Via Brixiana

Via Brixiana
sistema stradale romano
Scorcio di via Brescia nella moderna Pontevico, che ricalca il tracciato dell'antica via Brixiana.
Localizzazione
StatoImpero romano
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
Informazioni generali
Tipostrada romana
Condizione attualeNon più esistente
InizioCremona (Cremona)
FineBrixia (Brescia)
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero romano
Impero romano d'Occidente
Funzione strategicamettere in comunicazione il porto fluviale di Cremona (Cremona) con Brixia (Brescia), da cui passavano diverse strade romane che si diramavano verso l'intera Gallia Cisalpina (lat. Gallia Cisalpina)
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La via Brixiana (o Cremonensis[1][2]) era una strada romana consolare che metteva in comunicazione il porto fluviale di Cremona (lat. Cremona), che si trovava lungo il fiume Po (lat. Padus), con Brescia (lat. Brixia), da cui passavano diverse strade romane che si diramavano verso l'intera Gallia Cisalpina (lat. Gallia Cisalpina).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cartina di Antonio Campi del contado di Cremona, dove appare la via Brixena (1583)

Fu costruita per mettere in comunicazione il porto fluviale di Cremona (lat. Cremona), che si trovava lungo il fiume Po (lat. Padus), con Brescia (lat. Brixia)[3], da cui passavano diverse strade romane che si diramavano verso l'intera Gallia Cisalpina (lat. Gallia Cisalpina).

La strada prese poi il nome dalla città romana di Brixia. La moderna località di Pontevico (lat. Pons Vicus) deriva il nome dalla presenza del ponte che permetteva alla via Brixiana di attraversare il fiume Oglio (lat. Ollius)[2].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso della via Brixiana iniziava al porto fluviale di Cremona (Cremona) e terminava a Brixia (Brescia). Secondo Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani (1585), la strada, uscita da Cremona dove intersecava la via Postumia[4], la via Regina, proseguiva verso Plaxanum (Pozzaglio ed Uniti), Brazzuoli, Rubeccum (Robecco d'Oglio), Pons Vicus (Pontevico)[2], Bassianum (Bassano Bresciano), Minervium (Manerbio), Balneolum (Bagnolo Mella)[5] e Brixia (Brescia), dove incrociava la via Gallica e la via Mediolanum-Brixia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pierluigi Tozzi, La via Postumia, Guardamagna, 1999, p. 22. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  2. ^ a b c La Venetia nell'area Padano-Danubiana: le vie di comunicazione : convegno internazionale, Venezia, 6-10 aprile 1988, Giunta Regionale del Veneto, 1990, p. 22, ISBN 9788813166786. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  3. ^ Pierluigi Romeo di Colloredo Mels, Roma contro Roma: L'anno dei quattro imperatori e le due battaglie di Bedriacum, Soldiershop Publishing, 25 maggio 2017, p. 12, ISBN 9788893272483. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  4. ^ (EN) Kenneth Wellesley, Year of the Four Emperors, Routledge, 11 settembre 2002, p. 282, ISBN 9781134562275. URL consultato il 18 gennaio 2019.
  5. ^ Le ville romane della X regio: (Venetia et Histria), su books.google.it. URL consultato il 10 aprile 2020.