Trattato di Humen

Trattato di Humen
Tipotrattato bilaterale
Firma8 ottobre 1843
LuogoCanton
Firmatari originaliBandiera del Regno Unito Henry Pottinger
Qiying, Yilibu
Firmatari successividinastia Qing e Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
LingueCinese, inglese
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Il trattato di Humen (cinese 虎門條約T, 虎门条约S, Hǔmén tiáoyuēP; inglese Treaty of the Bogue) fu un accordo tra la Cina e il Regno Unito concluso nell'ottobre 1843 al fine di integrare il precedente Trattato di Nanchino. È noto soprattutto per aver concesso il privilegio dell'extraterritorialità e lo status di nazione più favorita alla Gran Bretagna.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1842, a bordo della nave da guerra britannica HMS Cornwallis ormeggiata a Nanchino, il commissario imperiale Qiying e sir Henry Pottinger avevano siglato un trattato per conto dei rispettivi imperi. Esso aveva lo scopo di porre fine alla prima guerra dell'oppio, ma divenne il primo di una serie di accordi commerciali tra la Cina e le potenze occidentali, che sarebbero passati alla storia come "trattati ineguali".

Condizioni[modifica | modifica wikitesto]

Già nel corso dei negoziati di Nanchino, i due paesi avevano convenuto di stipulare un trattato integrativo. Così, il 22 luglio 1843 le parti vararono a Canton le "Regole generali di commercio fra Cina e Gran Bretagna". Esse vennero incluse nel Trattato di Humen che gli stessi Qiying e Pottinger firmarono il 3 ottobre 1843 sull'estuario omonimo, fuori Canton.

Il trattato predispose una dettagliata normativa sul commercio sino-britannico, e specificò i termini entro cui gli inglesi erano ammessi a risiedere nei nuovi porti aperti di Shanghai, Ningbo, Xiamen, Fuzhou e Canton. Ai britannici fu permesso di acquistare proprietà nei porti e stabilirvisi con le famiglie, ma non di accedere alle zone interne del paese o di proseguirvi i propri traffici.

L'intesa concesse anche privilegi di extraterritorialità ai sudditi britannici e lo status di nazione più favorita al Regno Unito: ciò vuol dire che la Gran Bretagna avrebbe goduto di ogni ulteriore beneficio concesso alle altre potenze.

Ripercussioni[modifica | modifica wikitesto]

In Cina, quello di Humen è diffusamente considerato un trattato imperialista, che ha spianato la strada all'assoggettamento del paese alle potenze occidentali. Esso consolidò l'"apertura" della nazione asiatica al commercio estero sulla scia della prima guerra dell'oppio, e attribuì ai britannici un diritto di residenza in parti del territorio che fino a quel momento non erano mai state aperte agli stranieri. Nel 1845, le autorità Qing e quelle inglesi emanarono la regolamentazione del territorio di Shanghai, che creò le premesse per la nascita della futura colonia internazionale. Accordi simili furono conclusi in altri porti interessati dal trattato, stabilendo una divisione sociale fra cittadini europei e cinesi nelle rispettive città.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John King Fairbank. Trade and Diplomacy on the China Coast: The Opening of the Treaty Ports, 1842-1854. 2 volumi. Edizioni dell'Università di Harvard. Cambridge di Massachusetts, 1953.
  • Edward Hertslet ed. Treaties, & C., between Great Britain and China; and between China and Foreign Powers; Orders in Council, Rules, Regulations, Acts of Parliament, Decrees, and Notifications Affecting British Interests in China, in Force on the 1st January, 1896. 2 volumi. Homson. Londra, 1896.
  • (EN) Testo del Trattato di Humen su en.wikisource, su en.wikisource.org.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]