Un sogno chiamato Florida

Un sogno chiamato Florida
Titolo originaleThe Florida Project
Lingua originaleinglese, portoghese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2017
Durata115 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, commedia
RegiaSean Baker
SceneggiaturaSean Baker, Chris Bergoch
ProduttoreSean Baker, Chris Bergoch, Kevin Chinoy, Andrew Duncan, Alex Saks, Francesca Silvestri, Shih-Ching Tsou
Produttore esecutivoDarren Dean, Elayne Schneiderman Schmidt
Casa di produzioneCre Film, Freestyle Picture Co.
Distribuzione in italianoCinema
FotografiaAlexis Zabé
MontaggioSean Baker
Effetti specialiJames L. Roberts
MusicheMatthew Hearon-Smith
ScenografiaStephonik Youth
CostumiFernando Rodriguez
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Un sogno chiamato Florida (The Florida Project) è un film del 2017 diretto da Sean Baker.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Moonee, una bambina di sei anni, vive con la giovane madre single Halley nel Magic Castle, un motel a Kissimmee (in Florida) vicino al Walt Disney World. Durante le vacanze estive trascorre il tempo giocando con i suoi amici Scooty e Dicky, a loro volta ospiti, praticando numerosi scherzi approfittandone della mancata sorveglianza degli adulti; l'unico a tenerli d'occhio è Bobby, il manager del Magic Castle. Un giorno il trio fa una gara di sputi sull'auto di una cliente di Futureland, il motel accanto, e il padre di Dicky gli proibisce di giocare con gli amici per una settimana. Mentre puliscono l'auto, Moonee e Scooty fanno amicizia con Jancey, la nipote della proprietaria. Successivamente la famiglia di Dicky si trasferisce in New Orleans e suo padre regala con un pretesto i suoi giocattoli agli altri bambini.

Una notte al motel giunge una coppia di turisti brasiliani in luna di miele la cui destinazione è il Walt Disney World, ma che per un errore hanno prenotato al Magic Castle. Mentre assistono al litigio, Moonee dice a Scooty di saper riconoscere quando gli adulti stanno per piangere. Halley perde il suo lavoro come ballerina erotica e rimane senza denaro, nonostante cerchi di spiegare all'ufficio di sussidi di essere stata licenziata per aver rifiutato di avere rapporti sessuali con i clienti dello strip club. Non riuscendo a trovare un altro lavoro, Halley passa gran parte delle giornate in pigiama a mangiare cibo spazzatura e a fumare nella stanza del motel, facendo da baby-sitter a Scooty affinché sua madre Ashley, di cui è amica, in cambio le dia del cibo dalla tavola calda in cui lavora. Successivamente inizia a farsi accompagnare da Moonee per rivendere profumi ai turisti nei parcheggi di hotel circostanti per racimolare qualche soldo.

Nonostante i rimproveri di Bobby, Halley è negligente nei confronti dei bambini, lasciandoli giocare senza controllo e dimostrandosi indifferente ai guai che causano. I loro danni diventano sempre più pericolosi, ad esempio causando un blackout nell'edificio dopo essersi introdotti in una stanza vietata. Bobby cerca di assicurarsi che non creino ulteriori problemi, ma deve far fronte con la gestione del motel e il rapporto difficile con il figlio adulto; in un'occasione, aggredisce e scaccia un pedofilo dopo averlo sorpreso a parlare con i bambini nel parcheggio. Durante una delle loro scorribande in un complesso condominiale abbandonato, Moonee convince Scooty a dare fuoco a un cuscino e causano inavvertitamente un incendio che distrugge il complesso. Quando Ashley viene a saperlo, proibisce al figlio di frequentare Moonee e taglia i rapporti con Halley.

Avendo bisogno di soldi per il cibo e l'affitto, Halley comincia a prostituirsi nella camera del motel; ogni volta che intrattiene un cliente, chiude Moonee in bagno nella vasca con musica ad alto volume. Arriva a rubare dei costosi pass per Walt Disney World a un cliente al fine di rivenderli e, quando l'uomo lo scopre, torna indietro per riaverli. Bobby riesce a mandarlo via convincendolo a evitare scandali con la moglie e i figli, ma informa Halley che da quel momento gli ospiti dovranno registrarsi, minacciando di sfrattarla se continuerà a prostituirsi. Halley si avvicina nuovamente ad Ashley per scusarsi e chiederle del denaro, ma la donna rivela che Halley dovrebbe avere un sacco di soldi perché si sta prostitutendo e la minaccia nel caso scoprisse che Scooty ha assistito a una delle sue sedute. Halley perde il controllo e l'aggredisce a pugni davanti agli occhi del figlio e il giorno dopo riceve una visita degli assistenti sociali. Per dare una buona impressione, la donna pulisce la stanza e regala la droga alla donna delle pulizie, poi porta Moonee a mangiare in un hotel resort spacciandosi per clienti.

Al ritorno al motel, trovano ad attenderle i servizi sociali e la polizia in quanto dei filmati di videosorveglianza hanno smascherato la prostituzione di Halley. Moonee va a salutare Scooty e capisce che verrà portata a una nuova famiglia, quindi, sconvolta, fugge dagli assistenti sociali per andare a dire addio a Jancey. Accorgendosi della disperazione dell'amica, Jancey scappa con lei fino al Magic Kingdom di Walt Disney World, dove entrano nel castello.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Alcune scene sono state improvvisate: la scena della vendita dei profumi davanti a un hotel di lusso è stata girata con una tecnica di tipo candid camera, con una telecamera nascosta e Brooklynn Prince e Bria Vinaite a improvvisare la vendita munite di un auricolare.[1] La scena finale è stata girata con un iPhone 6 al Magic Kingdom di Walt Disney World all'insaputa della direzione del parco.[2]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo trailer del film viene diffuso il 14 agosto 2017 sul canale YouTube della A24.[3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata presentata al Festival di Cannes 2017 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs il 22 maggio,[4] ed è stata distribuita limitatamente nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 6 ottobre 2017.[5]

In Italia, il film è stato presentato fuori concorso come film di chiusura del 35º Torino Film Festival nell'ambito della rassegna Festa Mobile,[6] e distribuito nelle sale cinematografiche dal 22 marzo 2018.[7]

Divieti[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti, la visione del film è stata vietata ai minori di 17 anni non accompagnati, per la presenza di "linguaggio non adatto, comportamenti inquietanti, riferimenti sessuali e uso di droghe".[8]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ottiene il 96% delle recensioni professionali positive sul sito Rotten Tomatoes, con un voto medio di 8,8 su 10,[9] mentre sul sito Metacritic ottiene un punteggio di 92 su 100, basato su 44 recensioni.[10]

Il film è stato incluso nella classifica dei 25 migliori film dell'anno dalla rivista Sight & Sound, posizionandosi al nono posto;[11] Owen Gleiberman di Variety posiziona il film al quarto posto dei più belli del 2017;[12] il sito Rotten Tomatoes posiziona la pellicola al quattordicesimo posto dei migliori film dell'anno;[13] la pellicola è stata inserita tra i migliori dieci film dell'anno dal Los Angeles Times, The New York Times, New York, IndieWire, The Hollywood Reporter, Empire, The Huffington Post e Time.[14]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Filmato audio BadTaste.it - Il Nuovo Gusto del Cinema, Un Sogno chiamato Florida - Sean Baker parla di una scena improvvisata, su YouTube, 15 marzo 2018. URL consultato il 15 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Alexander Hakimi, "The Florida Project" Director Sean Baker on Working with Untrained Actors and Secret Filming in Disney World, su papermag.com, 20 ottobre 2017. URL consultato il 22 marzo 2018.
  3. ^ Filmato audio A24, The Florida Project, su YouTube, 14 agosto 2017. URL consultato il 15 agosto 2017.
  4. ^ (EN) The Florida Project, su quinzaine-realisateurs.com, Quinzaine des Réalisateurs. URL consultato il 15 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2017).
  5. ^ (EN) Anthony D'Alessandro, Cannes Directors’ Fortnight Title ‘The Florida Project’ Stakes Out October Date, su deadline.com, 12 giugno 2017. URL consultato il 15 agosto 2017.
  6. ^ Un sogno chiamato Florida, su cinematografo.it, Cinematografo.it. URL consultato il 6 febbraio 2018.
  7. ^ Un sogno chiamato Florida, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  8. ^ (EN) Parents Guide for The Florida Project, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 15 agosto 2017.
  9. ^ (EN) The Florida Project (2017), su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 15 agosto 2017.
  10. ^ (EN) The Florida Project 2017, su metacritic.com, Metacritic. URL consultato il 5 novembre 2023.
  11. ^ Pierre Hombrebueno, I 25 migliori film del 2017 secondo il sondaggio annuale di Sight & Sound, su bestmovie.it, Best Movie, 5 dicembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  12. ^ Pierre Hombrebueno, I migliori film del 2017 secondo Variety, su bestmovie.it, Best Movie, 13 dicembre 2017. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  13. ^ Andrea Francesco Berni, Top 2017: i migliori film dell’anno secondo RottenTomatoes, su badtaste.it, 27 dicembre 2017. URL consultato il 28 dicembre 2017.
  14. ^ a b c d Filmato audio CINEMA, UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA - Trailer ufficiale italiano, su YouTube, 27 febbraio 2018. URL consultato il 28 febbraio 2018.
  15. ^ Marita Toniolo, Oscar 2018: annunciate le nomination, su bestmovie.it, Best Movie, 23 gennaio 2018. URL consultato il 23 gennaio 2018.
  16. ^ (EN) 2018 Golden Globes Nominations: See the Full List, su vanityfair.com, Vanity Fair, 11 dicembre 2017. URL consultato l'11 dicembre 2017.
  17. ^ (EN) Alex Ritman, BAFTA Awards: 'Shape of Water,' 'Three Billboards,' 'Darkest Hour' Lead Pack of Nominations, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 8 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
  18. ^ (EN) Here are the nominees for the 24th Annual Screen Actors Guild Awards, su envelope.latimes.com, Los Angeles Times, 13 dicembre 2017. URL consultato il 13 dicembre 2017.
  19. ^ Pierre Hombrebueno, Gotham Awards 2017: Get Out e Chiamami col tuo nome guidano le nomination, su bestmovie.it, Best Movie, 19 ottobre 2017. URL consultato il 19 ottobre 2017.
  20. ^ (EN) Stewart Clarke, ‘Lady Macbeth’ Tops Nominations for British Independent Film Awards, su variety.com, Variety, 1º novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.
  21. ^ Andrea Francesco Berni, The Post di Steven Spielberg è il miglior film dell’anno secondo la National Board of Review, su badtaste.it, 28 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
  22. ^ Pierre Hombrebueno, I critici newyorchesi eleggono Lady Bird come Miglior Film del 2017, su bestmovie.it, Best Movie, 30 novembre 2017. URL consultato il 1º dicembre 2017.
  23. ^ a b Andrea Francesco Berni, Get Out è il miglior film del 2017 per i critici di Washington DC, The Florida Project per i critici di Detroit, su badtaste.it, 9 dicembre 2017. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  24. ^ (EN) 2017 San Diego Film Critics Society’s Award Nominations, San Diego Film Critics Society, 9 dicembre 2017. URL consultato il 10 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2017).
  25. ^ (EN) 'Call Me By Your Name,' 'Shape of Water' lead Chicago Film Critics nominations, Daily Herald, 10 dicembre 2017. URL consultato l'11 dicembre 2017.
  26. ^ (EN) "Lady Bird," "Call Me By Your Name" win big for Chicago film critics — Chicago Film Critics Association, su chicagofilmcritics.org, 13 dicembre 2017. URL consultato il 13 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2017).
  27. ^ Andrea Francesco Berni, Independent Spirit Awards 2018: 6 nomination a Chiamami col tuo Nome di Luca Guadagnino, su badtaste.it, 22 novembre 2017. URL consultato il 22 novembre 2017.
  28. ^ Andrea Francesco Berni, Los Angeles Film Critics Association: Chiamami col tuo Nome è il miglior film dell’anno, su badtaste.it, 4 dicembre 2017. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  29. ^ L'AFI PUBBLICA LA CLASSIFICA DEI 10 MIGLIORI FILM E SERIE TV DEL 2017!, Movieplayer.it. URL consultato l'8 dicembre 2017.
  30. ^ (EN) Steve Pond, 'Dunkirk,' 'The Shape of Water' Lead Satellite Award Nominations, su thewrap.com, 29 novembre 2017. URL consultato il 30 novembre 2017.
  31. ^ (EN) Pete Hammond, Critics’ Choice Awards Nominations: ‘The Shape Of Water’ Leads With 14; Netflix Tops TV Contenders, su deadline.com, 6 dicembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  32. ^ Pierre Hombrebueno, Critics’ Choice Awards 2018: trionfa La forma dell’acqua. Wonder Woman batte Logan, su bestmovie.it, Best Movie, 12 gennaio 2018. URL consultato il 12 gennaio 2018.
  33. ^ Andrea Francesco Berni, National Society of Film Critics: Lady Bird miglior film del 2017, su badtaste.it, 7 gennaio 2018. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  34. ^ (EN) Australian Academy Announces Nominees for AACTA International Awards, in The Hollywood Reporter, 12 dicembre 2017. URL consultato il 6 gennaio 2018.
  35. ^ Emanuele Biotti, Kodak Auteur Awards: Edgar Wright e Luca Guadagnino tra i premiati, su badtaste.it, 5 marzo 2018. URL consultato il 5 marzo 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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