Vena giugulare esterna

Vena giugulare esterna
Schema semplificato delle vene di testa e collo: la giugulare esterna compare laterale alla giugulare interna e superficiale alla vena vertebrale.
Vene del collo: la giugulare esterna si apprezza solamente sulla sinistra (la destra dell'osservatore) dove non è stata rimossa, assieme al sottostante muscolo sternocleidomastoideo.
Anatomia del Gray(EN) Pagina 646
SistemaApparato circolatorio
Distretto drenatoCuoio capelluto, faccia.
Vasi accoltiVena retromandibolare e vena auricolare posteriore (origine); altre, vedi sez. tributarie
Confluisce inVena succlavia
ArteriaArteria carotide esterna
Identificatori
TAA12.3.05.045
FMA13110

La vena giugulare esterna è un vaso sanguigno pari posto lateralmente al collo, ricoperto dal muscolo platisma, che la separa dall'ipoderma, quindi dalla pelle. Si può apprezzare la sua superficialità nei casi in cui elevati livelli di pressione venosa centrale, causati ad esempio da un'insufficienza cardiaca, rendono la giugulare esterna dilatata e particolarmente visibile[1]. Si appoggia per gran parte del suo percorso sul muscolo sternocleidomastoideo, da cui è separata dal foglietto superficiale della fascia cervicale profonda.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La vena origina nell'ambito della ghiandola parotide dalla fusione della vena auricolare posteriore e della vena retromandibolare. Dunque scende obliquamente, verso i lati, curvando soprattutto nella porzione terminale, in cui si porta in avanti per affluire nella vena succlavia. Si può approssimare il suo percorso fissando una retta fra l'angolo della mandibola e il punto emiclaveare, cioè a metà della clavicola, dietro la quale termina.

Varia notevolmente in diametro, in particolar modo questo decresce al crescere in larghezza delle altre vene del collo, specialmente della vena giugulare interna. Mediamente la vena giugulare esterna misura 9,3 mm di diametro, a fronte dei 17,4 dell'interna[2]. La correlazione è anche da ricondurre alle comunicazioni presenti fra le due vene, sia direttamente, presso le loro estremità superiori, sia tramite vene emissarie, che collegano le circolazioni venose superficiale e profonda del collo[2].

Valvole[modifica | modifica wikitesto]

Presenta due paia di valvole, le due inferiori nei pressi dello sbocco nella vena succlavia, le altre due approssimativamente 4 cm sopra. Non hanno la funzione di impedire il reflusso del sangue venoso verso l'alto, in particolar modo le più basse, inserite in una dilatazione chiamata seno[3].

Tributarie[modifica | modifica wikitesto]

Due sono le vene che confluiscono nelle vena giugulare esterna determinandone l'origine[4]:

Le tributarie che, invece, vi affluiscono nella discesa lungo il collo sono[5]:

  • vena giugulare esterna posteriore: vaso di minor calibro che vi sbocca appena sotto la metà, dopo aver drenato la regione posterolaterale del collo;
  • vena sovrascapolare: risale affiancando la clavicola (come satellite dell'omonima arteria), dopo aver drenato alcuni muscoli con cui si rapporta, provenendo dalla zona del circolo anastomotico arterioso della scapola;
  • vena giugulare anteriore: tramite un vaso comunicante orizzontale che dirige all'esterna il sangue dell'arco venoso giugulare.

Da segnalare la comunicazione con la giugulare interna, tramite vena comunicante, che avviene sotto l'angolo della mandibola[5].

Funzione[modifica | modifica wikitesto]

Questa vena riceve occasionalmente la vena occipitale, la vena giugulare esterna posteriore e, vicino alla sua terminazione, le vene cervicali trasversali,le vene scapolari trasversali e le vene giugulari anteriori; nella vicinanze della parotide, un grande ramo di comunicazione dalla giugulare interna si unisce a esso.

La vena giugulare esterna drena nella vena succlavia lateralmente alla giunzione della vena succlavia con la vena giugulare interna.

Clinica Medica[modifica | modifica wikitesto]

La vena giugulare esterna è una vena di grosso calibro utilizzata per l'accesso venoso quando il personale paramedico non è in grado di trovare un'altra vena periferica.[6] È comunemente usata durante un arresto cardiaco o in altre situazioni in cui il paziente non risponde a causa del dolore associato alla procedura . In un arresto cardiaco l'uso di questa vena ha il vantaggio che il paramedico può rimanere vicino alla testa e intubare il paziente. Sebbene molti reparti di medicina d'urgenza e paramedici utilizzino questa vena, l'American Heart Association raccomanda ancora l'uso della vena cefalica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ vedi l'immagine
  2. ^ a b (EN) R. B Sitickle, H. McFarlane, Prediction of a small internal jugular vein by external jugular vein diameter, in Anesthesia, vol. 52, 1997, pp. 220-222. URL consultato il 22 gennaio 2014.
  3. ^ (EN) Henry Gray, The Veins of the Neck, in Anatomy of the Human Body, p. 646. URL consultato il 22 gennaio 2014.
  4. ^ Netter, p. 3.
  5. ^ a b Netter, p. 30.
  6. ^ Scope of Practice for Emergency Medical Services Provide (PDF).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Susan Standring, Anatomia del Gray. Le basi anatomiche per la pratica clinica, 40ª ed., Elsevier, 2009, ISBN 8821431320.
  • Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, 4ª ed., Edi. Ermes, 2012, ISBN 1910201200.
  • Frank H. Netter, Atlante di anatomia umana, 4ª ed., Elsevier, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]