Trezzano Rosa

Trezzano Rosa
comune
Trezzano Rosa – Stemma
Trezzano Rosa – Bandiera
Trezzano Rosa – Veduta
Trezzano Rosa – Veduta
Piazza San Gottardo.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Amministrazione
SindacoDiego Cataldo (lista civica Protagonisti insieme per Trezzano) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°34′59.12″N 9°29′19.64″E / 45.58309°N 9.48879°E45.58309; 9.48879 (Trezzano Rosa)
Altitudine170 m s.l.m.
Superficie3,44 km²
Abitanti5 396[2] (2021)
Densità1 568,6 ab./km²
Comuni confinantiRoncello (MB), Busnago (MB), Grezzago, Pozzo d'Adda, Basiano
Altre informazioni
Cod. postale20060
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT015219
Cod. catastaleL408
TargaMI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 471 GG[4]
Nome abitantitrezzanesi
Patronosan Gottardo e Madonna del Rosario
Giorno festivoPrima domenica di ottobre[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trezzano Rosa
Trezzano Rosa
Trezzano Rosa – Mappa
Trezzano Rosa – Mappa
Posizione del comune di Trezzano Rosa nella città metropolitana di Milano
Sito istituzionale

Trezzano Rosa (Trescian in dialetto brianzolo e in dialetto milanese, AFI: /treˈʃãː/, localmente Trascian, e semplicemente Trezzano fino al 1862) è un comune italiano di 5 396 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Le più antiche attestazioni denominano il paese come Derzano (1045)[5], forse di origine non dissimile da “Dèrgano”, altro antico comune del milanese, di etimo celtico[6].

La forma “Terzago”, di diversa origine, attestata dapprima (1346) per una frazione dell'odierna Trezzano sul Naviglio (distante circa 40 km)[7] venne, nei documenti ecclesiastici del Cinquecento, utilizzata indifferentemente anche per Derzano. Viceversa, in epoca successiva, la forma “Trezzano” – invalsa in primo luogo per Derzano, per analogia con Trezzo, della cui pieve Derzano faceva parte[8] – fu estesa al paese del Naviglio (prima noto come “Trenzano”), rendendo definitivamente omonimi i due paesi.

Il sostantivo[9] Rosa si ispira al locale Santuario della Beata Vergine del Rosario, del XVI secolo[10], il più antico punto di riferimento del borgo e molto caro alla devozione trezzanese[11]. Esso fu aggiunto al nome del comune con regio decreto 19/10/1862, n. 934, sentito il consiglio comunale, per distinguerlo dall'ormai omonimo centro a sud di Milano, che contemporaneamente assumeva la denominazione di “Trezzano sul Naviglio”.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Un villaggio agricolo era già sorto in loco durante la conquista romana della pianura Padana, tra il II e il I secolo a.C., testimoniato dalle visibili tracce lasciate dalla centuriazione, sistema con cui i romani organizzavano i territori agricoli.[12]

Nel Ducato di Milano (1395-1796)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1398, quando il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti aveva commissionato un censimento dei beni ecclesiastici del suo ducato, l'insediamento figurava ancora con l'antico nome di Derzano, collocato nella Pieve di Pontirolo.

Nel 1538 fu accorpato ai feudi della famiglia d'Adda, per poi passare nel 1543 tra le proprietà del marchese Giambattista Castaldo. Nel 1564, secondo il Cathalogus Cleri, la medesima località fa ancora parte della Pieve di Pontirolo. La Pieve sarà poi divisa in due aree, quella a ovest del fiume Adda (compresa l'attuale Trezzano Rosa) rimase sotto il Ducato di Milano, quella a est venne accorpata ai possedimenti bergamaschi della Repubblica di Venezia.[13] Negli annali ecclesiastici è annotata la visita di San Carlo Borromeo alla parrocchia di Terzago nel settembre 1566.[13] Nel 1572, quando il Ducato di Milano era sotto il dominio spagnolo, il re di Spagna Filippo II affidò il feudo alla famiglia Bonelli.[13]

Quando nel 1714 il Ducato di Milano passò agli Asburgo d'Austria Trezzano venne riorganizzata nella Pieve di Trezzo, all'interno della provincia austriaca di Milano. Nel 1781 Trezzano e il feudo di cui faceva parte venne affidato al marchese Giambattista d’Adda, ritornando così ad essere un possedimento dei d'Adda, fino all'abolizione dei feudi, avvenuta nel 1796 per mano di Napoleone.[13]

Il periodo napoleonico (1796-1814)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1809, durante il Regno Italico di Napoleone, a Trezzano fu annessa la limitrofa Grezzago, per poi essere a sua volta accorpata al comune di Vaprio d'Adda nel 1811. Quando venne ristabilito il dominio austriaco sulla Lombardia, nel 1814, la situazione ritornerà quella precedente.[13]

Ritorno all'Austria (1815-1859)[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1815 Trezzano era amministrativamente integrata nel distretto di Gorgonzola, nella provincia austriaca di Milano del Lombardo-Veneto, controllato dall'Impero austriaco.

Con la Seconda guerra d'indipendenza del 1859 entrerà a far parte, assieme a tutta la Lombardia, del Regno di Sardegna. Il 17 marzo 1861 sarà poi proclamato il Regno d'Italia.

Dopo l'unità d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo del Regno d’Italia, così come avveniva in buona parte delle campagne, la popolazione trezzanese si caratterizzava per la bassa scolarizzazione, con una media del tasso di analfabetismo pari all'80%. Fino al secondo dopoguerra Trezzano Rosa rimase un tipico paesino di campagna, le cui principali risorse erano l'agricoltura, l'allevamento di pollame e di bachi da seta (seta destinata alle filande del territorio). In particolare le donne allevavano i bachi nelle tradizionali corti trezzanesi, che ancora oggi costituiscono il nucleo storico del centro abitativo del paese.[13]

Dagli anni '60, con la crescita economica delle vicine Gorgonzola, Gessate e Trezzo sull'Adda grazie all’affermarsi dell'industrializzazione, sempre più trezzanesi iniziarono a svolgere la mansione di operai nelle fabbriche. Quando in un secondo momento l'industrializzazione interessò anche Trezzano stessa, negli anni '80-'90, la comunità si trasformò e la maggior parte delle persone in età lavorativa andò a lavorare in fabbrica o negli uffici, con una drastica diminuzione degli occupati nell’agricoltura. Risale a quegli anni la nascita della zona industriale trezzanese.[13]

A partire dagli anni '80 Trezzano Rosa fu interessata da una cospicua immigrazione, dovuta sia allo sviluppo industriale che al fenomeno della gentrificazione, che allontanò diverse famiglie dalle città più grandi. Si verificò una vera impennata dell’andamento demografico, passando dal contare circa 1.400 abitanti nel 1980 a superare i 5.000 nel 2012.[14]

Dal 2015 fa parte della Zona omogenea Adda Martesana della città metropolitana di Milano.[15]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Trezzano Rosa sono stati concessi il 5 dicembre 1984.[16]

Stemma

«D'argento, a tre montagne al naturale di verde, fondate sulla campagna d'oro, accompagnate in capo da una treccia, posta in fascia centrata, con la punta verso destra. Ornamenti esteriori da Comune.[17]»

Gonfalone

«Drappo troncato di giallo e di rosso riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Trezzano Rosa.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[19]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le statistiche ISTAT[20] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nel comune metropolitano era di 492 persone, pari all'8% della popolazione.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola dell'Infanzia "Sandro Pertini"
  • Scuola Primaria "Carlo Porta"
  • Scuola Secondaria di Primo grado "Ilaria Alpi"

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca Comunale "Don Milani", parte del sistema bibliotecario CUBI, che riunisce gli ex sistemi Milano-Est e Vimercatese.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.cpmadonnadelrosario.it/feste-e-ricorrenze/
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Compare anche storpiato in “Dezzano” (1398). Cfr. Biblioteca di Trezzano Rosa. Un po' di storia...
  6. ^ Cfr. R. Matasović, Etymological Dictionary of Proto-Celtic, Brill, Leiden, 2008, *dergo-.
  7. ^ Lombardia Beni Culturali. Comune di Terzago.
  8. ^ L'assonanza creatasi con il milanese trezza (= treccia) porterà ad inserire una treccia femminile nello stemma comunale.
  9. ^ All'epoca il colore in funzione aggettivale si esprimeva con i derivati roseo e rosato oppure con la perifrasi color di rosa, cfr. Tommaseo Online.
  10. ^ Cfr. Lombardia Beni Culturali. Santuario della Beata Vergine del Rosario – Trezzano Rosa (MI).
  11. ^ Cfr. Città metropolitana di Milano. Trezzano Rosa; Confraternita del Santissimo Rosario, XVII sec. e sua rifondazione nel XVIII sec.
  12. ^ Storie di casa nostra: la denominazione di Trezzano Rosa. Agosto 2017, su tes-tempoespazio. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  13. ^ a b c d e f g Un po' di Storia di Trezzano Rosa. Giugno 2018, su tes-tempoespazio. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  14. ^ Popolazione Trezzano Rosa (2001-2021) Grafici su dati ISTAT, su Tuttitalia.it. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  15. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org, 24 dicembre 2015. URL consultato il 5 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  16. ^ Trezzano Rosa, decreto 1984-12-05 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  17. ^ Stemma e Gonfalone, su Comune di Trezzano Rosa. URL consultato il 19 dicembre 2020.
  18. ^ La collocazione del Santuario della Beata Vergine del Rosario è legata alla storia della statua lignea della Madonna. Si narra che il carro tirato dai buoi durante il trasporto della statua verso il suo posizionamento definitivo nell'altra chiesa parrocchiale, si sia bloccato all'ingresso del paese motivo per cui il santuario è stato costruito esattamente dove i buoi si son fermati. Di conseguenza, è tradizione che ogni anno durante le festività mariane la processione della statua parta dal santuario ed arrivi all'altra chiesa.
  19. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  20. ^ Popolazione straniera residente per età e sesso al 1 gennaio 2021, su demo.istat.it. URL consultato il 24 gennaio 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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