Venas di Cadore

Venas di Cadore
frazione
Venas di Cadore – Veduta
Venas di Cadore – Veduta
Panoramica dal Monte Rite
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Comune Valle di Cadore
Territorio
Coordinate46°24′35″N 12°17′55″E / 46.409722°N 12.298611°E46.409722; 12.298611 (Venas di Cadore)
Altitudine860 m s.l.m.
Abitanti800
Altre informazioni
Cod. postale32040
Prefisso0435
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Marco
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Venas di Cadore
Venas di Cadore
Particolare della bandiera della cernide
Venas di Cadore ripresa da un drone

Venas di Cadore (Venàs in ladino cadorino) è un paese della valle del Boite, frazione del comune di Valle di Cadore, nella provincia di Belluno in Veneto.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si articola in tre borgate distinte: Suppiane, Giau (Jou) e Lasta. Il paese è attraversato dalla SS 51 d'Alemagna e dalla Ciclabile delle Dolomiti. Sorge ai piedi dell'imponente Antelao, ma il Monte Rite, con l'alpeggio di Bociadan (1429 m), per l'economia locale ha rivestito in passato un ruolo certamente più importante. Gli anziani del paese, ma anche dell'intero Cadore, ricordano ancora con nostalgia la puina lisa de Rite, un'ottima ricotta di latte di capra prodotta un tempo a casera de Rite (1900 m) e a casera Sete Fede (1748 m).

Durante l'epoca della Repubblica di Venezia, Venas fu sede di un centenaro[1], una delle dieci ripartizioni in cui era suddiviso il Cadore. Assieme a Domegge è l'unico centenaro cadorino che conserva l'antica bandiera della propria cernide.

Il paese conserva anche delle antiche case tipiche cadorine (in particolare a Suppiane) e una chiesa parrocchiale costruita nel 1843, all'interno della quale si trova un'opera di Francesco Vecellio (fratello maggiore di Tiziano).[2] Conserva inoltre una pregevole opera, un organo costruito da De Lorenzi nel 1888 circa; negli anni sessanta venne sottoposto a un rimaneggiamento operato dai fratelli Rizzardini, organari locali, che asportarono parte della meccanica trasformandola in pneumatica. Nel 1987 fu operato un restauro e una ricostruzione delle parti sottratte precedentemente. Il concerto inaugurale fu eseguito dal maestro Luigi Scopel.

Presso Venas si trovano anche due strutture militari costruite alla fine del XIX secolo e che furono utilizzate durante la prima guerra mondiale: il forte di Pian dell'Antro (del 1890 circa) e la caserma di Col Sant'Anna (del 1904), entrambi facenti parte del sistema di fortificazioni chiamato Ridotto Cadorino[3].

Storia recente[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1948 il paese vide sorgere la Siclov - Metalflex (Società Industria Cadorina Lavorazione Occhiali Venas), fondata dai paesani e fratelli Vittorio e Elio Toscani assieme al pievese Francesco Da Cortà. Nel 1961, con lo stesso Da Cortà e con il milanese Leonardo Del Vecchio, Vittorio fondò la Luxottica s.a.s..

Venas è anche noto per essere il paese d'origine della famiglia di Oliviero Mario Olivo (Trieste, 1896-1981). Illustre professore universitario di Anatomia Umana Normale a Bologna, fu anche fortissimo alpinista [4].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Venas-Cibiana sorgeva lungo la ferrovia delle Dolomiti, attiva in questa tratta fra il 1921 e il 1964[5].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il centenaro di Venas comprendeva Cibiana, Vinigo, Peaio, Vodo, Zoppè e Cancia.
  2. ^ Paola Colombini, La montagna bellunese, in Veneto, Touring Club Italiano, 1992, p. 827, ISBN 88-365-0441-8. URL consultato il 18 giugno 2008.
  3. ^ Elenco delle fortificazioni del Ridotto Cadorino
  4. ^ Se pur non fu ufficialmente riconosciuta l'impresa, superò per primo in assoluto il VI grado aprendo, nel 1923, una nuova via sulla Cresta degli Invalidi, nel gruppo delle Marmarole. Nel 1925 sempre nello stesso gruppo, assieme a Paolo Fanton, compì la prima ascesa del Pupo di Lozzo
  5. ^ Evaldo Gaspari, La ferrovia delle Dolomiti. Calalzo-Cortina d'Ampezzo-Dobbiaco. 1921-1964, Athesia edizioni, Bolzano 2005. ISBN 88-7014-820-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Club Alpino Italiano - sezione Pieve di Cadore, Tra Memoria e Incanto, Alpinismo a Pieve di Cadore e dintorni, Tiziano edizioni.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Le fortificazioni a Venas:

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