A Summary View of the Rights of British America

A Summary View of the Rights of British America
AutoreThomas Jefferson
1ª ed. originale1774
Generetrattato
Sottogenerepolitico
Lingua originaleinglese

A Summary View of the Rights of British America è un trattato scritto da Thomas Jefferson nel 1774, prima della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, in cui esponeva ai delegati del Primo congresso continentale una serie di lamentele contro re Giorgio III, in particolare contro la risposta del sovrano e del parlamento britannico al Boston Tea Party. Jefferson dichiara che il parlamento britannico non aveva il diritto di governare le tredici colonie. Sostiene che da quando le singole colonie furono fondate erano indipendenti dal dominio britannico.[1]

Jefferson, in quest'opera, riteneva che il titolo allodiale, non il titolo feudale, fosse detenuto per le terre americane, e quindi il popolo non dovesse tasse e affitti per quella terra alla corona britannica.

Nonostante sia stato un proprietario di schiavi per tutta la vita, Jefferson inserì nel trattato una forte condanna della schiavitù, scrivendo[2]:

(EN)

«The abolition of domestic slavery is the great object of desire in those colonies, where it was unhappily introduced in their infant state. But previous to the enfranchisement of the slaves we have, it is necessary to exclude all further importations from Africa; yet our repeated attempts to effect this by prohibitions, and by imposing duties which might amount to a prohibition, have been hitherto defeated by his majesty's negative: Thus preferring the immediate advantages of a few African corsairs to the lasting interests of the American states, and to the rights of human nature, deeply wounded by this infamous practice.»

(IT)

«L'abolizione della schiavitù domestica è il grande oggetto del desiderio in quelle colonie, dove è stata purtroppo introdotta nella loro giovane nazione. Ma prima di l'affrancamento degli schiavi che abbiamo, è necessario escludere ogni ulteriore importazione dall'Africa; ma i nostri ripetuti tentativi di effettuarlo con divieti e imponendo dazi che potrebbero equivalere a un divieto, sono stati finora sconfitti dal negativo di sua maestà: cosė preferendo i vantaggi immediati di pochi corsari africani agli interessi duraturi degli Stati americani, e ai diritti della natura umana, profondamente ferita da questa infame pratica.»

L'opera venne presentata e discussa dal Primo Congresso continentale. Quando ciò avvenne, Jefferson non vi partecipò. Nonostante i suoi tentativi, il Congresso accettò una decisione più moderata rispetto al concetto proposto da Jefferson. Nonostante non riuscissero a convincere completamente il Congresso, gli amici di Jefferson stamparono il manoscritto sotto forma di opuscolo. Fu distribuito a Londra, New York e Filadelfia. La ricerca afferma che il documento "ha contribuito a stabilire la reputazione di Jefferson come abile scrittore politico, anche se radicale".[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b A summary view of the rights of British America : set forth in some resolutions intended for the inspection of the present delegates of the people of Virginia, now in convention, su Library of Congress, Washington, D.C. 20540 USA, 1774. URL consultato il 13 gennaio 2024.
  2. ^ Avalon Project - Summary View of the Rights of British America, su avalon.law.yale.edu. URL consultato il 13 gennaio 2024.

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