Via delle Sette Chiese

Via delle Sette Chiese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàRoma
CircoscrizioneMunicipio Roma VIII
QuartiereOstiense
Ardeatino
Codice postale00145, 00147
Informazioni generali
TipoStrada mista pedonale - carrabile
Lunghezza3,3 km circa
PavimentazioneAsfalto
IntitolazioneDal numero delle chiese che si visitavano per acquisire speciali indulgenze
Collegamenti
InizioVia Ostiense
FineVia Appia Antica
IntersezioniVia Cristoforo Colombo, via Ardeatina
Luoghi d'interesseS. Paolo fuori le mura
Necropoli di s. Paolo
Catacombe di Commodilla
Basilica dei ss. Felice e Adautto
Catacombe di Domitilla
Catacombe di s. Callisto
Catacombe di s. Sebastiano
S. Sebastiano fuori le mura

Via delle Sette Chiese è una strada di Roma che collega via Ostiense, all'altezza della Rupe di San Paolo, a via Appia Antica, presso la basilica di San Sebastiano, intersecando via Cristoforo Colombo e via Ardeatina attraverso i quartieri Ostiense (zona Garbatella) e Ardeatino (zona Tor Marancia).

L’attuale tracciato era già noto con questa funzione cultuale sin dalla fine del XVI secolo[1] e la sua denominazione è almeno di metà XVII secolo[2] insieme a quella precedente di Via che da San Paolo va a San Sebastiano o più semplicemente Via di San Sebastiano, e in età medievale assumeva il nome di via Paradisi[3]. Data la presenza di alcuni tratti basolati ricalca molto probabilmente un antico diverticulum romano di derivazione preistorica[4] e deve il suo nome alla pratica del pellegrinaggio del giro delle Sette Chiese che tradizionalmente assunse particolare fervore a partire dal 1552 con San Filippo Neri.

La lunga strada (oltre 3 km) che collega direttamente con un andamento ovest-est la basilica di San Paolo fuori le mura sulla via Ostiense a quella di San Sebastiano sulla via Appia incrociando la via Ardeatina nei pressi delle Fosse Ardeatine, attraversa un territorio interessato dalla presenza delle catacombe più rilevanti dei primi secoli del cristianesimo[5].

La meridiana di Via delle Sette Chiese[modifica | modifica wikitesto]

Via delle Sette chiese alla Garbatella

Su un lato della chiesa dei Santi Isidoro e Eurosia si trova una meridiana in marmo che recita le scritte Insegnaci O Signore a contare i nostri giorni ed È sempre l'ora di bere un bicchier di vino. Nell'angolo in basso a destra vi sono un disegno e delle date.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roma sotterranea opera postuma di Antonio Bosio..., p.279
  2. ^ Susanna Passigli, p. 66 e segg.
  3. ^ Carlo Munnus, In cammino per la Via Paradisi.
  4. ^ Barbara Roggio, in part. pp. 307 e 314.
  5. ^ Mariano Armellini, Parte Terza, Notizie storiche e topografiche delle chiese suburbane di Roma, Via Appia.
  6. ^ Meridiana di Via delle Sette Chiese, su rerumromanarum.com. URL consultato il 7 ottobre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mariano Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Edizioni del Pasquino, 1891.
  • Gabriele Maria Guarrera (a cura di), Via delle Sette Chiese in Roma. Un percorso storico, archeologico, paesistico, collana Architettura, Urbanistica, Ambiente, Roma, Gangemi Editore, 1997, ISBN 978-88-7448-746-2.
  • Carlo Munnus, In cammino per la via Paradisi. La Visita alle Sette Chiese. Un dono profetico di S. Filippo Neri al nostro tempo, collana Percorsi di spiritualità cristiana, Edizioni Ikne, 2005, ISBN 978-88-901788-0-1.
  • Susanna Passigli, Ripartizioni amministrative e religiose nell'area ostiense fra XIV e XIX secolo.
  • Barbara Roggio, Archeologia e GIS. Uno studio diacronico delle trasformazioni dell'area Ostiense di Roma, Universitalia, 2012, ISBN 978-88-6507-266-0.
Controllo di autoritàVIAF (EN233871686 · GND (DE4496094-3
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