Weimar

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Weimar
Città extracircondariale
Weimar – Stemma
Weimar – Bandiera
Weimar – Veduta
Weimar – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Land Turingia
DistrettoNon presente
CircondarioNon presente
Amministrazione
SindacoPeter Kleine (indipendente) dal 1-7-2018
Territorio
Coordinate50°58′52″N 11°19′46″E / 50.981111°N 11.329444°E50.981111; 11.329444 (Weimar)
Altitudine208 m s.l.m.
Superficie84,48 km²
Abitanti65 138[1] (31-12-2021)
Densità771,05 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale99423, 99425 e 99427
Prefisso03643 e 036453
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis16 0 55 000
TargaWE
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Weimar
Weimar
Weimar – Mappa
Weimar – Mappa
Sito istituzionale

Weimar è una città extracircondariale della Turingia, in Germania. È uno dei maggiori centri culturali della Germania e appartiene al Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO con i siti Weimar classica e Il Bauhaus e i suoi siti a Weimar e Dessau. Nelle sue vicinanze, a circa 8 km, si trovava il campo di concentramento di Buchenwald dove, fra il 1937 e il 1943 furono uccise più di 54 000 persone, ospitante ora un centro di memorie e di documentazione.

Il nome di Weimar è associato anche alla cosiddetta Repubblica di Weimar, nome dato al governo della Germania nel periodo che va dal 1919 al 1933, cioè dalla fine della prima guerra mondiale alla presa del potere da parte dei nazionalsocialisti. Il nome è dovuto al fatto che il Congresso nazionale, per approvare la nuova costituzione della repubblica tedesca, si riunì proprio a Weimar, nel Deutsches Nationaltheater.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Weimar è bagnata dal fiume Ilm, e si trova a circa 200 metri di altitudine nel centro della Turingia. Il fiume Ilm scorre dalla parte sudorientale del territorio comunale, in corrispondenza di Taubach, passando per Oberweimar e il centro storico fino alla parte nordorientale, al di sotto di Tiefurt.

Nella parte settentrionale del territorio di Weimar si trova il colle di Ettersberg, che con i suoi 478 metri s.l.m. di altitudine è il colle più alto nel bacino della Turingia e si estende per circa otto chilometri da Ottstedt am Berge a ovest fino a Schöndorf a est. Il colle di Ettersberg è coperto dai boschi di Buchenwald e Eichenmischwald. Sul lato che guarda verso la città si trova il monumento commemorativo del Campo di concentramento di Buchenwald.

Nella parte meridionale della città si trova il deposito di pietra arenaria di Tannroda. Non lontano passa l'autostrada n. 4, a nord della quale si trova la frazione Gelmeroda e, a sud, i paesi di Legefeld e Possendorf. Il bosco di Belvedere è, dopo quello di Ettersberg, il secondo della città.

La superficie del territorio comunale è di tredici chilometri in direzione nord-sud e di nove in direzione est-ovest. Le città più vicine sono Erfurt, situata a circa 20 chilometri a ovest; Jena, a circa 20 chilometri in direzione est; Apolda a circa 15 chilometri a nord-est e il piccolo centro Bad Berka, a 10 chilometri a sud di Weimar.

Territorio comunale[modifica | modifica wikitesto]

Stadtgliederung

L'insediamento abitativo più antico della città di Weimar è quello compreso tra l'attuale via Graben (che significa "fossato"), Schillerstraße e il castello, che ha come cuore Marktplatz e Herderplatz. Il Jakobsviertel (quartiere di San Giacomo), situato a nord del Graben fino a Friedensstraße, fu compreso nelle mura cittadine già in epoca medievale.

In epoche successive la città si estese oltre i suoi confini medievali e le mura cittadine vennero demolite. Nell'Ottocento e all'inizio del Novecento si ebbe una significativa espansione della città in tutte le direzioni: tra il centro e la ferrovia si formò così il quartiere noto come Nordvorstadt, che ha come arterie principali le strade che portano a Ettersburg e a Buttelstedt; a ovest, tra la Schwanseestraße e la Humboldtstraße, sorse l'elegante quartiere della Westvorstadt; a sud la Südstadt, compresa tra la Berkaer Straße e la Belvederer Allee; infine a est, lungo la Jenaer Straße, sorse la Parkvorstadt.

Tra la prima e la seconda guerra mondiale si formarono numerosi insediamenti abitativi alla periferia della città. Ai tempi della Repubblica Democratica Tedesca non si registrò un significativo aumento della popolazione, dovuto anche alla scarsa presenza di industrie.

Dopo il 1990 furono costruiti numerosi complessi residenziali nei quartieri nuovi di Gaberndorf, Süßenborn e Legefeld.

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Weimar è divisa in 21 ripartizioni (Stadtteil), corrispondenti a 10 quartieri urbani (Stadtbezirk) e a 11 frazioni.

Quartiere/frazione Abitanti (31 dicembre 2007) Superficie (km²) Abitanti per km² Annessione al comune
Centro storico (Altstadt) 3 756
Nordvorstadt 8 827
Parkvorstadt 3 176
Westvorstadt 9 783
Nordstadt 5 474
Südstadt 3 611
Weststadt 5 534
Nord (stabilimenti industriali) 1 154
West (stabilimenti industriali) 167
Schönblick 3 792
Weimar (quartieri urbani) 45 329 35,83 1 265,11
Gaberndorf 1 547 6,13 252,37
1994
Gelmeroda 418 2,25 185,78
1994
Legefeld (con Holzdorf) 1 878 5,54 338,99
1994
Niedergrunstedt 569 3,89 146,27
1994
Oberweimar/Ehringsdorf 5 973 11,17 534,74
1922
Possendorf 199 4,66 42,70
1994
Schöndorf 4 655 1,82 2 557,69
1939
Süßenborn 273 2,71 100,74
1994
Taubach 1 142 5,28 216,29
1994
Tiefurt 602 2,64 228,03
1922
Tröbsdorf 1 205 2,55 472,55
1994
Weimar (quartieri urbani + frazioni) 64 720 84,26 768,10
maschi 31 282 femmine 33 438

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Repubblica di Weimar.
 Bene protetto dall'UNESCO
Weimar classica
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii) (vi)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1998
Scheda UNESCO(EN) Classical Weimar
(FR) Scheda

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Weimar fu nel Settecento e nell'Ottocento uno dei maggiori centri della cultura tedesca; vi dimorarono personaggi del calibro di Bach, Goethe, Schopenhauer, Herder, Schiller, Liszt, Wagner, Martersteig e Nietzsche.

Nel 1919 fu sede dell'Assemblea Nazionale, l'assemblea costituente che elaborò la Costituzione tedesca, a impronta democratica.

La scuola d'arte Bauhaus, fondata con l'intento di creare una cultura artistica adeguata alle nuove tecnologie e alle esigenze degli uomini, fu creata da Walter Gropius a Weimar nel 1919, dalla fusione della Scuola Granducale di Arti Plastiche e della Kunstgewerberschule. In questa scuola è possibile ancora oggi studiare architettura e design: alcune delle lezioni si tengono ancora all'interno degli edifici storici, patrimonio dell'UNESCO, ma gli edifici a disposizione dell'Università adesso comprendono un gran numero di laboratori e di blocchi-aule più vasto persino di allora.

Nel 1999 Weimar fu capitale europea della cultura.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono a Weimar quattro Gymnasien (Licei), quattro Regelschulen, nove Grundschulen (scuole elementari), due Berufsschulen (scuole professionali), tre scuole private di cui una per il sostegno per bambini diversamente abili e quattro altri tipi di istituti scolastici.

Università[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bauhaus e Bauhaus-Universität Weimar.

Archivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Thüringisches Hauptstaatsarchiv Weimar
  • Stadtarchiv (Archivio cittadino)

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Stadtbücherei (Biblioteca cittadina)
  • Biblioteca della Duchessa Anna Amalia
  • Biblioteca universitaria della Bauhaus-Universität
  • Biblioteca del Conservatorio di musica
  • DDR-Bücherstube Taubach

Associazioni culturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Goethe-Gesellschaft
  • Associazione dei bibliofili
  • Società Italo-Tedesca

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Nella città esistono le case dove vissero Schiller, Goethe, Liszt, che conservano ambienti e ricordi di queste personalità.

I monumenti principali sono:

  • Sankt Peter e Sankt Paul chiesa tardogotica con arredi barocchi conosciuta anche come Herderkirche (chiesa di Herder) dal nome del poeta e letterato Herder che predicò in questa chiesa e vi è sepolto.
  • Biblioteca Anna Amalia, palazzo manierista noto come Grünes Schloss (castello verde) che fu trasformato nella biblioteca della duchessa Anna Amalia nel 1761-62 e vanta un cortile interno di forma ovale in stile rococò considerato fra i più pregevoli d'Europa.
  • Casa di Goethe nel Frauenplan
  • Casa di Schiller
  • Schloss Belvedere residenza estiva ducale della prima metà del XVIII secolo nel parco Belvedere che ha una eccezionale collezione d'arte decorativa del periodo rococò e una collezione di automobili d'epoca.
  • Schloss è il grande castello dei duchi di Weimar ricostruito in stile neoclassico per il duca Carlo Augusto con interni originali e bei dipinti di Cranach e Rubens.
  • Casa Romana
  • Municipio
  • Weimarer Stadthaus
  • Wittumspalais

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Consiglio Comunale (Stadtrat)[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione dei seggi nel Consiglio Comunale in seguito alle ultime elezioni amministrative del 7 luglio 2009 e dopo la scissione del gruppo Die Linke in due gruppi il 1º novembre 2009:

CDU: 10
weimarwerk bürgerbündnis (lista civica): 8
Alleanza 90/I Verdi: 6
SPD: 6 + 1 (sindaco)
Die Linke: 4
Neue Linke: 4
FDP: 3
NPD: 1

Sindaco (Oberbürgermeister)[modifica | modifica wikitesto]

Stefan Wolf (SPD) è stato eletto sindaco alle elezioni del 21 maggio 2006 con il 58,3% dei voti. Il suo mandato è cominciato il 1º luglio 2006. Nel 2012 gli viene confermata la carica ma nel 2018 viene sconfitto alle elezioni locali da Peter Kleine che ottiene il 60,3% delle preferenze contro il 21,5% di Wolf.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia in lingua tedesca[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Dietrich, Jörg Sauerbier, Weimar. Ansichten und Einblicke, Lipsia, 1996 (ISBN 3-86189-082-8)
  • Gitta Günther, Wolfram Huschke, Walter Steiner (cur.), Weimar. Lexikon zur Stadtgeschichte, Weimar, 1998 (ISBN 3-7400-0807-5)
  • Rikola-Gunnar Lüttgenau (cur.), Weimar im Nationalsozialismus. Ein Stadtführer, Weimar, 2008 (ISBN 978-3-938669-04-4)
  • Angela Pfotenhauer, Elmar Lixenfeld, Weimar – Welterbe, Monumente-Edition, Monumente-Publikation der Deutschen Stiftung Denkmalschutz, Bonn, 2006 (ISBN 3-936942-65-X/ISBN 3-936942-66-8)
  • Heinrich Pleticha (cur.), Das klassische Weimar. Texte und Zeugnisse, Colonia, 1983 (ISBN 3-89836-517-4)
  • Alberto Schwarz, Weimar. Lipsia, 1993 (ISBN 3-363-00582-2)
  • Annette Seemann, Weimar - ein Reisebegleiter, Insel Verlag (ISBN 3-458-34766-6)
  • Justus H. Ulbricht, Klassikerstadt und Nationalsozialismus. Kultur und Politik in Weimar 1933 bis 1945, Weimar, 2000 (ISBN 3-931743-55-1)
  • Rainer Wagner (cur.), Weimar. Stadtansichten im Wandel, Kassel, 1992 (ISBN 3-87816-078-X)
  • Jürgen Helfricht, Kleines Weimar-ABC., Husum Verlag, Husum, 2008 (ISBN 978-3-89876-387-5)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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