Vedano Olona

Vedano Olona
comune
Vedano Olona – Stemma
Vedano Olona – Bandiera
Vedano Olona – Veduta
Vedano Olona – Veduta
La parrocchiale di San Maurizio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoCristiano Citterio (lista civica Vedano viva) dal 27-5-2019 (2º mandato)[1]
Territorio
Coordinate45°46′36.84″N 8°53′12.84″E / 45.7769°N 8.8869°E45.7769; 8.8869 (Vedano Olona)
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie7,08 km²
Abitanti7 328[2] (31-12-2020)
Densità1 035,03 ab./km²
FrazioniCascina Ronco, Fondo Campagna, Molino Fontanelle, Tron
Comuni confinantiBinago (CO), Castiglione Olona, Lozza, Malnate, Varese, Venegono Superiore
Altre informazioni
Cod. postale21040
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012134
Cod. catastaleL703
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 641 GG[4]
Nome abitantivedanesi
Patronosan Maurizio
Giorno festivo22 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vedano Olona
Vedano Olona
Vedano Olona – Mappa
Vedano Olona – Mappa
Posizione del comune di Vedano Olona nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Vedano Olona (Vedàn in dialetto varesotto) è un comune italiano di 7 292 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

La chiara origine latina del nome fa supporre una consolidata presenza romana sul territorio del Comune. Infatti Vedano sorge su una terrazza posta sulla sponda sinistra del fiume Olona, compresa tra due strade romane: la Via Mediolanum-Bilitio, che partiva da porta Giovia e arrivava a Varese e che presentava due punti di contatto con il territorio vedanese (alla Cascina Ronco e al Ponte di Vedano), e la Como-Varese, che passava da Binago, Concagno e Malnate.

Probabilmente qui sorgeva, staccato dal fondo valle e poco propizio allo sviluppo di centri abitati, ma vicino alle vie di comunicazione, uno di quei tanti agglomerati agricoli di cui pullulava la piana in età romana.

Epoca medievale[modifica | modifica wikitesto]

Proprio questo primo insediamento ha costituito il nucleo originario del futuro paese, la cui esistenza nel Medioevo è attestata da parecchi documenti. In particolare Giorgio Giulini ricorda come nel 1121 gli abitanti di Vedano, accorsi in aiuto dei Binaghesi, aggrediti dai Comaschi, furono anch'essi "battuti e posti in fuga".

Al X secolo risale forse l'origine della chiesetta romanica di S. Pancrazio e nello stesso secolo Vedano annoverava la presenza di due case di Umiliati, religiosi e lavoratori della lana, il cui nome nel XIII secolo e nel XIV secolo era diventato sinonimo di buon panno.

Da XVII al XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'occupazione spagnola, avvenne l'infeudazione di Vedano, le cui terre passarono definitivamente al senatore Giacinto Arrigoni il 3 aprile 1648. Poiché la concessione feudale in epoca spagnola consentiva al signore la proprietà fondiaria di tutto il feudo, la nobile famiglia degli Odescalchi cominciò ad acquistare l'intera proprietà di Vedano intorno al 1622 fino a diventarne i maggiori possidenti, come documenta il catasto del 1753. Il palazzo, residenza della potente famiglia, ristrutturato nel 1933, è diventato la sede del Comune. La figura più significativa della famiglia fu Benedetto Odescalchi, divenuto Papa col nome di Innocenzo XI e beatificato nel 1956.

Con la fine del secolo XIX, anche Vedano fu interessata allo sviluppo industriale: nel 1873 erano presenti due filande e tre opifici, lungo l'Olona. I suoi abitanti lavoravano però soprattutto nelle fabbriche di Varese e della Valle Olona, quando non emigravano per sfuggire alla miseria (nel solo 1901 i vedanesi emigrati furono 400, in particolare verso Svizzera e Germania).

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Associazionismo[modifica | modifica wikitesto]

La prima forma di associazionismo operaio fu la “Società di Mutuo Soccorso fra operai e contadini” sorta nel 1883. Ad essa si aggiunsero presto iniziative d'ispirazione socialista: la Cooperativa di Consumo, fondata nel 1898, la Lega dei Muratori, aperta nel 1903 e prima struttura sindacale a Vedano; la Cooperativa per Costruzioni Case Popolari costituita nel 1909. Nel primo dopoguerra anche i cattolici s'impegnarono in campo sociale, promuovendo con don Perego l'Ufficio del Lavoro. Attualmente risultano ancora attive le due cooperative di tradizione socialista, il Circolo Cooperativo Vela e la Cooperativa Costruzione Case Popolari. È importante citare anche il gruppo Alpini Silverio Beretti, che nel 2010 ha festeggiato il cinquantesimo anno dalla fondazione.

Il Ventennio[modifica | modifica wikitesto]

Su tutte queste opere si abbatté la scure del fascismo: in particolare furono occupate le cooperative socialiste per costruzioni di case e furono arrestati i due sacerdoti, don Pietro De Maddalena e don Luigi Monza. Quest'ultimo ritornò a Vedano nel 1937 per fondare la prima di oltre 30 case della Nostra Famiglia, istituto di laiche consacrate dedite alla riabilitazione di ragazzi con disabilità. Don Luigi Monza è stato beatificato nel 2006.

Numerosi furono anche a Vedano i combattenti per la libertà durante il biennio di resistenza (1943-1944). Tra i caduti per cause di guerra ricordiamo Mario Chiesa, a cui è dedicata la lapide posta in via 1º maggio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 ottobre 1964.[5]

«Semi troncato-partito da due bastoni d'argento: il primo di verde, caricato da un ponte d'argento attraversato da una gemella d'azzurro, ondeggiante in banda; il secondo di verde; il terzo di giallo [sic], a quattro filetti di rosso, caricato da un ponte d'argento, attraversato da un filetto d'azzurro uscente dalla gemella del primo, posto nel capo, e da sei lanterne d'oro disposte 1,2,1,2. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Sono simbolicamente rappresentati: la strada provinciale Malnate-Vedano-Venegono, la Salita del Marone, il ponte sul fiume Olona su campo verde (simbolo della pianura fertile) e il ponte sul torrente Quadronna. Il campo giallo attraversato da righe rosso-carminio riprende in parte lo stemma degli Odescalchi[7], del quale si utilizzano le lampade (in origine definite come coppe di rosso[8]) per indicare le sei frazioni.[6]

Il gonfalone è un drappo di rosso.[6]

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Maurizio
  • Chiesa di San Pancrazio
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa della Beata Vergine Addolorata, nel quartiere Véla
  • Chiesa del Lazzaretto, nell'omonima località

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Odescalchi, attuale sede del Municipio
  • Villa Spech
  • Villa Fara Forni
  • Villa Robbio
  • Villa Monetti
  • Ex Lavatoio del Perseghét
  • Ex Fornace della Baraggia
  • Palestra comunale da pallacanestro, calcio a 5 e pallavolo

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Per la Chiesa cattolica il territorio comunale coincide con la giurisdizione della parrocchia di San Maurizio martire, facente parte dell'arcidiocesi di Milano. Il rito liturgico in uso è quello ambrosiano.

Sul territorio è presente una minoranza musulmana.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune di Vedano Olona presenta un unico centro abitato la cui ossatura è costituita dalla connessione dei centri storici del centro e del quartiere Véla. Su di esso, posto sulla terrazza pianeggiante in posizione centrale nel territorio comunale, gravitano alcuni nuclei abitati e gruppi di case sparse. Nel centro storico si trovano il municipio e la chiesa parrocchiale.

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Il centro abitato è storicamente diviso nei seguenti rioni:

  • Centro storico
  • Véla
  • Baraggia (Baràgia)
  • Cruséta
  • Perseghét

Ad essi va ad aggiungersi la moderna area residenziale posta a sud della Circonvallazione (attuale via I Maggio). Tale area è convenzionalmente divisa in due quartieri, uno ad ovest ed uno ad est, rispettivamente denominati Fossa e Brera.

La Vèla, nonostante venga spesso considerato un semplice rione di Vedano, rappresenta un caso particolare di sviluppo urbanistico. Il suo centro storico ha avuto origine molto vicino a quello di Vedano e ha raggiunto dimensioni maggiori rispetto a quelle di molti centri storici di tutta la zona circostante. Nonostante questo non ha mai avuto alcuna indipendenza, né civile né religiosa, seguendo sempre le sorti del vicino capoluogo e restando in una situazione di anonimato. Tale teoria è dimostrabile confrontando le sue caratteristiche urbanistiche con quelle di altri paesi e con l'assenza di ogni particolare menzione della frazione Véla nelle fonti storiche.

Località abitate[modifica | modifica wikitesto]

Nuclei abitati: Cascina Ronco, Fondo Campagna, Molino Fontanelle, Tròn

Case sparse o isolate: Cascina Celidonia, Cascina Ronchi - Pella, Costacce, La Vigna, Lazzaretto

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è servito dalla ferrovia Saronno-Laveno tramite la Stazione di Vedano Olona.

Tra il 1915 e il 1939 è stata inoltre operativa la fermata Lozza-Ponte di Vedano, servita dalla ferrovia di Valmorea, privata del traffico passeggeri nel 1938, fu soppressa definitivamente l'anno successivo. L'ex fabbricato viaggiatori venne demolito.

Il comune è attualmente attraversato dalla A60 tangenziale sud di Varese, su cui è presente lo svincolo per Vedano Olona.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2019 in carica Cristiano Citterio Lista civica Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni amministrative ed europee 2019 Live Archiviato il 27 maggio 2019 in Internet Archive. - VareseNews, 27 mag 2019
  2. ^ Dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno - Elaborazione TUTTITALIA.IT
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Vedano Olona, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  6. ^ a b c Comune di Vedano Olona, Statuto (PDF), Articolo 8 - Stemma e gonfalone.
  7. ^ D'argento a tre fasce in divisa, la prima sormontata da un leone illeopardito, le altre da tre e due coppe ed una coppa pure nella punta, il tutto di rosso; col capo d'oro, all'aquila di nero, coronata del campo.
  8. ^ Nello stemma di papa Innocenzo XI, Benedetto Odescalchi, verrano descritte come navicelle di incenso.
  9. ^ Popolazione Vedano Olona 2001-2020, su tuttitalia.it.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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