Yvette Andréyor

Yvette Andreyor in Judex

Yvette Andréyor, all'anagrafe Yvette Roye (Parigi, 6 agosto 1891Parigi, 30 ottobre 1962), è stata un'attrice francese.

Dopo aver debuttato in teatro ad appena 6 anni, divenne molto nota all'epoca del cinema muto, mentre all'avvento del sonoro rimase in disparte, apparendo sugli schermi solo saltuariamente in piccoli ruoli di contorno.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Jean-Baptiste e di Marie-Louise Royé, nacque nel quattordicesimo distretto di Parigi. A sei anni, debuttò al Teatro dell'Odéon e proseguì il suo apprendistato artistico al Conservatorio, dove sarà premiata nel 1913. In seguito recitò al Teatro Antoine in Belgio.

Yvette Andréyor fece la sua prima apparizione sullo schermo con la casa cinematografica Gaumont nel 1910. Per Léonce Perret interpretò la figlia di Haleur nel 1911, per André Heuzé recitò ne Le Bossu (1913) e fu la prima a ricoprire il ruolo di Aurore di Nevers.

Louis Feuillade la notò e le fece girare numerosi cortometraggi al fianco di Renée Carl, René Navarre, André Luguet e Suzanne Grandais. Durante il primo decennio del Novecento acquisì una certa notorietà come una delle interpreti preferite di Feuillade. Nel 1912 interpretò il ruolo di Joséphine in Fantômas, film in dodici episodi con René Navarre nel ruolo che dà il titolo all'opera. Nel 1916, fu la dolce Jacqueline Aubry in Judex, la giovane vedova di cui si innamora perdutamente il popolare eroe incarnato da René Cresté. Nel 1917 sposò l'attore Jean Toulout (gireranno più film insieme e divorzieranno nel 1926). L'anno seguente, con la ripresa dell'ultimo episodio de La Nouvelle Mission de Judex, terminò la sua collaborazione con Louis Feuillade.

Lavorò quindi per altri cineasti come Gaston Ravel, Jacques de Baroncelli, Robert Péguy e Germaine Dulac. Nel 1921 interpretò il ruolo di Sava Toronthal in Mathias Sandorf, un adattamento diretto da Henri Fescourt del romanzo d'avventura di Jules Verne, con Romuald Joubé, il marito Jean Toulout e Gaston Modot. Nel 1923 tornò all'Odeon, il teatro del suo debutto, e si dedicò per qualche anno esclusivamente al palcoscenico. Nel 1928 tornò ancora al cinema per girare un ultimo film muto sotto la regia di René Clair, I due timidi con Jim Gérald e Pierre Batcheff.

All'avvento del sonoro l'attrice non trovò molte occasioni per dimostrare il suo talento e la sua bella voce. Negli anni trenta girò solamente dei cortometraggi e le vennero affidati alcuni ruoli secondari sotto la regia di Alberto Cavalcanti e di Robert Péguy.

Dopo la guerra divise la locandina, tra gli altri, con Georges Marchal in Torrents (1946) e Bourvil in Pas si bête (1946). L'attrice si dedicò in seguito essenzialmente all'interpretazione di Luigi Pirandello in Sei personaggi in cerca d'autore, e di François Mauriac in Le Feu sur la terre. La sua carriera cinematografica terminò nel 1961 con il ruolo della governante di Yves Vincent ne La Planque di Raoul André.

Yvette Andréyor morì il 30 ottobre 1962, a Parigi, in totale anonimato, 12 giorni dopo Jean Toulout.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

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