Villard de Honnecourt

Presunto autoritratto di Villard de Honnecourt dal Livre de portraiture (circa 1230)

Villard de Honnecourt, nei testi anche Ulardus de Hunecort e Vilars de Honecourt (... – XIII secolo), è stato un architetto francese, noto soprattutto per il Livre de portraiture, una raccolta di disegni, corredati da annotazioni, fondamentale per la conoscenza dell'architettura gotica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome potrebbe indicare il luogo di origine o il monastero dal quale partì; Honnecourt-sur-Escaut è infatti un piccolo paese della Piccardia, sede di un'abbazia benedettina.

Villard viaggiò moltissimo in Francia, Svizzera, Germania e Ungheria, tuttavia in nessun edificio è possibile riconoscere il suo intervento progettuale, mancando qualsiasi altra attestazione di Villard al di fuori del prezioso manoscritto da lui redatto e pervenuto fino a noi col nome di Livre de portraiture.

Il Livre de portraiture[modifica | modifica wikitesto]

Il Livre de portraiture, oggi conservato presso la Biblioteca nazionale di Francia, è composto da 33 fogli di pergamena probabilmente meno degli originali[1] ed ognuno scritto e disegnato su entrambi i fronti (recto e verso).

I disegni e le didascalie (in piccardo antico, una variante del francese dell'Île-de-France) del taccuino trattano di tecniche architettoniche in uso nei cantieri gotici, riproducono le piante della torre di Laon, delle chiese di Cambrai, Vaucelles, Meaux, l'elevazione interna delle cappelle absidali della Cattedrale di Reims, motivi decorativi, soggetti sacri e profani, nonché schemi geometrici per la rappresentazione della figura umana e degli animali.

La precisione degli schemi, la qualità degli schizzi, la perfetta corrispondenza delle piante sono straordinarie. Il taccuino di Villard de Honnecourt rappresenta la migliore fonte grazie alla quale siamo a conoscenza dello schema proporzionale della figura umana secondo il metodo gotico, che si offre quale alternativa al precedente schema vitruviano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conteneva 41 fogli secondo un'annotazione nel ms

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J.-B. A. Lassus, Album de Villard de Honnecourt, architecte du XIIe siècleLivre de portraiture, manuscrit publié en fac-similé annoté par A. Darcel, Paris 1858.
  • Theodore Bowie: The Sketchbook of Villard de Honnecourt, Indiana University Press, Bloomington - London 1959.
  • Hans R. Hahnloser: Villard de Honnecourt. Kritische Gesamtausgabe des Bauhüttenbuches ms. fr. 19093 der Pariser Nationalbibliothek, 2ª ed., Akademische Druck- und Verlagsanstalt, Graz 1972. ISBN 3-201-00768-4
  • A. Erlande-Branderburg, R. Pernoud, J. Gimpel, R. Bechmann, Villard de Honnecourt. Disegni, Jaca Book, Milano 1987.
  • Roland Bechmann, Villard de Honnecourt. La pensée technique au XIII siecle et sa communication, Picard, Paris 1991. ISBN 2-7084-0367-2
  • Gigetta Dalli Regoli, "Schemi e tracciati ordinatori. Note al "Libro" di Villard d'Honnecourt"; estratto dalla rivista: Critica d'arte, fascicolo n. 163-165, gennaio-giugno (1979), Firenze, Vallecchi 1979
  • M. L. Cristiani Testi, "Modello e invenzione nel Dugento e nel Trecento da Villard de Honnecourt a Niccola Pisano, da Giotto a Cennino Cennini"; estratto dalla rivista: Studi storici e geografici n. 1 (1977), Pisa, Giardini 1977
  • Archeologia dell’Architettura, XIII, 2008 – Villar de Honnecourt, l’architettura nel Medioevo e i modi di costruire. Firenze 2010. ISBN 9788878144422

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