Villanova (Istrana)

Villanova
frazione
Villanova – Veduta
Villanova – Veduta
Santuario della Madonna dell'Albera.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Comune Istrana
Territorio
Coordinate45°39′48″N 12°05′46″E / 45.663333°N 12.096111°E45.663333; 12.096111 (Villanova)
Altitudine29 m s.l.m.
Abitanti868[1]
Altre informazioni
Cod. postale31036
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Matteo apostolo ed evangelista
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villanova
Villanova

Villanova è una frazione del comune di Istrana, in provincia di Treviso.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Villanova sorge all'estremità sudorientale del comune, non lontana da Ospedaletto.

A meridione dell'abitato scorre il fiume Sile, attorno al quale si estende un'area di paludi e risorgive protetta da un parco naturale. Per il resto, il territorio si presenta privo di corsi d'acqua di rilievo e l'approvvigionamento idrico è assicurato dalle varie canalette derivanti dal canale della Vittoria di Ponente, alimentato a sua volta dal Piave.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese viene citato per la prima volta in un atto vescovile del 1014. Il toponimo deriva evidentemente da villa noviter facta (paese di nuova fondazione) alle dipendenze del vescovo di Treviso (IX-X secolo) e quindi sede di una cappella dall'abbazia di Santa Maria Assunta di Mogliano. Fu infatti la badessa Gisla, il 12 aprile 1198, a posare la prima pietra della chiesa di San Matteo[2][3].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Matteo[modifica | modifica wikitesto]

La parrocchiale, come già accennato, fu fondata dalle monache di Mogliano sul finire del XII secolo, ma l'ultima consacrazione, seguita a un totale rifacimento, risale al 1779. Lo storico Francesco Scipione Fapanni la ricorda come una delle chiese più eleganti dei dintorni e alcuni studi la ritengono progettata da Giorgio Massari.

Il campanile ospita un concerto di tre campane in Fa3 maggiore. Sono state fuse dalla storica fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI) nel 1906.

La tela dell'altare maggiore, raffigurante il patrono, è opera di Giovanni Battista Zelotti[4].

Chiesa dell'Albera[modifica | modifica wikitesto]

Sorge a sud del centro, a poca distanza dal Sile. La tradizione afferma che, nel Trecento, la Madonna sarebbe apparsa sopra un grande pioppo di queste campagne. L'albero è stato abbattuto negli anni sessanta e il tronco ora è conservato, come una reliquia, sul retro dell'altare. Nel 1988 la chiesa è stata eretta a Santuario[4][5]. Sulla facciata è murata una lapide che ricorda un verso tratto da Un'antica immagine della Madonna del presbitero e poeta Giacomo Zanella.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
  2. ^ Adriano Augusto Michieli, Luci ed ombre d'una grande storia, in Miscellanea in onore di Roberto Cessi, vol. 1, 1958, p. 83.
  3. ^ Cenni storici dal sito del Comune.
  4. ^ a b Vivi la città - comune di Istrana, 2001 Archiviato il 20 ottobre 2004 in Internet Archive.
  5. ^ Camillo Pavan, Sile. Alla scoperta del fiume, Treviso, 1991, p. 162-163.

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