Valvola ileo-ciecale

Valvola ileocecale
Interno del cieco e dell'estremità inferiore del colon ascendente con la valvola ileocecale
Immagine colonscopica, la freccia indica la valvola ileocecale.
Anatomia del Gray(EN) Pagina 1179
Localizzazione anatomicaileocecal junction
Arteriaarteria ileocolica
VenaIleocolic vein
Identificatori
MeSHA03.556.124.684.249.400 e A03.556.249.124.400
FMA15973

La valvola ileocecale (o ileo-cecale) è uno sfintere muscolare che divide la parte terminale dell'intestino tenue (ileo) dal cieco,[1] impedendo al chilo, una volta entrato nel cieco, di rifluire nel tenue.[2]

Circa due litri di fluido entrano ogni giorno nel colon attraverso la valvola ileocecale. Tale valvola è l'unico sito nel tratto gastrointestinale che viene utilizzato per produrre la vitamina B12 e assorbire l'acido biliare.[3][4]

La valvola ileocecale viene anche chiamata valvola Tulp (dal medico olandese Nicolaes "Tulp" Pietersz), valvola di Varolio (dall'anatomista italiano Costanzo Varolio) o valvola di Bauhino (dal botanico svizzero Gaspard Bauhin, che la descrisse nel 1588).

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

L'istologia della valvola ileocecale mostra un brusco cambiamento da una mucosa villosa tipica dell'ileo a una mucosa più colonnare. La sua struttura è tipicamente papillosa. La muscolatura esterna e la mucosa muscolare vanno incontro a un ispessimento.[1] La valvola è composta da due pieghe che confluiscono nell'intestino crasso, ha lo scopo di non permettere il reflusso cieco-ileale. Il tessuto linfatico è presente in quantità variabile.[5]

Patologia[modifica | modifica wikitesto]

Durante la colonscopia, la valvola ileocecale viene utilizzata, insieme all'orifizio appendicolare, nell'identificazione del cieco. La valvola ileocecale si trova tipicamente sull'ultima piega prima di entrare nel cieco, e può essere posizionata nella direzione di curvatura dell'orifizio appendicolare, in quello che è noto come il segno dell'arco e della freccia.[6]

L'intubazione della valvola ileocecale viene eseguita in colonscopia per valutare la parte distale o più bassa dell'ileo. L'endoscopia dell'intestino tenue può essere eseguita anche mediante enteroscopia a doppio palloncino attraverso l'intubazione della valvola ileocecale.[7] I tumori della valvola ileocecale sono rari, ma sono stati riportati in letteratura.[8][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Matthew F. Pollard, Mark W. Thompson-Fawcett e Mark D. Stringer, The human ileocaecal junction: anatomical evidence of a sphincter, in Surgical and radiologic anatomy: SRA, vol. 34, n. 1, 2012-1, pp. 21–29, DOI:10.1007/s00276-011-0865-z. URL consultato il 6 marzo 2019.
  2. ^ Barrett, Kim E.,, Gastrointestinal physiology, 2nd ed, McGraw-Hill Education LLC, 2014, ISBN 0071423109, OCLC 1074340223. URL consultato il 6 marzo 2019.
  3. ^ R. Fornaro, E. Belcastro e G. Lo Presti, [The ileocecal valve as a prognostic factor in extensive resection of the small intestine], in Chirurgia Italiana, vol. 43, n. 1-2, 1991-2, pp. 49–54. URL consultato il 6 marzo 2019.
  4. ^ M. S. Steiner e R. A. Morton, Nutritional and gastrointestinal complications of the use of bowel segments in the lower urinary tract, in The Urologic Clinics of North America, vol. 18, n. 4, 1991-11, pp. 743–754. URL consultato il 6 marzo 2019.
  5. ^ Wheater, Paul R., O'Dowd, Geraldine. e Woodford, Phillip., Istologia e anatomia microscopica, 6. ed., Edra Masson, 2014, ISBN 9788821438356, OCLC 900068096. URL consultato il 6 marzo 2019.
  6. ^ (EN) Cotton and Williams' Practical Gastrointestinal Endoscopy, 20 gennaio 2014, DOI:10.1002/9781118406427. URL consultato il 6 marzo 2019.
  7. ^ Andrew S. Ross, Irving Waxman e Carol Semrad, Balloon-assisted intubation of the ileocecal valve to facilitate retrograde double-balloon enteroscopy, in Gastrointestinal Endoscopy, vol. 62, n. 6, 2005-12, pp. 987–988, DOI:10.1016/j.gie.2005.09.002. URL consultato il 6 marzo 2019.
  8. ^ Gazi Yörük, Kadir Aksöz e Zafer Buyraç, Adenocarcinoma of the ileocecal valve: report of a case, in The Turkish Journal of Gastroenterology: The Official Journal of Turkish Society of Gastroenterology, vol. 15, n. 4, 2004-12, pp. 268–269. URL consultato il 6 marzo 2019.
  9. ^ Hae Jung Song, Bong Min Ko e Young Koog Cheon, Isolated ileocecal lymphoma, in Gastrointestinal Endoscopy, vol. 61, n. 2, 2005-2, pp. 293–294. URL consultato il 6 marzo 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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