Visione (Thomas Mann)

Visione
Titolo originaleVision
Secondo numero del giornalino scolastico "Der Frühlingssturm" diretto da Thomas Mann (= Paul Thomas), contenente il racconto "Vision"
AutoreThomas Mann
1ª ed. originale1893
1ª ed. italiana1978
Genereracconto
Lingua originaletedesco

Visione (Vision) è un racconto dello scrittore tedesco Thomas Mann, apparso per la prima volta nel 1893 sul giornalino scolastico "Der Frühlingssturm", firmato con lo pseudonimo "Paul Thomas"[1]; fu pubblicato in volume, postumo, nel 1958[2]. Definito dall'autore «eine Prosaskizze» (uno schizzo in prosa) è cronologicamente il primo testo narrativo pubblicato da Thomas Mannn[3].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Vision fu pubblicato sul giornalino scolastico "Der Frühlingssturm, Monatsschrift für Kunst und Literatur" (titolo traducibile in "Tempesta di primavera, mensile di arte e letteratura), fondato da Thomas Mann (il cui nome completo era Paul Thomas Mann) e da Otto Grautoff, all'epoca studenti diciassettenni del ginnasio "Katharineum" di Lubecca[4]. Thomas Mann iniziò a scrivere Vision probabilmente nel mese di marzo 1893[5]. Il racconto, che ebbe forse il titolo provvisorio di Farbenskizze (schizzo a colori), fu pubblicato nel secondo (e ultimo) numero del "Frühlingssturm", datato giugno-luglio 1893, con una dedica al "brillante artista Hermann Bahr"[5]. Il testo in lingua originale fu pubblicato in volume solo nel 1958[2]. Dopo di allora, fu tradotto in varie lingue: in italiano da Marco Beck[6] e da Patrizia Collesi[7], in inglese da Peter Constantine[8][9].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il breve racconto è il monologo di un uomo al quale di sera, mentre si accende una sigaretta, torna alla memoria una sua ex amante. L'immagine della donna, «affiorata dall'oblio, ricreata, plasmata, dipinta dalla fantasia»[10], appare sfocata e frammentaria: una mano staccata dal corpo, appoggiata a un tavolo addobbato per una festa; le dita cingono la base del calice, su una delle dita «un anello di argento brunito, sul quale sanguina un rubino»[11]. Quando la mano sta per diventare braccio, scompare nel nulla. Quindi una perla si stacca dal fondo del calice e fluttua verso l'alto. Poi tutto scompare nell'oscurità. Conclude il narratore: «Mentre mi ritraggo indietro stanco, il dolore mi tormenta. Ma adesso lo so con certezza come allora tu mi amavi... ed è per questo che adesso posso piangere»[11].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il primo racconto giovanile fu definito dall'autore «eine Prosaskizze» (un frammento narrativo impressionistico, uno schizzo in prosa[12]). Italo Alighiero Chiusano lo giudica una «accordatura di strumenti estetizzante» [13]. Per Roberto Fertonani, Visione «rievoca, in un linguaggio segnato da frequenti fratture, un incontro d'amore (...) una passione adolescenziale delusa, magistralmente trattato, in clima romantico, nel racconto Primo amore di Turgenev»[14]. Claudia Lieb classifica Visione un testo neoromantico con riferimenti intertestuali ai motivi romantici dei sogni, della fantasia e dell'amante desiderato ma irraggiungibile[15] Il motivo dell'amante sognato, in particolare, è dominante nelle prime poesie di Heine, nel racconto La casa disabitata di Hoffmann[16] e nel poema Die Hand (1892) di Heinrich Mann[15]. Hermann Kurzke mette in evidenza l'influenza sul giovane Mann dei simbolisti viennesi[17].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

In lingua originale[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Paul Thomas, Vision: Prosa-Skizze, in Der Frühlingssturm, Monatsschrift für Kunst und Literatur, n. 2, Katharineum zu Lübeck, giugno-luglio 1893.
  • (DE) Vision: Prosa-Skizze, in Erzählungen, collana Stockholmer Gesamtausgabe der Werke von Thomas Mann, VIII, 1ª ed., Frankfurt am Main, S. Fischer Verlag, 1958, pp. 7-8.

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Thomas Mann, Visione, in Racconti, collana Collana Oscar Mondadori, traduzione di Marco Beck, Milano, Mondadori, 1978.
  • Visione, in Racconti, collana Collezione Grandi tascabili economici ; 154, traduzione di Patrizia Collesi, Roma, Newton Compton, 1992, pp. 2-3.
  • (EN) Vision, "Prose Sketch", in Six Early Stories, traduzione di Peter Constantine, Los Angeles, Sun & Moon Press, 1997, pp. 23-28, ISBN 1-55713-298-4.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vision, Der Frühlingssturm, 1893.
  2. ^ a b Vision, 1ª ed., Fischer Verlag, 1958.
  3. ^ C. Lieb, Thomas Mann Handbuch, 2015.
  4. ^ (DE) Peter Intelmann, Aufgetaucht: Lübecker Schülerzeitung von Thomas Mann, su ln-online.de, 8 luglio 2022.
  5. ^ a b T.J. Reed, 2005.
  6. ^ Visione, trad. italiana di Marco Beck, 1978.
  7. ^ Visione, trad. italiana di Patrizia Collesi, 1992.
  8. ^ Vision, trad. inglese di Peter Constantine, 1997.
  9. ^ Los Angeles Time, 1997.
  10. ^ Visione, trad. italiana di Patrizia Collesi, 1992, p. 3.
  11. ^ a b Visione, trad. italiana di Patrizia Collesi, 1992, p. 4.
  12. ^ G. Göttsche, 2011.
  13. ^ I.A. Chiusano, Introduzione, 1992, p. IX.
  14. ^ R. Fertonani, 2012, p. V.
  15. ^ a b C. Lieb, Thomas Mann Handbuch, 2015, p. 88.
  16. ^ «Vidi ondeggiare la tenda dell'ultima finestra — quella proprio accanto alla confetteria — e apparire una mano, poi un braccio. Trassi di tasca il binocolo da teatro e osservai meglio: era una mano bella, bianchissima, al cui dito mignolo scintillava un brillante di insolita luce (...) La mano depose sul davanzale una bottiglia di cristallo, d'una strana forma allungata, e poi scomparve» ( E.T.A. Hoffmann, La casa disabitata, in Racconti notturni, traduzione di Carlo Pinelli, Torino, Einaudi, 1994, pp. 123-24, ISBN 88-06-17712-5.)
  17. ^ H. Kurzke, 2001, p. 61.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Gamin Bartle, Thomas Mann's First Vision of Woman (1893), in Focus on Literature, vol. 04, n. 2, Houghton Mifflin Co, 1997, pp. 171-178.
  • Italo Alighiero Chiusano, Virtuosismo e vera grandezza, in Thomas Mann, Racconti, collana Collezione Grandi tascabili economici ; 154, Roma, Newton Compton, 1992, pp. VII-XVI.
  • Roberto Fertonani, Introduzione, in Thomas Mann, Racconti, collana Collana Oscar Mondadori, Milano, Mondadori, 2012, ISBN 978-88-04-46948-3.
  • (DE) Dirk Göttsche, Prosaskizzen als Denkbilder. Zum Zusammenspiel der Schreibweisen in der Kleinen Prosa der Gegenwart, in Thomas Althaus et al. (a cura di), Kleine Prosa, Berlin, De Gruyter, 2011, pp. 283–302, DOI:10.1515/9783110913699.283.
  • (DE) Hermann Kurzke, Thomas Mann. Das Leben als Kunstwerk [Tommaso Mann. La vita come opera d'arte], Frankfurt am Main, Fischer-Taschenbuch-Verlag, 2005, ISBN 3-596-14872-3.
  • (DE) Claudia Lieb, 2.1 Vision (1893), in Andreas Blödorn e Friedhelm Marx (a cura di), Thomas Mann Handbuch: Leben - Werk - Wirkung, Stuttgart, Verlag J. B. Metzler, 2015, pp. 88-89, ISBN 978-3-476-02456-5.
  • (DE) Terence James Reed, Tod eines Klassikers. Literarische Karrieren im Tod in Venedig, in Thomas Sprecher (a cura di), Liebe und Tod in Venedig und anderswo : die davoser Literaturtage 2004, Frankfurt am Main, Klostermann, 2005, pp. 171-186, ISBN 3465034384.

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