Trifenilfosfito

Trifenilfosfito
Formula di struttura del trifenilfosfito
Formula di struttura del trifenilfosfito
Modello molecolare del trifenilfosfito
Modello molecolare del trifenilfosfito
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H15O3P
Massa molecolare (u)310,28
Aspettoliquido incolore[1]
Numero CAS101-02-0
Numero EINECS202-908-4
PubChem7540
SMILES
C1=CC=C(C=C1)OP(OC2=CC=CC=C2)OC3=CC=CC=C3
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,19[1]
Indice di rifrazione1,5900[2]
Solubilità in acquasi decompone lentamente[1]
Temperatura di fusione22–25 °C (295–298 K)[1]
Temperatura di ebollizione360 °C (633 K) dec.[1]
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)444 oral rat[1]
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma188 ºC[1]
Simboli di rischio chimico
irritante pericoloso per l'ambiente
attenzione
Frasi H302 - 315 - 317 - 319 - 410 [1]
Consigli P273 - 280 - 333+313 - 337+313 - 391 - 501 [1]

Il trifenilfosfito è il composto chimico di formula P(OC6H5)3. Può essere considerato l'estere fenolico dell'acido fosforoso. A temperature maggiori di 25 ºC il composto si presenta come un liquido incolore con odore simile a quello del fenolo.

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il trifenilfosfito si ottiene da tricloruro di fosforo e fenolo in presenza di una base:

PCl3 + 3 C6H5OH → P(OC6H5)3 + 3 HCl

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Il trifenilfosfito ha un punto di fusione di 22-25 ºC e può quindi essere solido o liquido a seconda della temperatura ambientale. Ha un odore simile a quello del fenolo ed è scarsamente infiammabile. In acqua si decompone lentamente formando una soluzione fortemente acida. Per riscaldamento oltre 360 ºC si decompone formando monossido di carbonio, diossido di carbonio e ossidi di fosforo.[1]

Reagendo con bromuro di metilmagnesio forma trimetilfosfina:[3]

P(OC6H5)3 + 3CH3MgBr → P(CH3)3 + 3C6H5OMgBr

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il trifenilfosfito è usato industrialmente come additivo antiossidante e complessante per la stabilizzazione termica di PVC.[4] Nei laboratori chimici è usato per convertire alcoli in alogenuri alchilici, per produrre ossigeno singoletto a bassa temperatura, e come legante in composti organometallici.[5]

Tossicità / Indicazioni di sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Il trifenilfosfito è disponibile in commercio. Non sono noti dati sulla tossicità nell'uomo. Da studi su animali ci si possono attendere irritazioni agli occhi e alle mucose; i rischi sono maggiori nel caso di ingestione, con effetti al sistema nervoso centrale dovuti al rilascio di fenolo. Non risultano rischi di cancerogenicità. Il composto è classificato come pericoloso per l'ambiente acquatico.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • GESTIS, Triphenyl phosphite, su gestis-en.itrust.de, 2018. URL consultato il 18 maggio 2018. Pagina del trifenilfosfito nel data base GESTIS.
  • (EN) M. L. Leutkens Jr., A. P. Sattelberger, H. H. Murray, J. D. Basil e J. P. Fackler Jr., Trimethylphosphine, in Inorg. Synth., vol. 28, 1990, pp. 305-310, DOI:10.1002/9780470132593.ch76.
  • (EN) K. A. Mesch, Heat stabilizers, in Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology, 4ª ed., John Wiley & Sons, 1998.
  • Sigma-Aldrich, Triphenyl phosphite, su sigmaaldrich.com, 2017.

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