Villafrati

Villafrati
comune
Villafrati – Stemma
Villafrati – Bandiera
Villafrati – Veduta
Villafrati – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Palermo
Amministrazione
SindacoFrancesco Agnello (lista civica) dall'11-6-2013 (2º mandato dall'11-6-2018)
Territorio
Coordinate37°54′N 13°29′E / 37.9°N 13.483333°E37.9; 13.483333
Altitudine500 m s.l.m.
Superficie25,64 km²
Abitanti3 113[1] (31-8-2021)
Densità121,41 ab./km²
Comuni confinantiBaucina, Bolognetta, Cefalà Diana, Ciminna, Marineo, Mezzojuso
Altre informazioni
Cod. postale90030
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT082080
Cod. catastaleL951
TargaPA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 395 GG[3]
Nome abitantivillafratesi
Patronosan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villafrati
Villafrati
Villafrati – Mappa
Villafrati – Mappa
Posizione del comune di Villafrati all'interno della città metropolitana di Palermo
Sito istituzionale

Villafrati (Bellafrati o Villafrati in siciliano) è un comune italiano di 3 113 abitanti[1] della città metropolitana di Palermo in Sicilia.

Si trova sulla direttrice di collegamento tra il capoluogo siciliano ed Agrigento, vicino a Rocca Busambra, lungo il corso del fiume Milicia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime fasi di crescita del centro abitato ebbero inizio nel XVIII secolo grazie allo sviluppo di una Masseria precedentemente esistente quale risultato di una serie di evoluzioni partite dall'epoca di primi insediamenti preistorici. Questa ebbe l'avvio grazie alla concessione da parte della corona spagnola della licentia populandi (1602 circa). L'abitato crebbe molto lentamente, tanto che dopo mezzo secolo dalla fondazione, erano presenti solo cinquecento anime e la parrocchia che guidava la comunità.

Il comune ebbe un forte impulso all'espansione grazie alla famiglia aristocratica dei Filangieri, i quali decisero di avviare le prime edificazioni significative, con la costruzione del quartiere Castello. Villafrati si distinse, nel secolo immediatamente successivo, come paese produttore di gesso, con il proliferare dell'attività su base familiare.

Nel corso delle principali fasi dei flussi migratori del Novecento, la popolazione si trovò a subire una consistente riduzione alla quale ha però fatto seguito una forte espansione edilizia negli anni settanta, conseguente all'arrivo delle rimesse proprio dei migranti che avevano scelto di trasferirsi in America, in Svizzera e nel Nord dell'Italia nei decenni precedenti.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Villafrati sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 giugno 2005.[4]

«Stemma: di cielo, all'aquila bicipite, posta nel punto d'onore, di nero, allumata e linguata di rosso, caricata dello scudo di rosso, alla croce d'argento, essa croce sopraccaricata da nove campane di nero, poste in croce, il tutto accompagnato in punta da nove spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.

Al centro, il blasone del ramo siciliano della famiglia Filangieri (di rosso, alla croce d'argento, caricata di nove campane, battagliate di nero).[5] Il loro scudo, con privilegio di Carlo VI del 1720, fu accollato all'aquila bicipite dell'impero d'Asburgo-Austria.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il paese conserva la primigenia struttura a scacchiera e presenta ancora gli edifici originari nell'area del suo centro storico.

Particolarmente interessante sono il complesso palaziale settecentesco chiamato Baglio e la Porta dei Misteri all'ingresso della Chiesa Madre:

  • il Baglio è un complesso edilizio costruito per scopi residenziali dalla famiglia dei Filangieri. È costituito da grandi ambienti, un tempo fastosamente ornate, circondato da tre corti. La corte principale, a pianta ovale, collega il corso, asse viario di maggiore importanza del paese, agli interni e i corpi destinati all'attività baronale con gli edifici dedicati alla servitù e con l'ingresso secondario di una costruzione adibita a teatro;
  • la porta dei Misteri è l'ingresso della Chiesa Madre. È costituita da sei pannelli in bronzo che recano narrazioni di eventi religiosi connessi alla storia del paese.

Altre interessanti costruzioni sono la chiesa della SS. Trinità, a navata unica, costruita sempre per volere dei Filangeri nel XVIII secolo, la chiesa di Sant'Antonio da Padova del 1745 e la chiesa del Santissimo Crocifisso.

Alcuni oggetti fittili, rinvenuti in una grotta del monte Chiarastella, hanno dimostrato l'esistenza di una significativa colonia preistorica tanto da ipotizzare lo sviluppo successivo anche di un insediamento greco sulla sommità dello stesso. Sempre sul rilievo sono presenti edifici palaziali in stile arabo destinati alle terme, i cosiddetti Bagni di Cefalà.

In altre zone del territorio si trovano ulteriori resti.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

A Villafrati la cultura è essenzialmente teatro. Un continuo susseguirsi di spettacoli anima, infatti, lo spazio teatrale che è stato ricavato all'interno del Baglio settecentesco.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

A Villafrati è molto sentito il culto del SS. Crocifisso in onore del quale si svolge ogni anno la cunnutta di torci una sfilata di muli e cavalli bardati a festa che trasportano grano quale ringraziamento per la buona annata. I fantini, in segno di devozione, portano in mano ceri accesi decorati da mazzi di fiori. La manifestazione, pur di carattere religioso, assume una notevole importanza nel suo legame con il culto di Cerere.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese si fonda principalmente su attività legate all'agricoltura ed al settore terziario.

Le colture maggiormente redditizie sono quelle dei cereali. La quantità di grano prodotto dalle aziende della zona può arrivare a 40-50 quintali per ettaro.

Diffuse anche le coltivazioni di vite, ulivo e mandorlo.

Unioni di comuni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione dei comuni dall'Eleuterio a Rocca Busambra.

Villafrati ha costituito, insieme a Marineo, Cefalà Diana, Godrano e Bolognetta, una unione di comuni. Essa ha l'obiettivo della condivisione delle risorse, della valorizzazione del territorio comune e dell'ottimizzazione dei servizi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 Febbraio 1994 13 Giugno 1994 Francesco Valenti Socialisti Italiani Sindaco Ex legge: Elezione per plebiscito all'interno del consiglio comunale
11 giugno 1985 26 maggio 1990 Ciro Cuccio Democrazia Cristiana Sindaco [8]
14 giugno 1990 3 febbraio 1994 Ciro Cuccia Democrazia Cristiana Sindaco [8]
13 giugno 1994 25 maggio 1998 Giuseppe Vitale lista civica Sindaco [8]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Giuseppe Schimmenti lista civica Sindaco [8]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Giuseppe Vitale lista civica Sindaco [8]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Giuseppe Scalzo centro-destra Sindaco [8]
11 giugno 2013 in carica Francesco Agnello lista civica Sindaco [8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune è interessato dalle seguenti direttrici stradali:

  • Bis

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 29 ottobre 2021. URL consultato il 28 novembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Emblema del Comune di Villafrati (Palermo), su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 22 gennaio 2021.
  5. ^ Gabriele Pomar, Vespro siciliano: insurrezione popolare o complotto? Il ruolo dei Filangeri nella rivolta, in Ateneo palermitano, n. 80/81, settembre-ottobre 2008.
  6. ^ Famiglia Filangieri, su nobili-napoletani.it.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Portale ufficiale del Comune, su comunevillafrati.gov.it. URL consultato il 7 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2019).
Controllo di autoritàVIAF (EN243904083 · LCCN (ENn2003091477 · GND (DE7628589-3 · J9U (ENHE987007482566605171
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