-2017 LP 38+6[22] 19+3[22] 9+2[22] 10+1[22] CI+CI-LP 2+1 1+0 0 1+1 - - - - - - - - - - 47 23 11 13 48,94
2017-apr. 2018 Bandiera dell'Italia Palermo B 38 16 15 7 CI 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 40 17 16 7 42,50 Eson.
ago.-set. 2018 B 5 2 2 1 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 7 2 3 2 28,57 Eson.
Totale Palermo 43 18 17 8 4 1 2 1 - - - - - - - - 47 19 19 9 40,43
2019-feb. 2020 Bandiera dell'Italia Teramo C 26 10 7 9 CI-C 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 30 13 7 10 43,33 Eson.
set.-nov. 2020 Bandiera dell'Italia Virtus Entella B 8 0 5 3 CI 2 2 0 0 - - - - - - - - - - 10 2 5 3 20,00 Eson.
ott. 2021-2022 Bandiera dell'Italia Pordenone B 30 3 8 19 CI - - - - - - - - - - - - - - 30 3 8 19 10,00 Sub. 20° (retr.)
Totale Pordenone 181 78 48 55 9 3 2 4 - - - - - - - - 190 81 50 59 42,63
ott. 2022-2023 Bandiera dell'Italia Trento C 31 11 8 12 CI-C - - - - - - - - - - - - - - 31 11 8 12 35,48 Sub., 14º
2023-gen. 2024 C 20 7 4 9 CI-C 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 21 7 5 9 33,33 Eson.
Totale Trento 51 18 12 21 1 0 1 0 - - - - - - - - 52 18 13 21 34,62
Totale carriera 717 263 236 218 62 27 13 22 - - - - - - - - 778 290 249 239 37,28

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tedino: "Vi racconto il mio calcio, tra Sacchi e Guardiola" Archiviato il 4 luglio 2017 in Internet Archive. Lagiovaneitalia.net
  2. ^ Il Pordenone meglio della Juve. Viaggio nella squadra dei record con l'allenatore Tedino: "Intrusi in mezzo a squadroni, ma vogliamo giocarcela fino alla fine" Gianlucadimarzio.com
  3. ^ Angelo Ceron, pag.222, 1993-1995 inizia la crisi..
  4. ^ a b Monforte-Pasqualato, pag.392, stagione 1997-1998..
  5. ^ Monforte-Pasqualato, pag.491, stagione 2010-2011..
  6. ^ Monforte-Pasqualato, pag.500, stagione 2011-2012..
  7. ^ a b Sacchi chiama, Tedino risponde: è lui il ct della nazionale under 18 Archiviato il 15 ottobre 2017 in Internet Archive. messaggeroveneto.gelocal.it
  8. ^ Lupo e Tedino in rosanero Archiviato il 25 giugno 2017 in Internet Archive. Palermocalcio.it
  9. ^ http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-b/2017/12/28-36240942/serie_b_il_palermo_vince_ed_campione_dinverno
  10. ^ TEDINO SOLLEVATO DALL'INCARICO STELLONE È IL NUOVO ALLENATORE, su palermocalcio.it, 28 aprile 2018. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2018).
  11. ^ BRUNO TEDINO È L'ALLENATORE DEL PALERMO [collegamento interrotto], in U.S. Città di Palermo. URL consultato il 9 luglio 2018.
  12. ^ Palermo, Tedino sollevato dall'incarico. Stellone è il nuovo allenatore - ZonaCalcioFaidate, su Zonacalciofaidate.IT, 28 aprile 2018. URL consultato il 6 aprile 2022.
  13. ^ Teramo ufficiale: Tedino è il nuovo allenatore Corrieredellosport.it
  14. ^ Teramo, ufficiale: via Tedino, ecco Di Mascio corrieredellosport.it
  15. ^ Ufficiale: Bruno Tedino è il nuovo allenatore dell’Entella, su entella.it, 17 agosto 2020. URL consultato il 17 agosto 2020.
  16. ^ Ufficiale, Bruno Tedino sollevato dall’incarico, su entella.it, 23 novembre 2020. URL consultato il 23 novembre 2020.
  17. ^ BENTORNATO MISTER BRUNO TEDINO!, su pordenonecalcio.com. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
  18. ^ COMUNICAZIONE UFFICIALE GUIDA TECNICA, su pordenonecalcio.com. URL consultato il 1º giugno 2022.
  19. ^ COMUNICATO UFFICIALE: BRUNO TEDINO È IL NUOVO ALLENATORE DEL TRENTO. ASSIEME A LUI ARRIVA IN GIALLOBLU ANCHE IL VICE CARLO MARCHETTO, su actrento.com. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  20. ^ JOAN MOLL MOLL È IL NUOVO ALLENATORE DEL TRENTO. BRUNO TEDINO SOLLEVATO DALL’INCARICO, su actrento.com, 10 gennaio 2024.
  21. ^ a b Play-out
  22. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Play-off

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Monforte e Stefano Pasqualato, A.C. San Donà: 90 anni di Calcio Biancoceleste, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2012.
  • Angelo Ceron, Montebelluna che passione, volume primo e volume secondo, Montebelluna (TV), Danilo Zanetti Editore, 2007.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]