Bologna Football Club 1963-1964

Voce principale: Bologna Football Club 1909.
Bologna FC
Stagione 1963-1964
Una formazione dei felsinei campioni d'Italia
Sport calcio
SquadraBologna
AllenatoreBandiera dell'Italia Fulvio Bernardini
All. in secondaBandiera dell'Italia Cesarino Cervellati
PresidenteBandiera dell'Italia Renato Dall'Ara, poi
Bandiera dell'Italia Luigi Goldoni
Serie A1º (in Coppa dei Campioni)[1]
Coppa ItaliaQuarti di finale
Coppa MitropaSemifinalista
Maggiori presenzeCampionato: Furlanis, Haller, Janich, Negri (34)[2]
Totale: Haller (36)
Miglior marcatoreCampionato: Nielsen (21)[2]
Totale: Nielsen (25)
StadioComunale
Abbonati5 081[3]
Maggior numero di spettatori45 649 vs. Milan
(20 ottobre 1963)[3]
Minor numero di spettatori16 424 vs. Mantova
(22 dicembre 1963)[3]
Media spettatori30 808[3]¹
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Dati aggiornati al 1º luglio 1964
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Bologna Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1963-1964.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: un tifoso, Helmut Haller e l'allenatore Fulvio Bernardini esultano al termine del vittorioso spareggio di Roma del 7 giugno 1964 contro la Grande Inter (2-0), che consegnò al Bologna il 7º scudetto della sua storia.[4]

«Al fischio finale di Lo Bello, mi assalì una strana sensazione: eravamo campioni d'Italia, ma stentavo a crederlo.»

Ancora sotto le direttive di Fuffo Bernardini[7][8], la squadra ammirata nel campionato precedente — da molti osannata per il bel gioco ma classificatasi solamente in quarta posizione —[7] scelse l'ex mantovano William Negri a protezione dei pali[9][5]: davanti a lui spazio per un Janich battitore libero e il centrale difensivo Tumburus[10], coi laterali Furlanis e Pavinato che completavano il pacchetto arretrato.[6][5] Imperniata la «cerniera» in mediana sull'interdizione di Fogli e la regia di Bulgarelli[11], le ali Perani e Pascutti si univano al mobile Haller nell'appoggiare la punta Nielsen.[12][13]

Le prime ambizioni di tricolore si manifestarono già in autunno[14], stante una testa della classifica condivisa col Milan in ottobre[15]: crollato successivamente a Marassi[16], il Bologna non andava oltre la divisione della posta in palio nel derby contro la S.P.A.L. e sul terreno della scudettata Inter.[17] Una principale svolta era impressa dal filotto-record di 10 affermazioni consecutive[5][6], archiviando il 1963 grazie al successo dal minimo scarto conseguito a scapito della Juventus[18]: i 27 punti nel girone d'andata valevano ai felsinei un simbolico riconoscimento d'inverno[19], lasciandosi addietro i rossoneri nel mese di febbraio.[5][6]

Ultima «vittima» della summenzionata striscia positiva il Torino[20][5], una gara rivelatasi a posteriori il cruciale spartiacque della stagione[6][5]: se dal nulla di fatto a Bergamo traeva origine il comando solitario[21], una vittoria nel capoluogo lombardo assicurò il 1º marzo 1964 la necessaria serenità con cui affrontare il conclusivo scorcio del campionato.[22][23] La Federcalcio evidenziò tuttavia nei giorni seguenti come dai controlli relativi al doping — cui si erano sottoposti Fogli, Tumburus, Pavinato, Perani e Pascutti dopo il match coi granata —[5][24] fossero emersi riscontri alle anfetamine[5], mettendo così in moto la giustizia sportiva[25]: posticipato frattanto il confronto con gli estensi in calendario al 15 marzo[26][5], la sentenza del primo grado comportò una sconfitta a tavolino per la partita in questione nonché un'iniziale squalifica di 18 mesi per l'allenatore Bernardini.[27][5]

L'ulteriore punto di penalizzazione comminato determinò, de facto, un −3 in classifica rispetto all'effettivo andamento in campo[5][27]: il 29 marzo 1964 la formazione emiliana ospitò la nuova capolista Inter[28], soccombendo sotto i suoi colpi (con Sarti a neutralizzare il rigore calciato da Haller[29]) e precipitando a 4 lunghezze dalla vetta per un gap poi dimezzato dal vittorioso recupero coi ferraresi.[30][31] Il pareggio senza gol a Mantova sembrò calare il sipario sulle opportunità di rimonta[32], mentre un'indagine compiuta in parallelo dalla magistratura ordinaria portava alla luce nuovi elementi[5][33]: le controanalisi effettuate sui campioni appuravano infatti l'assenza di sostanze dopanti[5][34], suscitando l'ipotesi di manomissione fraudolenta dei flaconi incustoditi.[35][36]

Il 16 maggio 1964, alla vigilia della terzultima partita[5], la Commissione d'Appello Federale — cui la società aveva presentato ricorso in marzo —[5] procedeva quindi all'assoluzione degli imputati restituendo in conseguenza i punti dedotti e revocando l'inibizione al tecnico (sostituito per un breve periodo dal responsabile del settore giovanile Raffaele Sansone[5][37]): i rossoblu tornarono così a quota 49 in graduatoria appaiando i nerazzurri[6][7], uno stallo permasto tale anche all'indomani a causa dei risultati di entrambe.[38][39] Le 34 giornate regolamentari non furono dunque sufficienti per assegnare il titolo[6], comportando l'unico spareggio-scudetto nella storia della Serie A[40][41]: il 3 giugno l'ambiente bolognese veniva scosso dalla morte del presidente, Renato Dall'Ara[42], malato da tempo e fatalmente colpito da infarto durante una riunione con Angelo Moratti.[6][7]

La «bella» andò in scena all'Olimpico di Roma nel caldo pomeriggio del 7 giugno[4], rifiutando la possibilità concessa dalla Federcalcio di rinviare l'incontro per il lutto[6][7]: a cogliere di sorpresa Helenio Herrera contribuiva un furbo espediente tattico[6][7], col terzino Bruno Capra schierato all'ala invece che nel ruolo abituale così da arginare le incursioni di Facchetti e l'inventiva di Corso.[4][7] Una punizione battuta da Fogli, con leggera deviazione del difensore meneghino[4], spiazzò Sarti per il gol del vantaggio[43]: assistendo al raddoppio per mano di Nielsen[43][12], Bernardini esultava a fine partita con un gesto di scherno rivolto all'allenatore avversario.[4]

Nobilitata da un trionfo atteso all'ombra delle Torri dal 1941[7][6], la stagione si concludeva con le partecipazioni a Coppa Italia (dove l'eliminazione giunse a opera dei bianconeri[44]) e Mitropa raggiungendo in quest'ultima la semifinale.[45]

Divise[modifica | modifica wikitesto]

[46]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Portiere

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Area direttiva

Area tecnica

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Paolo Cimpiel
Bandiera dell'Italia P William Negri
Bandiera dell'Italia P Rino Rado
Bandiera dell'Italia D Carlo Furlanis
Bandiera dell'Italia D Mirko Pavinato (capitano)
Bandiera dell'Italia D Paride Tumburus
Bandiera dell'Italia D Francesco Janich
Bandiera dell'Italia D Bruno Capra
Bandiera dell'Italia D Edmondo Lorenzini
Bandiera dell'Italia D Maurizio Magagni
Bandiera dell'Italia D Tazio Roversi
N. Ruolo Calciatore
Bandiera della Germania Ovest C Helmut Haller
Bandiera dell'Uruguay C Héctor Demarco
Bandiera dell'Italia C Romano Fogli
Bandiera dell'Italia C Giacomo Bulgarelli
Bandiera dell'Italia C Marino Perani
Bandiera dell'Italia C Bruno Franzini
Bandiera dell'Italia C Sidio Corradi
Bandiera della Danimarca A Harald Nielsen
Bandiera dell'Italia A Ezio Pascutti
Bandiera dell'Italia A Antonio Renna

Formazione tipo[modifica | modifica wikitesto]

Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia William Negri (34)
Bandiera dell'Italia Carlo Furlanis (34)
Bandiera dell'Italia Mirko Pavinato (27)
Bandiera dell'Italia Paride Tumburus (28)
Bandiera dell'Italia Francesco Janich (34)
Bandiera dell'Italia Romano Fogli (33)
Bandiera dell'Italia Marino Perani (28)
Bandiera dell'Italia Giacomo Bulgarelli (32)
Bandiera della Danimarca Harald Nielsen (31)
Bandiera della Germania Ovest Helmut Haller (34)
Bandiera dell'Italia Ezio Pascutti (25)
Allenatore: Bandiera dell'Italia Fulvio Bernardini
Altri giocatori: Antonio Renna (14), Bruno Capra (11), Héctor Demarco (3), Bruno Franzini (3), Edmondo Lorenzini (2), Sidio Corradi (1).

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Acquisti[47]
R. Nome da Modalità
P William Negri Mantova definitivo
D Tazio Roversi Moglia definitivo
Cessioni[47]
R. Nome a Modalità
P Attilio Santarelli Mantova definitivo
C Renzo Ragonesi Catanzaro prestito

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Serie A[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1963-1964.

Girone d'andata[modifica | modifica wikitesto]

Bologna
15 settembre 1963
1ª giornata
Bologna1 – 1GenoaStadio Comunale (22 258[3] spett.)
Arbitro:  Carminati (Milano)

Torino
22 settembre 1963
2ª giornata
Torino0 – 0BolognaStadio Comunale (29 221[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Bologna
25 settembre 1963
3ª giornata
Bologna2 – 0AtalantaStadio Comunale (22 492[3] spett.)
Arbitro:  Cirone (Palermo)

Bologna
29 settembre 1963
4ª giornata
Bologna2 – 0FiorentinaStadio Comunale (38 967[3] spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Modena
6 ottobre 1963
5ª giornata
Modena1 – 4BolognaStadio Alberto Braglia (19 044[3] spett.)
Arbitro:  Campanati (Milano)

Bologna
20 ottobre 1963
6ª giornata
Bologna2 – 2MilanStadio Comunale (45 649[3] spett.)
Arbitro:  Adami (Roma)

Genova
23 ottobre 1963
7ª giornata
Sampdoria2 – 0BolognaStadio Luigi Ferraris (14 874[3] spett.)
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Ferrara
27 ottobre 1963
8ª giornata
SPAL0 – 0BolognaStadio Comunale (14 567[3] spett.)
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Bologna
19 gennaio 1964
9ª giornata[48]
Bologna4 – 0RomaStadio Comunale (28 081[3] spett.)
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
17 novembre 1963
10ª giornata
Inter0 – 0BolognaStadio San Siro (64 197[3] spett.)
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Bologna
24 novembre 1963
11ª giornata
Bologna3 – 0Lanerossi VicenzaStadio Comunale (26 396[3] spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Bari
1º dicembre 1963
12ª giornata
Bari0 – 1BolognaStadio della Vittoria (17 029[3] spett.)
Arbitro:  Rigato (Mestre)

Catania
8 dicembre 1963
13ª giornata
Catania1 – 3BolognaStadio Cibali (11 819[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Bologna
22 dicembre 1963
14ª giornata
Bologna2 – 1MantovaStadio Comunale (16 424[3] spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Bologna
29 dicembre 1963, ore 14:30 CET
15ª giornata
Bologna2 – 1JuventusStadio Comunale (40 390[3] spett.)
Arbitro:  Francescon (Padova)

Messina
5 gennaio 1964
16ª giornata
Messina0 – 2BolognaStadio Giovanni Celeste (13 292[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Roma
12 gennaio 1964
17ª giornata
Lazio1 – 2BolognaStadio Olimpico (33 508[3] spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Genova
26 gennaio 1964
18ª giornata
Genoa0 – 2BolognaStadio Luigi Ferraris (34 769[3] spett.)
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Bologna
2 febbraio 1964
19ª giornata
Bologna4 – 1TorinoStadio Comunale (31 221[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Bergamo
9 febbraio 1964
20ª giornata
Atalanta1 – 1BolognaStadio Comunale (24 220[3] spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Firenze
16 febbraio 1964
21ª giornata
Fiorentina0 – 0BolognaStadio Comunale (52 003[3] spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Bologna
23 febbraio 1964
22ª giornata
Bologna0 – 0ModenaStadio Comunale (36 081[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
1º marzo 1964
23ª giornata
Milan1 – 2BolognaStadio San Siro (74 692[3] spett.)
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Bologna
8 marzo 1964
24ª giornata
Bologna1 – 0SampdoriaStadio Comunale (32 081[3] spett.)
Arbitro:  Rigato (Mestre)

Bologna
14 aprile 1964
25ª giornata[49]
Bologna2 – 1SPALStadio Comunale (29 183[3] spett.)
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Roma
22 marzo 1964
26ª giornata
Roma0 – 1BolognaStadio Olimpico (32 823[3] spett.)
Arbitro:  Francescon (Padova)

Bologna
29 marzo 1964
27ª giornata
Bologna1 – 2InterStadio Comunale (44 485[3] spett.)
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Vicenza
5 aprile 1964
28ª giornata
Lanerossi Vicenza1 – 3BolognaStadio Romeo Menti (17 146[3] spett.)
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Bologna
19 aprile 1964
29ª giornata
Bologna3 – 1BariStadio Comunale (24 831[3] spett.)
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Bologna
26 aprile 1964
30ª giornata
Bologna1 – 0CataniaStadio Comunale (24 831[3] spett.)
Arbitro:  Genel (Trieste)

Mantova
3 maggio 1964
31ª giornata
Mantova0 – 0BolognaStadio Danilo Martelli (37 748[3] spett.)
Arbitro:  Francescon (Padova)

Torino
17 maggio 1964, ore 16:00 CET
32ª giornata
Juventus0 – 0BolognaStadio Comunale (44 147[3] spett.)
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Bologna
24 maggio 1964
33ª giornata
Bologna2 – 0MessinaStadio Comunale (28 581[3] spett.)
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Bologna
31 maggio 1964
34ª giornata
Bologna1 – 0LazioStadio Comunale (31 786[3] spett.)
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Spareggio[modifica | modifica wikitesto]

Roma
7 giugno 1964, ore 17:00 CET
Bologna2 – 0
referto
InterStadio Olimpico (51 000[3] spett.)
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1963-1964.
Udine
8 settembre 1963
Primo turno
Udinese0 – 2BolognaStadio Moretti
Arbitro:  Ferrari (Milano)

Verona
13 novembre 1963
Secondo turno
Verona0 – 1
(d.t.s.)
BolognaStadio Marcantonio Bentegodi
Arbitro:  Politano (Cuneo)

Bologna
13 maggio 1964
Terzo turno
Bologna4 – 2SPALStadio Comunale
Arbitro:  Grignani (Milano)

Torino
10 giugno 1964, ore 21:15 CET
Quarti di finale
Juventus4 – 1BolognaStadio Comunale (ca 10 000 spett.)
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Coppa Mitropa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Mitropa 1964.
Bologna
18 giugno 1964
Quarti di finale – Andata
Bologna1 – 0OFK BelgradoStadio Comunale
Arbitro: Bandiera dell'Austria Wlachojanis

Belgrado
20 giugno 1964
Quarti di finale – Ritorno
OFK Belgrado2 – 2BolognaStadio Omladinski
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Fehervari

Bologna
27 giugno 1964
Semifinali – Andata
Bologna2 – 2Spartak Praga SokolovoStadio Comunale
Arbitro: Bandiera dell'Austria Mayer

Praga
1º luglio 1964
Semifinali – Ritorno
Spartak Praga Sokolovo3 – 0BolognaStadion Letná
Arbitro: Bandiera dell'Austria Schiller

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 1º luglio 1964.[2]

Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
Serie A 54 17 13 3 1 33 10 17 9 7 1 21 8 34 22 10 2 54 18 +36
Spareggio - 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 2 0 1 1 0 0 2 0 +2
Coppa Italia - 1 1 0 0 4 2 3 2 0 1 4 4 4 3 0 1 8 6 +2
Coppa Mitropa - 2 1 1 0 3 2 2 0 1 1 2 5 4 1 2 1 5 7 −2
Totale - 20 15 4 1 40 14 23 12 8 3 29 17 43 27 12 4 69 31 +38

Andamento in campionato[modifica | modifica wikitesto]

Giornata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
Luogo C T C C T C T T C T C T T C C T T T C T T C T C C T C T C C T T C C
Risultato N N V V V N P N V N V V V V V V V V V N N N V V V V P V V V N N V V
Posizione 11 10 6 4 2 4 5 5 5 5 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore Serie A Spareggio Coppa Italia Coppa Mitropa Totale
Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti
Bulgarelli, G. G. Bulgarelli 32810?1??33+9+
Capra, B. B. Capra 11010?0??12+0+
Cimpiel, P. P. Cimpiel 0-00-01-00-01-0
Corradi, S. S. Corradi 1000?0??1+0+
Demarco, H. H. Demarco 3100?0??3+1+
Fogli, R. R. Fogli 33110?0??34+1+
Franzini, B. B. Franzini 3000?0??3+0+
Furlanis, C. C. Furlanis 34110?0??35+1+
Haller, H. H. Haller 347101100368
Janich, F. F. Janich 34010?0??35+0+
Lorenzini, E. E. Lorenzini 2000?0??2+0+
Magagni, M. M. Magagni 0000002020
Negri, W. W. Negri 34-18102-10-037-19
Nielsen, H. H. Nielsen 312111?2??32+24+
Pascutti, E. E. Pascutti 25800?0??25+8+
Pavinato, M. M. Pavinato 27010?0??28+0+
Perani, M. M. Perani 28610?1??29+7+
Rado, R. R. Rado 0-00-02-54-76-12
Renna, A. A. Renna 14000?2??14+2+
Tumburus, P. P. Tumburus 28110?0??29+1+

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Campione d'Italia dopo spareggio con l'Inter per l'assegnazione dello Scudetto.
  2. ^ a b c Panini, Serie A 1963-1964, pp. 146-147.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am (EN) Germano Tredesini, Statistiche Spettatori Serie A 1963-1964, su stadiapostcards.com.
  4. ^ a b c d e Lo spareggio scudetto raccontato da Gianni Brera, su repubblica.it, 13 febbraio 2009.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Giuseppe Pastore, Il misterioso caso del settimo scudetto del Bologna, su ultimouomo.com, 16 gennaio 2018.
  6. ^ a b c d e f g h i j k Giuseppe Bagnati, Quando Bologna-Inter decideva lo scudetto, su gazzetta.it, 19 febbraio 2009.
  7. ^ a b c d e f g h Germano Bovolenta, L'ultimo Bologna, il primo spareggio, in La Gazzetta dello Sport, 17 luglio 2007.
  8. ^ Corrado Sannucci, Bernardini, geniale e ironico ct, in la Repubblica, 11 gennaio 2004, p. 46.
  9. ^ Andrea Tosi, Bologna piange "Carburo" Negri, eroe dell'ultimo scudetto, su gazzetta.it, 26 giugno 2020.
  10. ^ Andrea Tosi, Ciao Tumburus, se ne va un altro pezzo del Bologna '64, in La Gazzetta dello Sport, 25 ottobre 2015.
  11. ^ Bologna-Atalanta: 2-0, in La Stampa, 26 settembre 1963, p. 9.
  12. ^ a b Matteo Dalla Vite, Bologna piange Nielsen, il suo Dondolo d'oro, in La Gazzetta dello Sport, 13 agosto 2015.
  13. ^ Il Bologna vince a Modena, in Stampa Sera, 7 ottobre 1963, p. 7.
  14. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna ed il Milan guidano la classifica e si affronteranno alla ripresa del campionato, in La Stampa, 8 ottobre 1963, p. 8.
  15. ^ Vittorio Pozzo, Incredibile serie di colpi di scena, in Stampa Sera, 21 ottobre 1963, p. 7.
  16. ^ Giulio Accatino, La Sampdoria di slancio supera il Bologna: 2 a 0, in La Stampa, 24 ottobre 1963, p. 11.
  17. ^ Vittorio Pozzo, Inter e Bologna a San Siro esagerano nel difendersi: 0-0, in Stampa Sera, 18 novembre 1963, p. 9.
  18. ^ Paolo Bertoldi, Novanta minuti di emozioni, in Stampa Sera, 30 dicembre 1963, p. 7.
  19. ^ Vittorio Pozzo, Bologna e Milan meritano il primato, in La Stampa, 21 gennaio 1964, p. 8.
  20. ^ Rodolfo Pagnini, Bologna record: Torino K.O. (PDF), in l'Unità, 3 febbraio 1964, p. 11.
  21. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna stacca il Milan nel campionato di calcio, in La Stampa, 11 febbraio 1964, p. 8.
  22. ^ Storie di Matteo Marani: "1964, il Bologna Paradiso", su sport.sky.it, 24 novembre 2018.
  23. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna si afferma (e convince) nel grande confronto con il Milan: 2-1, in Stampa Sera, 2 marzo 1964, p. 7.
  24. ^ Giulio Accatino, La Società emiliana prepara la difesa e chiede altri esami di laboratorio, in La Stampa, 6 marzo 1964, p. 9.
  25. ^ Leo Cattini, Si inizia a Milano il processo al doping, in La Stampa, 13 marzo 1964, p. 8.
  26. ^ La gara Bologna-Spal rinviata su richiesta dei giudici sportivi, in La Stampa, 14 marzo 1964, p. 9.
  27. ^ a b Vittorio Pozzo, Un verdetto inevitabile (ma severo), in La Stampa, 21 marzo 1964, p. 8.
  28. ^ Vittorio Pozzo, Oggi l'Inter in campo a Bologna nella gara più attesa dell'anno, in La Stampa, 29 marzo 1964, p. 9.
  29. ^ Antonello Capone e Vincenzo Cito, Scudetto non di rigore, in La Gazzetta dello Sport, 23 gennaio 2003.
  30. ^ Giulio Accatino, Gli episodi decisivi della partitissima di Bologna, in La Stampa, 31 marzo 1964, p. 8.
  31. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna batte la Spal nel recupero (2-1) e si porta a due punti dalla capolista Inter, in La Stampa, 15 aprile 1964, p. 8.
  32. ^ Vittorio Pozzo, Il Bologna bloccato (0-0) a Mantova, in Stampa Sera, 4 maggio 1964, p. 9.
  33. ^ Enzo Masi, Depositate le perizie sul doping, in La Stampa, 5 maggio 1964, p. 8.
  34. ^ Domani un magistrato di Bologna interrogherà il medico degli azzurri, in La Stampa, 13 maggio 1964, p. 8.
  35. ^ Non fu l'Inter a tramare nello scudetto del '64, in la Repubblica, 22 novembre 1998, p. 42.
  36. ^ Fernando Pellerani, Bologna carogna, in la Repubblica, 1º giugno 2004, p. 64.
  37. ^ Questa la sentenza, in La Stampa, 17 maggio 1964, p. 9.
  38. ^ Bruno Bernardi, I bianconeri rimpiangono la vittoria sfuggita, in Stampa Sera, 18 maggio 1964, p. 8.
  39. ^ Vittorio Pozzo, Agevole successo dei rossoblù sul Messina: 2-0, in Stampa Sera, 25 maggio 1964, p. 7.
  40. ^ Alessandro Tommasi, Può finire anche con lo spareggio, in la Repubblica, 27 aprile 2002, p. 42.
  41. ^ Leo Cattini, Domenica a Roma e Milano si disputano le gare decisive, in Stampa Sera, 1º giugno 1964, p. 7.
  42. ^ M.B., «Era più che un presidente», in Stampa Sera, 4 giugno 1964, p. 13.
  43. ^ a b Vittorio Pozzo, Il successo ha premiato la compagine migliore, in Stampa Sera, 8 giugno 1964, p. 7.
  44. ^ Paolo Bertoldi, La Juventus batte il Bologna in Coppa Italia: 4 a 1, in La Stampa, 11 giugno 1964, p. 8.
  45. ^ Lo Spartak ha eliminato i ragazzi del Bologna: 3-0, in La Stampa, 2 luglio 1964, p. 8.
  46. ^ Bertuzzi, Monti, 66-67, 71.
  47. ^ a b Chiesa, p. 291.
  48. ^ L'intera giornata di campionato, originariamente in programma al 3 novembre 1963, fu rinviata per consentire una maggior preparazione all'Italia in vista della partita con l'Unione Sovietica del 10 novembre 1963; cfr. Leo Cattini, Il «turno sospeso» di campionato forse recuperato il 19 gennaio, in La Stampa, 31 ottobre 1963, p. 12.
  49. ^ Gara originariamente in programma per il 15 marzo 1964, ma rinviata per decisione della Lega Calcio; cfr. Bologna-Spal il 14 aprile, in La Stampa, 22 marzo 1964, p. 8.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Felice Chiesa Bologna Centodieci. L'epopea, la gloria, le immagini inedite, 2019, Edizioni Minerva, ISBN 978-88-3324-184-5.
  • Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2004.
  • Filippo Manaresi, Gli scudetti dimenticati: Bologna 1963-64 - Giallo a lieto fine, da Calcio 2000, aprile 1999.
  • Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto, da Calcio 2000, annate 2002 e 2003.
  • Marco Bertuzzi e Federico Monti, La maglia del Bologna. Storia delle divise rossoblù, Edizioni Minerva, 2017, ISBN 978-88-7381-866-3.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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