Upsilon Andromedae c

Upsilon Andromedae c
Il pianeta visto col programma Celestia. L'astro azzurro vicino alla stella madre è il pianeta Upsilon And b
Stella madreUpsilon Andromedae A
Scoperta1999
ScopritoriButler, Marcy et al.
Distanza dal Sole43,9 anni luce
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta01h 36m 47.8s
Declinazione+41° 24' 20"
Parametri orbitali
Semiasse maggiore0,830 ± 0,048 UA
Periodo orbitale241,23 ± 0,30 giorni
Eccentricità0,262 ± 0,021
Dati fisici
Massa
13,98+2,2
−5,3
 MJ

Upsilon Andromedae c, chiamato anche Samh,[1] è un pianeta extrasolare che orbita la stella Upsilon Andromedae A.

È stato scoperto nel 1999 e la sua stella è diventata la prima conosciuta ad ospitare un sistema planetario multiplo (escludendo la pulsar PSR 1257+12).
Upsilon Andromedae c è il secondo in ordine di distanza dalla stella.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Il pianeta è stato individuato da Geoffrey Marcy e R. Paul Butler. Come la maggior parte dei pianeti extrasolari finora scoperti, Upsilon Andromedae c è stato individuato analizzando le variazioni nella velocità radiale della stella causate dalla gravità del pianeta.

Al tempo della scoperta si conosceva già un pianeta in orbita a Upsilon Andromedae A: il gioviano caldo Upsilon Andromedae b. Tuttavia nel 1999 si è capito che il solo pianeta più interno non riusciva a spiegare in modo soddisfacente la curva di velocità. Astronomi della San Francisco State University e del Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics hanno concluso in modo indipendente che il modello che meglio spiegava le osservazioni era formato da tre pianeti.[2] I due nuovi pianeti sono stati designati Upsilon Andromedae c e Upsilon Andromedae d.

Orbita e massa[modifica | modifica wikitesto]

Se fosse nel nostro sistema solare l'orbita di Upsilon Andromedae c si troverebbe tra quella di Venere e quella della Terra. Il pianeta impiega circa 240 giorni per completare un'intera orbita.
Come la maggior parte degli esopianeti con un lungo periodo orbitale, l'orbita del pianeta è molto eccentrica, più di quella di qualsiasi pianeta nel nostro sistema solare[3].

L'elevata eccentricità potrebbe essere il risultato di perturbazioni gravitazionali dal pianeta Upsilon Andromedae d. Secondo alcune simulazioni potrebbe essere accaduto che le interazioni tra Upsilon Andromedae d e un pianeta ancora più esterno che ora sarebbe perso, avrebbero spinto Upsilon Andromedae d in un'orbita più interna e come conseguenza l'orbita del più interno Upsilon Andromedae c sarebbe diventata così eccentrica. Sempre secondo le simulazioni l'eccentricità orbitale di Upsilon Andromedae c potrebbe subire variazioni cicliche, tornando all'originale orbita circolare ogni 6700 anni.[4]

Una limitazione nel metodo della velocità radiale usato per scoprire il pianeta è che permette di stimare solo un limite inferiore per la massa. Nel caso di Upsilon Andromedae c il limite è posto a 1,97 volte la massa di Giove, tuttavia a seconda dell'inclinazione orbitale la vera massa potrebbe essere molto più alta.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Data la sua elevata massa è probabile che il pianeta sia un gigante gassoso senza una superficie solida. Siccome il pianeta è stato rilevato solo indirettamente, caratteristiche quali il raggio, la composizione e la temperatura al momento non sono note.
Ipotizzando che la composizione del pianeta sia simile a quella di Giove e che sia in un ambiente prossimo all'equilibrio chimico, si prevede che l'atmosfera del pianeta sia priva di nubi.[5]

Studi degli anni 2010 ha calcolato una massa di circa 14 MJ,[6] sopra al limite che distingue un pianeta da una nana bruna, per cui non è chiaro se questo pianeta sia classificabile come tale o piuttosto non sia da considerare come una piccola nana bruna, poiché il margine d'errore sulla misura della massa è piuttosto alto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Approved Names, in NameExoWorlds, Unione Astronomica Internazionale. URL consultato il 1º luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
  2. ^ Butler, R. et al., Evidence for Multiple Companions to υ Andromedae, in The Astrophysical Journal, vol. 526, 1999, pp. 916-927. URL consultato l'11 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2000).
  3. ^ Butler, R. et al., Catalog of Nearby Exoplanets, in The Astrophysical Journal, vol. 646, 2006, pp. 505-522. (web version)
  4. ^ Ford, E. et al., Planet-planet scattering in the upsilon Andromedae system (PDF), in Nature, vol. 434, 2005, pp. 873-876.
  5. ^ Sudarsky, D. et al., Theoretical Spectra and Atmospheres of Extrasolar Giant Planets, in The Astrophysical Journal, vol. 588, n. 2, 2003, pp. 1121-1148.
  6. ^ Danielle Piskorz et al., Detection of Water Vapor in the Thermal Spectrum of the Non-transiting Hot Jupiter Upsilon Andromedae b, in The Astronomical Journal, vol. 154, n. 2, 1º agosto 2017, DOI:10.1088/0004-637X/798/1/46.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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