Topolino (libretto)

Topolino
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
PeriodicitàMensile (1949-1952)
Quindicinale (1952-1960)
Settimanale (dal 1960)
Generefumetto
Formato12,5 × 18[1] cm
FondatoreMario Gentilini
Fondazione7 aprile 1949
Inserti e allegatiEdizioni speciali e gadget vari
Sedevia Lampedusa, 13/C Milano
EditoreArnoldo Mondadori Editore (1949-1988)
The Walt Disney Company Italia (dal 1988)
Panini Comics (dal 2013)
Tiratura512 538[2] (gennaio - dicembre 2022)
Diffusione cartacea338 318[2] (gennaio - dicembre 2022)
Diffusione digitale96 708[2][4] (gennaio - dicembre 2022)
Record vendite1 100 285 copie (25 luglio 1993 - n°1965[3])
DirettoreAlex Bertani[5]
Redattore capoDavide Catenacci (comics)
Santo Scarcella (attualità)
Andrea Freccero (supervisore artistico)
ISSN1120-611X (WC · ACNP)
Distribuzione
cartacea
Edizione cartaceasingola copia/
abbonamento
multimediale
Edizione digitalesu abbonamento
Sito webtopolino.it
 

Topolino è una rivista periodica che pubblica storie a fumetti con personaggi Disney[6] edito dall'aprile 1949 dall'Arnoldo Mondadori Editore[7] in collaborazione con la Walt Disney Company.

Insieme a Tex e Diabolik[8] è considerata come una delle serie a fumetti più note e longeve in Italia[9][10][11]. Nel corso degli anni ha riscosso grande successo non solo tra un pubblico giovane ma anche adulto, divenendo un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni di lettori[12][13]. Alcune storie pubblicate sulle sue pagine hanno ottenuto grande popolarità[14] contribuendo al prestigio di maestri italiani del disegno Disney quali Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita, Pier Lorenzo De Vita, Carlo Chendi, Gian Giacomo Dalmasso, Luciano Gatto, Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi, Sergio Asteriti, Guido Scala, Giulio Chierchini, Rodolfo Cimino, Marco Gervasio, Casty, Silvia Ziche, Marco Rota e Romano Scarpa[15][16][17][18][19].

Prese il posto della precedente versione a giornale edita dal 1932[20] a differenza della quale presenta storie solo con i personaggi della Disney in parte estere e in parte italiane, le quali col tempo sono diventate preponderanti. Dal 1988 la testata venne pubblicata dalla sola Disney[21] e, dal 2013, dalla Panini Comics.

Stampato ininterrottamente dal 1949, ha raggiunto numerosi traguardi editoriali: il 27 giugno 1965 uscì il n°500[22]; il 26 gennaio 1975 il n°1000[23]; il 26 agosto 1984 il n°1500[24]; il 27 marzo 1994 il n°2000[25]; il 28 ottobre 2003 il n°2500[26]; il 22 maggio 2013 il n°3000[27] e il 21 dicembre 2022 il n°3500[28][29], venendo tuttora pubblicato[30][31].

Una copia originale del primo numero della serie è fra gli albi a fumetti più ricercati dai collezionisti, arrivando a quotazioni di circa 1300 euro[32][33][34][35].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

A seguito del calo di vendite che alla fine degli anni quaranta colpì i giornali a fumetti come Topolino, la Mondadori, per non perdere i diritti delle pubblicazioni da libreria che sarebbero stati ritirati dalla Disney se avesse interrotto la testata, decise di rilanciarla cambiandone il formato e la periodicità. Il nuovo formato sarebbe stato lo stesso di un'altra pubblicazione della Mondadori, il mensile Selezione dal Reader's Digest, per stampare la quale veniva utilizzava una nuova e costosa macchina che però restava inutilizzata nei periodi di attesa tra un numero e il successivo[36]; si pensò allora di usarla per stampare Topolino che ne ricalcherà così il formato 12,5×18 cm e tutti i successivi cambiamenti (aumenti di pochi centimetri nelle dimensioni, il passaggio dalla spillatura alla brossura, cambi nel tipo di carta impiegata)[37]. Il nuovo corso venne ampiamente pubblicizzato sugli ultimi due numeri di Topolino formato giornale, il n. 737 e il n. 738 e nell'aprile 1949 Topolino nella nuova veste editoriale esordiva nelle edicole con un nuovo n. 1, con una periodicità inizialmente mensile, cento pagine di storie esclusivamente disneyane, al prezzo di 60 lire[7][38] anziché le 15 del precedente settimanale[7]. In alto a sinistra sotto l'indicazione del mese e dell'anno compariva la dicitura "Vol. I" in quanto avrebbe dovuto far parte di una raccolta di sei numeri con numerazione delle pagine che continuava da un numero al successivo realizzando così alla fine di un semestre un volume unico[39].

Inizialmente la testata ebbe una periodicità mensile (anche se nei mesi di luglio del 1950 e 1951 usciranno due numeri); divenne quindicinale dal n. 40 (10 aprile 1952) e infine settimanale dal n. 236 (5 giugno 1960) con uscita il mercoledì. I primi 74 numeri furono spillati e dal n. 75 si passò definitivamente alla brossura[40]. La veste grafica rimase simile negli anni tranne quando dal n. 605 del 2 luglio 1967 fu inserita per la prima volta la caratteristica banda gialla sul fianco con l'indicazione della testata, dell'editore, del numero oltre che la firma di Disney; essa negli anni ha subito dei leggeri restyling. Con la pubblicazione del Topolino n. 1702 del 1988 la Walt Disney Company subentra alla Mondadori con la sua divisione locale Walt Disney Company Italia mantenendo lo stesso personale[41]. Nel 2013 col n. 3019 la testata passa dalla Disney Italia alla Panini Comics[42].

Il 1949 e gli anni cinquanta[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 aprile 1949 esce il primo numero stampato con una tiratura di 80 000 copie con una copertina che ritraeva Topolino in divisa tratta dal retro del n. 9 della collana Walt Disney's Comics and Stories[43] realizzata tramite un ricalco di autore ignoto mentre sul retro appare un disegno di Ken Hultgren raffigurante Minni intenta nel giardinaggio. In alto a sinistra, sotto l'indicazione del mese e dell'anno troviamo la dicitura Vol. I. All'inizio della sua avventura, infatti, il libretto era pensato come una raccolta di sei numeri, chiamati fascicoli, e con numerazione delle pagine continua da un numero a un altro, realizzando così alla fine di un semestre una volume unico. Le storie a fumetti presenti sono in gran parte americane tranne Eta Beta l'uomo del 2000 e Topolino e il cobra bianco che era iniziata nel Topolino giornale e che si concluderà nel primo numero della nuova serie[44], mentre altre tre storie sono di Carl Barks: Paperino milionario al verde, Pluto salva la nave e 'Paperino e il segreto del vecchio castello'. Il volume venne poi completato da Le storie dello zio Remo - Coniglietto e l'arcobaleno d'oro, di George Stallings e Dick Moores, con protagonisti i personaggi animati del film I racconti dello zio Tom; Buci e le pulizie di primavera, di Don Gunn, Il piccolo Lupo Mannaro e Cappuccetto Rosso, di Carl Buettner e tutta una serie di rubriche scritte principalmente da Guido Martina a quel tempo unico sceneggiatore Disney a lavorare per Mondadori.

Nel 1952 Topolino diventa quindicinale in seguito a un referendum fatto fra i lettori e basato sull'invio di una cartolina presente nel n. 8. A questo cambiamento venne dato molto risalto anche con slogan presenti sulle copertine[45]. Nel 1953 con il n. 75 non sarà più spillato ma brossurato e dal numero 77 comparirà la scritta Arnoldo Mondadori Editore[46]. Nel 1955 vengono pubblicate 8 storie italiane[47] tra le quali Paperino e il misterioso Mister Moster di Guido Martina e Giovan Battista Carpi[48]. Il numero delle pagine è 100 con le uniche eccezioni rappresentate dal primo numero dell'anno (106), che ospita l'ultimo numero della rubrica "Toposport", e dall'ultimo numero dell'anno (129) che essendo uno speciale natalizio ha 132 pagine e per questo numero costa 100 lire, 20 in più del solito[47]. Nel 1956 fino a settembre il prezzo rimane 80 lire ma dal n. 148 le pagine diventano 132 e il prezzo passa a 100 lire. A partire dal n. 145 spariscono dalla costa di copertina le immagini con i personaggi disneyani[49]. Nel 1957 dal n. 165 il disegno della costa è caratterizzato da un motivo a quadretti bianchi e rossi o bianchi e blu e vengono prodotte 30 storie italiane[50]. Nel 1959 dal n. 220 le pagine sono metà a colori e metà in bianco e nero alternativamente[51].

Anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 giugno 1960 la testata diventa settimanale con il n. 236[52] e l'anno successivo dal n. 289 diventa tutto a colori. Da ottobre 1963 il prezzo sale a 120 lire e il numero delle pagine a 148[53]. Viene pubblicata la famosa parodia Paperino fornaretto di Venezia di Osvaldo Pavese e Giovan Battista Carpi[54]. Nel 1965 a causa di uno sciopero il n. 479 verrà integrato nel n. 480[55]. Viene pubblicato il n. 500 (che è quindi in realtà il 499º) che ha 180 pagine e costa 150 lire e contiene in allegato una lettera di Walt Disney che si complimenta con il direttore Mario Gentilini per il traguardo raggiunto[56]. Nel 1966 nel n. 578 viene data notizia della morte di Walt Disney. Nel 1967 con il n. 605 la grafica del dorso assume il fondo giallo utilizzato ancora oggi[57]. Inoltre Giorgio Cavazzano esordisce con la storia Paperino e il singhiozzo a martello pubblicato nel n. 611[58].

Dal 1969 l'influenza della pubblicità fa sì che il numero di pagine diventi variabile[59]. Nello stesso anno esordisce Paperinik nel n. 706 nella storia Paperinik il diabolico vendicatore[60] e dal n. da 708 al n. 713 viene presentata l'iniziativa editoriale Operazione Dollaro, un concorso che mette in palio premi e monete dorate[60].

Anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del decennio la redazione si trova con una carenza di sceneggiatori e si decide di avvalersi degli stessi disegnatori nell'ideazione delle storie oltre a cercarne di nuovi come Abramo e Giampaolo Barosso[61]. Il 1973 è segnato dall'Operazione Quack, una lunga iniziativa editoriale con gadget allegati per 11 settimane all'albo e che permetteva di collezionare francobolli dorati dedicati ai diversi personaggi Disney. Il francobollo veniva accompagnato da una storia che riguardava il personaggio raffigurato impegnato nella soluzione de Il mistero del totem decapitato[62].

Altra iniziativa l'anno successivo con l'Operazione Monaco 74, in occasione del Campionato mondiale di calcio, con allegati album e figurine dedicate ai mondiali[63]. In questo stesso anno Guido Martina e Giovan Battista Carpi creano la coppia Topolino Kid e Pippo sei colpi[64]. Il traguardo del millesimo numero viene raggiunto il 26 gennaio 1975 (in realtà corrisponderebbe al 999º considerando come numero unico il n. 479/480)[65].

Un altro concorso vi fu nel 1979 quando a partire dal n. 1211 per 16 settimane venne lanciata l'iniziativa Occhio al numero: su ogni copia veniva stampato un numero diverso i cui possessori se estratti si aggiudicavano diversi premi.

Anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Dopo più di trent'anni nel 1980 Topolino cambia per la prima volta direttore: Mario Gentilini passa il testimone a Gaudenzio Capelli[36]. Dal n. 1305 cambia lievemente anche la grafica di copertina. Il numero 1370, prima volta nella storia della testata, non venne stampato a causa di uno sciopero e si passò direttamente dal 1369 al 1371. Nel 1982 vengono pubblicate ben tre saghe a fumetti: la Saga della spada di ghiaccio di Massimo De Vita e due famose parodie di Guido Martina, La storia di Marco Polo detta Il Milione e Paperino e il vento del Sud disegnate rispettivamente da Romano Scarpa e Giovan Battista Carpi |e ispirate il primo a uno sceneggiato televisivo RAI del tempo e il secondo al film Via col vento. Ci fu poi l'abbinamento al programma televisivo Topolino show' di Rete 4 (all'epoca di proprietà della Mondadori) in cui ogni settimana veniva proposto un personaggio da indovinare ritratto in una caricatura di Scarpa[66]. Il traguardo del numero 1500 (che in realtà è il 1498-esimo) si raggiunge nel 1984 e viene allegata una targa metallica riproducente la copertina.

Nel 1988 la Walt Disney Company Italia diventa l'unico editore della rivista subentrando alla Mondadori e il n. 1701 è l'ultimo pubblicato in collaborazione con quest'ultima[67]; in copertina sulla costa gialla il cambio viene evidenziato con un volto stilizzato di Topolino che prende il posto del logo dell'editore milanese. Nello stesso anno per le storie di produzione italiana (riconoscibili da sempre dal codice I-xxxx, che sta per il numero di Topolino) sono indicati per la prima volta gli autori dei testi e dei disegni, inizialmente solo per cognome poi anche per nome.

A partire dal 1989 iniziano a uscire annualmente i primi gadget estivi da montare in più uscite, come un orologio da polso biodegradabile detto "Orologio ecologico", realizzato con il Mater-Bi, una bioplastica innovativa per l'epoca[68].

Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni novanta continuano ad essere distribuiti i gadget estivi di grande successo, sempre realizzati in plastica biodegradabile, come la macchina fotografica "Topoclick" con cui il settimanale supera le 700 000 copie vendute, seguiti da altri in plastica convenzionale, come il binocolo chiamato "Topobinocolo", poi ancora lo zainetto "Topojolly" e, infine, il walkie talkie denominato "Topowalkie" con il quale viene superato addirittura il milione di copie vendute[3][68].

Dal numero 1989 del 1994 vengono pubblicate (tranne sporadiche eccezioni) solo storie italiane, e nello stesso anno esce il n. 2000 (in realtà il 1998-esimo) con 385 pagine e in allegato una cornice riproducente una versione in tre dimensioni della copertina di Giorgio Cavazzano.

Dal 1993 al 1996 dalla testata spariscono gradualmente alcune rubriche storiche come Qui Paperino Quack, in cui Elisa Penna, spacciandosi per Paperino, rispondeva alle lettere dei lettori, Saranno famosi, raccolta di foto dei lettori, Cambi e scambi in cui i lettori pubblicavano annunci, e il calendario, un'agenda presente sotto vari nomi e aspetti grafici sin dagli anni '80 in cui venivano inserite curiosità, eventi, notizie, compleanni di personaggi famosi che dopo un ridimensionamento nel 1995 sparirà nel 1998. Con il n. 1936 del 3 gennaio 1993 cambia formato passando da 13 cm a 14 cm di larghezza, e con il n. 2115 dell'11 giugno 1996, oltre a un restyling della testata, la costa è semplificata, spariscono i contorni rossi delle scritte ed il simbolo di Topolino da nero e piatto diviene rosso e tridimensionale. In tale numero debutta anche una delle storie più lunghe per numero di episodi: Il papero del mistero di Silvia Ziche.

Dal 1997 compare il codice a barre e l'indirizzo del sito internet della Disney. A dicembre 1998 cambia la struttura stessa della testata: dal blocco storie-rubriche-storie, si passa a un'alternanza tra storie e rubriche già usata in passato. Dopo Gaudenzio Capelli, che lascia la direzione nel 1994 arriva Paolo Cavaglione dal 1994 al 1999, e Gianni Bono dal 1999 al 2000.

Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

La copertina del numero 3042

Dal 2000 si hanno altre modifiche della sola veste grafica. La direzione poi è affidata dapprima a Claretta Muci (2000 - 2007) e poi Valentina De Poli (2007 - 2018). Arrivano nuovi autori usciti anche dall'Accademia Disney e continua la tradizione di realizzare parodie ispirate stavolta anche a prodotti televisivi come Paperino e il Grande Zio (2000) e Zio Paperone e l'isola dei granosi (2004) che parodiano i reality show, e Paperina di Rivondosa (2005) ispirata a uno sceneggiato televisivo. Dal n. 2430 del 2 luglio 2002 in copertina viene tolta la scritta Walt dalla scritta Walt Disney, analogamente a quanto accade sulle altre testate Disney[69][70]. Vi è un ulteriore avvicinamento al pubblico più giovane anche se sotto la nuova direzione si cerca di rendere la lettura interessante anche per un pubblico più maturo. I temi più trattati nelle rubriche sono l'ambiente, lo sport e lo spettacolo ma non mancano rubriche a carattere scientifico e geografico[36]. Dal 2007 con il n. 2717 cambia completamente la veste grafica e le copertine tendono sempre più a essere ispirate alla storia principale[71].

Anni duemiladieci[modifica | modifica wikitesto]

Il n. 2902 del 6 luglio 2011 è il primo numero disponibile anche in digitale in occasione del restyling del settimanale[72].

Il 22 maggio 2013 esce in edicola Topolino n. 3000 (in realtà il 2997º) in edizione speciale con un formato doppio rispetto al normale, quindi di 324 pagine. Dal 2 ottobre dello stesso anno, per la pubblicazione dei nuovi numeri della rivista, la Disney collabora con la Panini Comics, con tanto di copertina celebrativa di Giorgio Cavazzano, in cui Topolino imita la celebre rovesciata dell'album dei Calciatori Panini[42].

Ad aprile 2018 viene effettuato un importante restyling di tutta la rivista.

A settembre 2018 Valentina De Poli viene destituita dalla direzione, ruolo che lascia il 1º ottobre dello stesso anno[73]. Dopo la destituzione di De Poli, Panini Comics affidò la direzione al direttore del mercato italiano Alex Bertani, come direttore ad interim fino alla conclusione dell'anno corrente. Tuttavia, dopo la rinuncia della persona inizialmente individuata da Panini, Bertani assunse il ruolo in via definitiva, come direttore editoriale (cioè direttore che si occupa della "gestione" del giornale), mentre Marco Marcello Lupoi divenne direttore responsabile (cioè responsabile legalmente della rivista). Il primo numero diretto dai nuovi direttori è il 3280, uscito il 3 ottobre. Sul numero 3281 (secondo della direzione Bertani-Lupoi) è presente l'ultimo editoriale, quello di addio, della ormai ex direttrice Valentina De Poli.

Il numero 3286 del 14 novembre 2018 celebra i 90 anni del personaggio di Topolino, con copertina disegnata da Silvia Ziche che contrappone a confronto le due figure del Topo degli esordi con quello dei tempi moderni, allegando con esso anche una statuetta dorata di tale personaggio[74].

Il direttore Bertani fin da subito inizia una serie di cambiamenti sulla rivista: per esempio dopo soli 9 mesi dal precedente, avviene un nuovo restyling dell'indice e dell'editoriale di apertura. Viene dedicata una pagina intera all'anteprima del numero successivo e viene reinserita la pagina della Posta.

Dopo pochi mesi, assume il ruolo di direttore responsabile, subentrando a Lupoi, Fabrizio Melegari.

I numeri 3306 e 3307 celebrano i 70 anni della rivista, con il primo che omaggia la copertina anonima del 1949 rivisitata da Cavazzano.

Nell'aprile 2019 viene annunciato che il disegnatore Andrea Freccero si occuperà della consulenza artistica per la rivista.

Maggio segna l'addio di due dei maggiori disegnatori italiani Disney. Luciano Gatto, dopo 61 anni di carriera, a seguito della sua mancata riconferma dovuta allo stile dei suoi disegni, ritenuti ormai ''non più adeguati alla nuova linea editoriale'', annuncia infatti di lasciare la redazione[75][76], insieme pure ad altri autori (dopo il grande numero di persone che erano rimaste coinvolte nella realizzazione del periodico nei due anni precedenti); inoltre lo stesso disegnatore veneziano comunica che anche il suo collega Massimo De Vita ha deciso di andare in pensione.

Anni duemilaventi[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio del nuovo decennio vengono introdotte nuove storie e novità, a partire dall'esordio del giovane autore Marco Nucci scelto direttamente dal direttore.

La pandemia di Covid-19 non ha influito negativamente sulla riuscita della rivista, sia nella realizzazione che nella vendita. Tuttavia, per il solo anno 2020 è stato annullato il calendario delle fiere in loco. In un'intervista nell'autunno del 2020, il direttore Bertani ha dichiarato che lui stesso è supervisore per le sceneggiature, così come Andrea Freccero è il supervisore per i disegni.

Il 21 dicembre 2022 il settimanale pubblica il numero 3500, un albo speciale che festeggia contemporaneamente il traguardo del numero di uscite, la celebrazione del Natale e i 75 anni di Zio Paperone. Viene anche pubblicata una versione con copertina variant[77][78][79].

Nel corso del 2023, per celebrare l’anniversario dei 100 anni della The Walt Disney Company, il settimanale Topolino propone numerosissime iniziative rivolte agli appassionati e ai collezionisti; per esempio, ad agosto vengono realizzate le stampe delle copertine raffiguranti i personaggi Disney colti nell'atto di interpretare i supereroi della Marvel[80][81], mentre nel mese di ottobre, vengono allegati il francobollo metallico e la statuina di Steamboat Willie, oggetti entrambi dedicati al primo cortometraggio del 1928; inoltre, il n. 3543 del 18 ottobre 2023 è stato pubblicato con una copertina di Andrea Freccero ad esso ispirata[82][83].

Il n. 3567 del 3 Aprile 2024 commemora i 75 anni del settimanale con una copertina disegnata da Andrea Freccero e colorata da Andrea Cagol, che risulta l'ennesima rivisitazione di quella del n. 1 del 7 Aprile 1949 con Topolino capobanda in parata su sfondo rosso[84][85].

Scuola italiana[modifica | modifica wikitesto]

«Il successo di Topolino spinge il direttore a creare un nucleo di disegnatori e sceneggiatori, i futuri Disney italiani.»

La testata, diversamente dalla sua precedente incarnazione a giornale, non presenta solo storie con personaggi della Disney realizzati da autori americani come Gottfredson e Barks ma anche altre realizzate da autori italiani. Inizialmente vengono realizzate da autori italiani solo le copertine (Ambrogio Vergani, Michele Rubino e lo stesso Mario Gentilini, direttore della testata) ma già dal n. 7 compare la prima storia realizzata in Italia scritta da Guido Martina e disegnata da Angelo Bioletto: L'inferno di Topolino, parodia interpretata dai personaggi Disney dell'Inferno dantesco[86]. A questi autori se ne affiancheranno molti altri quali Ennio Missaglia, Abramo Barosso, Luciano Bottaro, Romano Scarpa e che porterà l'Italia a realizzare, secondo INDUCKS, la maggior parte della produzione mondiale di fumetti Disney[87].

Nella lunga vita editoriale della testata si trovano diverse cifre stilistiche: da quella iniziale di Martina, seguito da Missaglia, Barosso, Dalmasso con atmosfere noir, a quella di Chendi che partendo dallo stile di Martina concepisce un'opera più approfondita simile al lavoro di Barks inserendo più frequentemente situazioni comiche e leggere nelle sue storie[88]. Più recentemente si è avuta una svolta tendente al comico anche se le epiche avventure delle origini sono spesso riprese da artisti come Rudy Salvagnini, Giorgio Pezzin, Carlo Panaro, Attilio Martellone e Fabio Michelini (capace di fondere la scuola italiana di Martina con gli elementi classici delle storie di Barks)[89], cui si aggiunge Rodolfo Cimino che ha interpretato in maniera originale e personale le grandi epopee avventurose barksiane[88]. Fra i disegnatori i principali sono Giovan Battista Carpi che ha influenzato una gran numero di giovani artisti[90], Luciano Bottaro che ha fuso nel suo stile gli insegnamenti di Gottfredson e Barks, Angelo Bioletto, Romano Scarpa nel doppio ruolo di scrittore e disegnatore, per arrivare a Giorgio Cavazzano e Massimo De Vita, figlio del celebre Pier Lorenzo che alcuni decenni prima aveva disegnato il Tuffolino del periodo bellico[91].

Fasi della rivista[modifica | modifica wikitesto]

Data la lunga vita editoriale della testata è possibile suddividerla in periodi in funzione dell'editore, della periodicità e dalla veste grafica[7][92][93].

Numeri progressivi Numeri pubblicati Data Periodicità Dorso Editore
1-39 39 7 aprile 1949 - 6 marzo 1952 mensile Mondadori
40-235 196 10 aprile 1952 - 25 maggio 1960 quindicinale Mondadori
236-604 369 5 giugno 1960 - 25 giugno 1967 settimanale dorso a quadretti Mondadori
605-1701 1097 2 luglio 1967 - 3 luglio 1988 settimanale dorso giallo Mondadori
1702-3018 1317 10 luglio 1988 - 1º ottobre 2013 settimanale dorso giallo Walt Disney Company Italia
dal 3019 In corso 8 ottobre 2013 - In corso settimanale dorso giallo Panini Comics

Dati di vendita[modifica | modifica wikitesto]

Topolino, diffusione media (1976 - 2014). Dati ADS.

«Topolino formato libretto è una vera rivoluzione destinata a influenzare per decenni i costumi degli italiani»

Per molto tempo è stato il fumetto più venduto in Italia. Inizialmente le vendite si attestavano sulle 400 000 copie per poi incrementarsi e avvicinarsi al milione. Nella seconda metà degli anni '70 le vendite calarono a 150 000. Nel 1980 erano 250 000. Si risollevarono ulteriormente nel corso degli anni '80 ritornando a toccare e a superare, nei primi anni 90, un milione di copie vendute[94]. Dagli anni novanta in poi si ha un nuovo calo, ritornando tuttavia per un breve periodo ai livelli di vendita precedenti. Nel 2007 i dati dell'Accertamenti Diffusione Stampa, riferiti all'anno mobile Ads marzo 2006 – febbraio 2007, indicano circa 260 000 copie vendute settimanalmente, in calo dell'11% rispetto all'anno precedente[95]. È il secondo fumetto venduto in Italia dopo Tex, che però è mensile, mentre Topolino esce ogni settimana[96]. In seguito le vendite subiscono un nuovo drastico calo (a marzo 2013 si assestano a 56 000 copie settimanali)[97] e si fa strada l'ipotesi di una vendita della pubblicazione alla Panini Comics[98] avvenuta effettivamente ad ottobre 2013[99].

Con l'avvento della direzione Bertani, a partire dal 2018, si assiste ad importanti cambiamenti per quanto riguarda la testata: un sensibile aumento delle storie a puntate pubblicate sul settimanale, valse a fidelizzare il lettore, una maggiore omogeneità stilistica, il rilancio di personaggi ritenuti minori e una maggiore continuità tra le varie avventure a fumetti. Inoltre, sono pressoché scomparsi i vip ''paperizzati'', cioè trasformati in personaggi dell'universo disneyano, ricorrenti invece nella precedente gestione De Poli. In più, sono aumentate le trame introspettive, che approfondiscono lati nascosti sulla personalità dei vari personaggi disneyani tentando dunque di indurre una riflessione nel lettore. Tali migliorie hanno portato anche ad un consistente aumento delle diffusione del Topo sia in termini di vendite cartacee che diffusione digitale[100][101][102][103][104].

Prezzo[modifica | modifica wikitesto]

Prezzo (in euro del febbraio 2024)[105] dal numero con data
₤ 60 (€ 1,29) 1 7 aprile 1949
₤ 70 (€ 1,52) 22 7 dicembre 1950
₤ 80 (€ 1,60) 36 6 dicembre 1951
₤ 100 (€ 1,73) 148 10 ottobre 1956
₤ 80 (€ 1,27) 236 5 giugno 1960
₤ 100 (€ 1,54) 289 11 giugno 1961
₤ 120 (€ 1,61) 410 6 ottobre 1963
₤ 150 (€ 1,78) 605 2 luglio 1967
₤ 200 (€ 1,81) 906 8 aprile 1973
₤ 250 (€ 1,81) 975 4 agosto 1974
₤ 300 (€ 1,90) 1021 22 giugno 1975
₤ 400 (€ 1,86) 1119 8 maggio 1977
₤ 500 (€ 1,67) 1245 7 ottobre 1979
₤ 600 (€ 1,50) 1329 17 maggio 1981
₤ 700 (€ 1,53) 1378 25 aprile 1982
₤ 800 (€ 1,57) 1413 26 dicembre 1982
₤ 1000 (€ 1,74) 1464 18 dicembre 1983
₤ 1200 (€ 1,88) 1524 10 febbraio 1985
₤ 1300 (€ 1,87) 1596 29 giugno 1986
₤ 1400 (€ 1,93) 1649 5 luglio 1987
₤ 1500 (€ 2,01) 1678 24 gennaio 1988
₤ 1700 (€ 2,21) 1710 4 settembre 1988
₤ 2000 (€ 2,46) 1754 9 luglio 1989
₤ 2300 (€ 2,50) 1859 14 luglio 1991
₤ 2500 (€ 2,47) 1963 11 luglio 1993
₤ 2800 (€ 2,54) 2059 16 maggio 1995
₤ 3000 (€ 2,61) 2119 9 luglio 1996
₤ 3200 / € 1,65[106] (€ 2,69) 2223 7 luglio 1998
₤ 3300 / € 1,70 (€ 2,66) 2328 11 luglio 2000
₤ 3400 / € 1,76[107] (€ 2,67) 2380 10 luglio 2001
€ 1,80 (€ 2,68) 2432 9 luglio 2002
€ 1,90 (€ 2,70) 2536 6 luglio 2004
€ 2,00 (€ 2,78) 2606 8 novembre 2005
€ 2,10 (€ 2,87) 2641 11 luglio 2006
€ 2,20 (€ 2,85) 2745 8 luglio 2008
€ 2,30 (€ 2,93) 2850 13 luglio 2010
€ 2,40 (€ 2,90) 2954 10 luglio 2012
€ 2,50 (€ 2,98) 3058 2 luglio 2014
€ 2,70 (€ 3,17) 3255 11 aprile 2018
€ 3,00 (€ 3,49) 3306 3 aprile 2019
€ 3,20 (€ 3,51) 3456 16 febbraio 2022[108]
€ 3,50 (€ 3,52) 3525 14 giugno 2023[109]

Direttori[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli oltre settant'anni di storia di Topolino libretto si sono succeduti sette direttori[36], qui di seguito elencati:

Fino a De Poli, tutti i direttori risultavano sia come editoriali che come responsabili. Bertani è invece solo direttore editoriale, mentre il direttore responsabile è Fabrizio Meregari per Topolino (da gennaio 2019) e Marco Marcello Lupoi per le pubblicazioni ad esso collegate (e, da ottobre 2018 a gennaio 2019, anche per Topolino).

Versioni Variant[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2013, da quando Topolino è passato alla Panini Comics vengono pubblicate per particolari eventi o ricorrenze delle versioni variant del fumetto con copertine diverse rispetto alla copia pubblicata in edicola. Tali versioni vengono vendute solo online, presso fumetterie o fiere come Cartoomics (Milano), Comicon (Napoli), Etna Comics (Catania), Romics (Roma) e Lucca Comics (Lucca). Solitamente, oltre alla copia commercializzata in edicola, viene distribuita una sola variant ma, in casi eccezionali, sono state proposte anche due versioni variant per uno stesso numero (contraddistinte nell'elenco sottostante dalle lettere A e B), per un totale di tre copertine differenti ed esclusive per ciascun numero.

I box "Topolino - Lo scrigno dei 500" e "Topolino - Lo scrigno dei 1000" contengono le ristampe di alcuni fumetti in una versione variant con copertina dorata: 500 - 1000 - 1500 - 2000 - 2500 - 3000.

In edicola sono state inoltre commercializzate copie di Topolino con 2 copertine diverse (anche in questo caso riportate con le lettere A e B):

  • Anno 2000: 2301A - 2301B
  • Anno 2007: 2717A - 2717B copia da regalare ad un amico
  • Anno 2015: 3102A - 3102B[144] - 3110A - 3110B - 3111A - 3111B - 3112A - 3112B - 3113A - 3113B[145]
  • Anno 2022: 3476A - 3476B[146][147]
  • Anno 2023: 3525A - 3525B[148][149]

Versioni particolari[modifica | modifica wikitesto]

Per commemorare i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci, sui numeri di Topolino dal 3311 al 3315 in edicola dall’8 maggio al 5 giugno 2019, viene pubblicata la storia a puntate “Paperino, Qui, Quo, Qua e il grande gioco geniale”, una vicenda con un enigma da risolvere che porta i paperi a viaggiare attraverso l'Italia visitando le città legate alla vita del genio del Rinascimento, ovvero Vinci, Firenze, Milano, Venezia e Roma. Inoltre in tale occasione, quattro dei suddetti numeri, 3312, 3313, 3314 e 3315, distribuiti dal 15 maggio al 5 giugno 2019, costituiscono, accostati assieme come quadranti, le quattro parti di una copertina puzzle, prima volta in assoluto per Topolino libretto, ognuna dedicata a una delle quattro città d'arte italiane[150][151].

Per le celebrazioni del Natale del 2019, i numeri 3343 e 3344, usciti in edicola il 18 e il 24 dicembre 2019, sono stati realizzati con due particolari copertine natalizie, caratterizzate da elementi in rilievo luccicanti e iridescenti (glitter), le quali accostate fra loro, compongono un suggestivo scenario innevato con paperi e topi in concerto attorno ad un abete addobbato e illuminato[152].

Anche per il Natale del 2020, i numeri 3395 e 3396, usciti il 16 e il 23 dicembre 2020, sono stati ideati come due cover componibili fra loro, sempre a soggetto natalizio e “glitterate”, questa volta con la banda Disney riunita attorno ad una tavola imbandita per il classico cenone. Inoltre il n. 3396 è pure uscito in edicola in una edizione con copertina differente, a tiratura limitata, raffigurante Paperino “in azione” sulla neve, con in allegato l’album delle figurine Panini assieme a delle bustine[153][154].

Nella primavera del 2022 sono state distribuite normalmente in edicola delle copertine realizzate in un'unica versione, contraddistinte da pregevoli e ricercate rifiniture, sia nelle grafiche che nei materiali, quindi speciali, definite da collezione; esse sono quelle dei numeri: 3464 del 13 aprile 2022, raffigurante Amelia su uno sfondo con inchiostri luminosi ad effetto acido e fluorescente; 3465 del 20 aprile 2022, con Paperino nei panni dell’urbano papero Paperazio con armatura e carro dagli effetti metallici riflettenti e in rilievo; 3466 del 27 aprile 2022, con Fantomius e Dolly Paprika su sfondo a cartoncino “martellato” ad effetto antichizzato[155][156].

Per impreziosire i festeggiamenti per i 100 anni dalla fondazione della Walt Disney Company, definiti "Disney 100", nel corso dell'anno 2023 il settimanale Topolino ha proposto la serie celebrativa “Once Upon a Mouse… In the Future”, otto storie, ispirate ai classici cortometraggi Disney del passato ma, trasposte e reinventate nel futuro, pubblicate su altrettanti numeri particolari e da collezione, usciti con quarte di copertina appositamente ad esse dedicate e disposte al rovescio. La serie è iniziata con il Topolino n. 3502 del 4 gennaio 2023, il quale presenta una doppia copertina celebrativa, con due soggetti, il primo dedicato alla storia principale “Fantasmi del futuro” e, il secondo rappresentativo del Capodanno e del succitato centennale, posti fronte e retro e capovolti l’uno rispetto all’altro[157]. Tali festeggiamenti continuano anche con il n. 3513 del 22 marzo 2023, che ripropone una doppia copertina con due soggetti a tema, la prima riguardante la storia “La leggenda del console Paolo e della tenace Lucilla”, raccontata dai paperi, mentre la seconda sulla storia celebrativa “Scoiattoli dallo spazio profondo” con protagonisti Paperino, Cip e Ciop, sempre poste in prima e in quarta di copertina ma, capovolte l’una rispetto all’altra[158]. In seguito, il n. 3517 del 19 aprile 2023 ha la copertina principale celebrativa dei tanti copricapi di Paperon de’ Paperoni, mentre presenta la seconda copertina rovesciata dedicata alla terza storia “Una imprevedibile vacanza spaziale”[159][160]. Pure il n. 3520 uscito il 10 maggio 2023 presenta la copertina principale raffigurante Archimede e Paperino alle prese con un'invenzione strampalata e la controcopertina al rovescio inerente alla quarta storia “Squadra antincendio”[161]. A proseguire anche il n. 3524 del 7 giugno 2023 presenta la copertina frontale dedicata a Detective Donald protagonista della storia “Cercansi guai disperatamente” e la retrocopertina rovesciata riguardante la quinta storia celebrativa “Vacanze in astroroulotte” con Topolino, Pippo e Paperino impegnati in una rocambolesca escursione sul pianeta Marte[162]. Successivamente, il n. 3530 del 19 luglio 2023 ha la prima copertina evocativa della storia “Orizzonti infiniti”, facente parte del ciclo “Topolino Giramondo”, mentre presenta la quarta di copertina con soggetto rovesciato dedicato alla sesta storia celebrativa “Costruttori spaziali” con il solito trio costretto ad assemblare in tempi molto ristretti una nave spaziale per evacuare una stazione orbitante[163]. A seguire ancora, il n. 3534 del 16 agosto 2023 è sempre caratterizzato da una doppia copertina celebrativa, quella frontale ispirata alla prima puntata della saga “Operazione Zeus”, legata ad un concorso estivo con enigmi da risolvere, mentre quella retrostante disposta alla rovescia inerente alla settima storia intitolata “Attraverso il metaverso”[164][165]. Infine, il n. 3542 uscito in edicola l’11 ottobre 2023 viene stampato con la prima copertina dedicata a Paperon de' Paperoni e alla storia “Il più furbo dei furbi”, mentre la quarta di copertina rovesciata omaggia l’ottava e ultima storia di questa serie celebrativa dal titolo “Lucidatori provetti”[166].

Per omaggiare l'evento del Natale 2023, i numeri 3550, 3551 e 3552 del 6, 13 e 20 dicembre sfoggiano tre copertine componibili le quali, disposte in sequenza, formano uno scenario natalizio che mostra Paperone in disparte, accigliato e addormentato sulla poltrona stringendo tra le mani dei mazzi di banconote, mentre paperi e topi sono intenti a festeggiare, cercando di non destarlo, addobbando l’abete e scambiandosi regali in salotto, con inoltre la visita di Babbo Natale[167][168][169].

Il n. 3567 del 3 Aprile 2024, uscito per commemorare i 75 anni del settimanale Topolino in formato libretto tascabile, sfoggia una copertina disegnata da Andrea Freccero e colorata da Andrea Cagol, che risulta una rivisitazione di quella del n. 1 del 7 Aprile 1949 con Topolino capobanda in parata su sfondo rosso[84][85].

I gadget[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni vari gadget sono stati allegati alla testata, quali figurine, monete, banconote fac-simile, cartoline, francobolli sia cartacei che metallici, medaglie celebrative e scudetti commemorativi, spille, tappi, articoli di cartoleria come matite, temperini, gomme, righelli e pennarelli profumati, oggetti pratici e di uso quotidiano come orologi, macchine fotografiche, lenti, portachiavi, marsupi e zainetti, poi modellini di veicoli e di edifici, statuette dei personaggi, targhe metalliche, mazzi di carte e giochi di società, oltre a manuali, fascicoli ed opuscoli.

I primi furono delle figurine già con Topolino n. 29 del luglio 1951, in seguito il giornale allegò occhiali 3D con il n. 75 del 25 settembre 1953, per poter osservare, come riportato sulla copertina, "sensazionali fotografie a 3 dimensioni"[170], poi con gli anni seguirono francobolli, numerose monete, modellini, giochi, rompicapi, passatempi e vari articoli di uso quotidiano con impressa l'effige dei personaggi Disney.

Con Topolino n. 500 del 27 giugno 1965 venne inserita una lettera di Walt Disney rivolta all'allora direttore Mario Gentilini con i complimenti per il traguardo raggiunto; inoltre venne allegata una vera farfalla, essiccata ed adagiata su una foglia attaccata ad un cartoncino da conservare tra le pagine del libretto; di essa ce ne erano di varie specie, da quelle chiare, più comuni, fino a quella nera, considerata più rara, dato che di quest’ultima ne furono distribuiti meno esemplari[171].

La prima iniziativa dedicata alle monete fu "Operazione dollaro" lanciata nel giugno 1969 con sei monete o "medaglie", realizzate con i disegni di Giuseppe Perego, allegate al settimanale Topolino dal n. 708 al n. 713, dal 22 giugno al 27 luglio 1969. A questa seguì la ben più imponente e ambiziosa iniziativa pubblicizzata come "Operazione miliardo" nel corso della quale vennero allegate al settimanale otto monete, coniate con le raffigurazioni di Giovan Battista Carpi, collegate ad una lunga storia in otto puntate, "Storia e gloria della dinastia dei paperi"[172][173], pubblicata su Topolino dal n. 749 al n. 756, dal 5 aprile al 24 maggio 1970. In seguito, dal n. 804 al n. 809, usciti dal 25 aprile al 30 maggio 1971, vennero distribuiti i francobolli di San Marino con i volti dei personaggi Disney. Successivamente, dal n. 856 al n. 861, in edicola dal 23 aprile al 28 maggio 1972, vennero allegate al settimanale le “medaglie olimpiche” commemorative dei Giochi della XX Olimpiade di Monaco del 1972. In seguito ancora, nella primavera del 1973 fu varata "Operazione Quack", nella quale vennero allegati i francobolli "tintinnanti", dato che erano in metallo, raffiguranti le illustrazioni di Marco Rota, legati alla storia a puntate "Il segreto del totem decapitato", proposta su Topolino dal n. 906 al n. 916, dall'8 aprile al 17 giugno 1973[68][174].

Con il n. 1000 uscito il 26 gennaio 1975 invece non vi fu nessun gadget, anche se, in seguito venne poi distribuito a parte, fuori mercato, un cofanetto rosso con cornice, nel quale inserire il libretto, oltre ad un sottile albo rosso commemorativo[171].

Successivamente all’arrivo nelle sale cinematografiche in Italia del film d'animazione Disney “Robin Hood”, realizzato due anni prima nel 1973, con Topolino n. 1009 del 30 marzo 1975 venne inserito in allegato il “Grande Gioco di Robin Hood”, un gioco dell’oca con ambientazioni e personaggi riferiti al lungometraggio; sui successivi numeri dal 1010 al 1016, usciti dal 6 aprile al 18 maggio 1975, vennero poi allegati il “Grande Scudo di Sherwood”, un raccoglitore a forma di scudo in metallo rivestito in velluto e disponibile in quattro colori, verde, rosso, marrone o blu, e i sei “Scudetti di Sherwood”, in metallo e in rilievo, raffiguranti i volti dipinti dei principali personaggi, da incastrare negli appositi incavi di tale scudo[174][175][176].

Con i n. 1479-1482 dell’aprile 1984 vennero allegate le carte da gioco "Nesquik", disegnate da Marco Rota, con figure dei paperi tagliate a metà e speculari secondo lo stile francese[177].

Con il n. 1500 del 26 agosto 1984 venne allegata una placca o targa metallica smaltata con bordo in plastica raffigurante il soggetto della medesima copertina[171].

Tra dicembre 1984 e gennaio 1985, in allegato ai n. 1516-1521, venne proposto il gioco del “Mercante in Fiera”, con carte distinte da pregevoli illustrazioni dei personaggi di tutto l'universo Disney realizzate ancora una volta dal maestro Marco Rota, organizzate in due mazzi da 40 carte l’uno, con astucci uno rosso e uno giallo. Nell’ottobre 1985 poi, per il 50º Anniversario di Topolino edito da Mondadori, vennero realizzate, da associare con i n. 1560-1563, le carte complementari a quelle precedenti della Nesquik, sempre disegnate da Marco Rota ma, stavolta con le figure speculari dei topi[177].

Dal 1989 venne inaugurata una nuova fase, perdurata per quasi tutti gli anni '90, allegando in omaggio ogni estate un gadget distribuito in più parti da montare insieme una volta completata la raccolta, preceduto talora da un mazzo di carte francesi a tema, sempre da andare a comporre con i quattro semi distribuiti in quattro uscite consecutive, prodotto nella maggior parte dei casi da Modiano, tranne nel 1989 e nel 1995, anni nei quali fu edito da Dal Negro[177].

Per quanto riguarda i mazzi di carte distribuiti nel suddetto periodo, molti di essi furono anche sponsorizzati da note aziende. Assieme ai n. 1770-1773 in edicola nell’ottobre 1989 venne allegato il mazzo di carte "AZ Verde Junior", unico senza personaggi Disney, prodotto da Dal Negro e caratterizzato dall’effigie del castoro, nota mascotte della marca di dentifricio. Con i n. 1855-1858 del giugno 1991, invece, vennero allegate le carte "Colgate", realizzate da un produttore rimasto ignoto, con i disegni di Marco Rota riciclati dal 1984 e recanti sul retro il personaggio mascotte del tubetto di dentifricio antropomorfo. In seguito poi, con i n. 1907-1910 del giugno 1992, vennero proposte le “Carte d’Oro di Topolino”, realizzate da Modiano, con disegni estremamente dettagliati e ricchi di particolari di Giovan Battista Carpi e colori di Silvano Scolari. In seguito ancora, da comporre con i n. 1951-1954 dell’aprile 1993, venne distribuito il mazzo di carte della “Fiat Cinquecento”, prodotto nuovamente da Modiano e illustrato da autori vari, tra i quali, Maurizio Amendola, Valerio Held e Lino Gorlero[177].

Tra i vari gadget estivi distribuiti tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, degni di menzione per il fortissimo impatto mediatico e per il notevole successo che riscontrarono, oltre che per la particolare e innovativa tipologia di plastica con i quali erano stati realizzati, il Mater-Bi, una bioplastica degradabile ottenuta dall'amido di mais estratto dal granturco, furono l'“Orologio ecologico”, l'orologio da polso con testa di Topolino o di Minnie e cinturino in sughero, abbinato ai numeri 1754-1757 del luglio 1989 e, la “Topoclick”, la macchina fotografica gialla con le orecchie nere del topo (o a scelta col fiocco della sua fidanzata), da assemblare in quattro parti allegate ai numeri 1807-1810 del luglio 1990; a questi ne seguirono altri in plastica convenzionale quali, il “Topobinocolo”, il curioso e pratico binocolo multiuso dotato di lenti e bussola, da montare in quattro uscite sui numeri 1859-1862 del luglio e agosto del 1991, poi lo zainetto "Topojolly", pubblicizzato come "portatutto dappertutto", distribuito in quattro parti sui numeri 1911-1914 nel luglio 1992 e, infine, il “Topowalkie”, il walkie-talkie allegato con i numeri 1963-1966 in edicola tra luglio e agosto del 1993, uno dei gadget di maggiore successo in assoluto, grazie al quale, proprio per il fatto che per poterne avere due per giocare era necessario acquistarne due copie, il settimanale Topolino superò nuovamente il milione di copie vendute[3][68].

Con il n. 2000 del 27 marzo 1994, un volume di spessore doppio rispetto al normale, venne allegato un semplice acetato trasparente, con riproduzione dello stesso soggetto raffigurato sulla copertina, da appoggiare ad un cartoncino colorato a fare da sfondo[171].

Nel corso degli anni novanta continuarono ad essere distribuiti diversi altri mazzi di carte Disney con topi e paperi raffigurati in metà speculari o a figura intera, visti nelle situazioni più disparate a seconda delle ricorrenze o degli sponsor presenti. Con i n. 2011-2014 del giugno 1994, per festeggiare i sessant’anni di Paperino, venne allegato il mazzo di carte “60 anni per una stella”, sempre realizzato da Modiano e disegnato da Giorgio Cavazzano. In seguito, con i n. 2063-2066 del giugno 1995, vennero allegate le carte della confettura "Zuegg", per tale occasione realizzate da Dal Negro e da artista rimasto ignoto (forse Marco Ghiglione o Roberto Santillo) e a tema sportivo, sulle quali vennero rappresentate ben 52 discipline sportive, una per ogni carta, praticate da ciascun personaggio. Con i n. 2115-2118 del giugno 1996 poi, vennero allegate le carte della "Costa Crociere", realizzate ancora da Modiano, con i disegni di Marco Ghiglione e i colori di Stefano Attardi, con logo sul retro raffigurante i paperi vacanzieri affacciati all’oblò e nuovamente a temi sportivi. Infine, allegate ai n. 2167-2170 del giugno 1997, vennero proposte ai lettori le particolari carte di "PK - Paperinik New Adventures", sempre realizzate da Modiano, con disegni di Corrado Mastantuono e colori di Max Monteduro[177].

Con il n. 2710 del 6 novembre 2007, per festeggiare i 60 anni del personaggio di Paperon de' Paperoni, venne offerta in allegato ai lettori la riproduzione in metallo dorato della moneta Numero Uno, realizzata da Giovan Battista Carpi, recante sul verso il profilo di Zio Paperone e sul retro la dicitura “Banca di Paperopoli”, il valore di “1 cent” e l'anno “2007”[178]. Di essa ne vennero coniati anche alcuni esemplari in oro, cosa che ebbe pure un certo impatto mediatico, dato che di una di esse ne fu omaggiato addirittura un personaggio dello spettacolo[179].

Con i n. 3055-3057 del giugno 2014 venivano allegate le carte da gioco per commemorare gli 80 anni di Paperino, prodotte da Modiano e disegnate da Ettore Gula, per la prima volta proposte in due mazzi da 54 carte ciascuno, uno rosso e uno blu[177].

Nel luglio 2015 in sostituzione del gadget estivo veniva proposta l'iniziativa "Topolino4you"[145], composta dai numeri del fumetto dal 3110 al 3113 con doppia copertina dai colori fluo e a costo 1€. A settembre 2015, dal n. 3120 al n. 3123, veniva lanciata l'iniziativa "Paperi che valgono oro": 4 monete da collezione ispirate a Paperino, Rockerduck, Gastone e Zio Paperone, e disegnate da Giorgio Cavazzano[180].

In concomitanza con l’uscita della storia a puntate “PK - Il Raggio Nero”, pubblicata sui numeri 3127-3131 di Topolino tra ottobre e novembre 2015[181], veniva allegato da montare in quattro uscite il PK Transformer, il modellino di un veicolo trasformabile e versatile, con componenti intercambiabili, tali da renderlo assemblabile con il successivo PK Robot, allegato con il n. 3132, una riproduzione snodabile, alta circa 15 cm, dell’esoscheletro meccanico che il supereroe pilotava nella storia (riproposto poi ancora nel luglio 2022)[182].

Nel 2016, anno dei Giochi della XXXI Olimpiade di Rio de Janeiro, il gadget estivo veniva sostituito dall'iniziativa "I Grandi Campioni di Topolino": 12 medaglie da collezione, chiamate "Topomedaglie", ispirate ai personaggi del mondo Disney e a vari sport olimpici, tutte disegnate da Alessandro Perina, di cui cinque allegate sui numeri dal n. 3166 al n. 3170 e le restanti su altri periodici Panini Comics distribuiti tra luglio e agosto di quell'anno[183].

Con il n. 3286 uscito in edicola il 14 novembre 2018, per celebrare i 90 anni del personaggio di Topolino, veniva allegata una sua statuetta dorata, alta circa 6 cm e realizzata in plastica semirigida e morbida al tatto, definita "Topolino Gold 90° limited edition"[74]. Poco dopo, per continuare tali festeggiamenti, con i n. 3288, 3289, 3291 e 3292 del 28 novembre e del 5, 19 e 26 dicembre 2018, venivano distribuiti otto francobolli metallici celebrativi dei 90 anni di Topolino, con incisioni in rilievo riproducenti le stesse raffigurazioni di Giorgio Cavazzano già presenti sui francobolli cartacei emessi nel 2017 dalle Poste Italiane[184][185].

In seguito, con il n. 3315 del 5 giugno 2019, anche per festeggiare gli 85 anni di Paperino, veniva allegata una statuetta dorata del personaggio, riproducente le sue fattezze, chiamata per l'appunto “Paperino Gold[186][187]. L’anno seguente ancora, con i n. 3382, 3383, 3384 e 3385 del 16, 23, 30 settembre e 7 ottobre 2020, oltre che con il mensile Paperino n. 484 del 30 settembre, venivano pure allegati altri otto francobolli metallici dedicati agli 85 anni di Paperino, con incisioni sempre derivate dai disegni di Giorgio Cavazzano già utilizzati per i francobolli postali[188][189].

Dal 2018 il gadget primaverile o estivo gratuito veniva nuovamente sostituito da altre iniziative, proposte anche in periodo autunnale, come un portachiavi a forma di guanto di Topolino nel 2018, o svariate riproduzioni da montare in più uscite, quali il modellino della 313 di Paperino[186][187] nel giugno 2019 e l'action figure snodabile dell'Astrotopo[190][191] (per commemorare i 50 anni del primo sbarco dell'uomo sulla Luna) nel luglio 2019, il sottomarino di Pippo "Capitano Nemo"[192] nel marzo 2020 e il diorama delle Giovani Marmotte[193] nel maggio 2020, il Deposito di Zio Paperone (apribile a ventaglio su più piani)[194] nel marzo 2021 e il nuovo PK Robot[195][196][197] nell'ottobre 2021, fino alla casa di Paperino (anch'essa apribile)[198] nel marzo 2022, tutti con sovrapprezzo ai numeri del fumetto.

Per celebrare i settant'anni dalla prima pubblicazione di Topolino libretto avvenuta il 7 aprile 1949, a partire dall'aprile 2019 è stata lanciata la raccolta “70 anni di Topolino pocket”. Per questa importante ricorrenza, al numero 3306 uscito in edicola il 3 aprile 2019, con copertina rivisitata ispirata a quella del numero 1, è stato allegato un volume intitolato “70 anni di Topolino”, nel quale vengono ripercorsi tutti i momenti salienti del giornale, dalle origini fino ai tempi attuali[199][200][201][202]. Inoltre a partire dal successivo numero 3307 del 10 aprile 2019, ogni settimana sono state distribuite trenta targhe metalliche (definite in inglese “metal plates”), poi portate a quaranta, che andavano a riprodurre le copertine storiche più iconiche e rappresentative entrate nell'immaginario collettivo del settimanale, tutte corredate da fascicoli esplicativi[199][200][201][202][203]. L'iniziativa ha avuto successo a tal punto da riproporre ancora per i lettori le targhe metalliche con le riproduzioni delle copertine dei canonici numeri 1000, 2000 e 3000, e 500, 1500 e 2500, in due uscite successive nel mese di giugno 2022[204].

A seguito di un'iniziativa del direttore Alex Bertani, a partire dal 2019 vengono nuovamente distribuite come gadget estivo delle carte da gioco a semi francesi, prodotte da Cartamundi Italia, via via illustrate da differenti autori disneyani e, dette per questo "Carte da gioco d'Autore"[177], uscite in due mazzi allegati a due numeri consecutivi, anch'esse tutte con sovrapprezzo rispetto ai numeri del fumetto. Una prima edizione di carte disegnate da Paolo Mottura è uscita assieme ai n. 3323 e 3324 di luglio e agosto 2019[205]; l'iniziativa è poi continuata con le carte di Marco Rota uscite con i n. 3377 e 3378 nell'agosto 2020[206] e poi con le carte di Fabio Celoni presentate con i n. 3429 e 3430 nell'agosto 2021[207][208]; inoltre con i n. 3441 e 3442 nel novembre 2021 sono state pubblicate per la prima volta in assoluto delle carte Disney napoletane, illustrate dall'autore partenopeo Blasco Pisapia[209]; in seguito le carte disegnate da Silvia Ziche sono uscite con i n. 3480 e 3481 nell'agosto 2022[210]; infine le carte realizzate da Corrado Mastantuono sono state associate con i n. 3532 e 3533 nell’agosto 2023, accompagnate pure dalla scatola in metallo per riporle allegata ad altri periodici[211][212].

Nei primi anni duemilaventi tornano di moda le banconote e le monete con le effigi dei personaggi Disney allegate al settimanale o ad altri periodici da raccogliere e da conservare in appositi raccoglitori. Con “Operazione Paperdollari”, riecheggiante nel nome le già citate e famose iniziative degli anni sessanta e settanta, nel gennaio e nel febbraio 2020, dieci banconote raffiguranti i volti dei personaggi dei paperi, disegnate da Stefano Zanchi e corredate da raccoglitore, vengono allegate ai numeri 3346 e 3347 di Topolino e ad altri periodici Panini Disney[213]. In seguito, nel gennaio e nel febbraio 2021, con l’iniziativa “Un pieno di Paperdollari”, dieci monete dorate, incise con i volti dei paperi, questa volta disegnati da Marco Rota, assieme ad un esclusivo raccoglitore, vengono allegate ai numeri 3399 e 3400 del settimanale, oltre ad altri periodici secondari[214]. Una seconda serie di Paperdollari viene poi distribuita in modo frammentario a partire dai mesi successivi e soprattutto nella seconda metà del 2021, con un ulteriore raccoglitore e tre banconote disegnate da Andrea Freccero e altre sei da Emmanuele Baccinelli, raffiguranti altri personaggi del mondo dei paperi, tutte inserite in allegato a periodici secondari[215][216]. Sulla scia del successo dei Paperdollari, a partire da febbraio e da marzo 2022, tramite "Operazione Topodollari" vengono per l'appunto immessi i “Topodollari”, iniziativa cominciata con una prima serie di dieci banconote, questa volta raffiguranti i volti dei personaggi dei topi, tutte disegnate da Luca Usai, con raccoglitore, allegate ai numeri 3455, 3456 e 3457 di Topolino oltre a vari periodici minori Panini Disney[217], e poi continuata con una seconda serie di ulteriori dieci banconote, raffiguranti ancora altri personaggi dei topi, sempre disegnate da Luca Usai, distribuite in ottobre e novembre 2022, tutte su testate minori[218]. A completamento di queste serie da collezione, infine, con l’iniziativa “Le monete di Topolinia” avvenuta nel gennaio e nel febbraio 2023, dieci monete metalliche dorate, coniate con i volti dei topi disegnati ancora una volta dal maestro Marco Rota e accompagnate da un binder raccoglitore, vengono allegate ai numeri 3503 e 3504 di Topolino e a diversi altri periodici Panini Disney[219][220].

Dopo i successi delle già citate prime due statuette dorate di Topolino e di Paperino uscite nel 2018 e nel 2019, per implementare questa collezione denominata delle “Statuette Gold Limited Edition”, il settimanale Topolino ha continuato a distribuire svariate mini-figure 3D dorate dei personaggi Disney, sempre alte circa 6 cm e realizzate in plastica semirigida e morbida al tatto, alcune legate ai compleanni dei personaggi, altre senza ricorrenza. Nel corso di tali anni quindi sono uscite numerose statuette quali, lo “Zio Paperone Gold” con il n. 3349 del 29 gennaio 2020[221], poi i tre nipotini “Qui, Quo e Qua Gold” con i n. 3411, 3412 e 3413 di aprile 2021[222], poi ancora “Paperinik Gold” per ricordare i suoi 52 anni con il n. 3419 del 2 giugno 2021[223], in seguito “Minnie Gold” con il n. 3458 del 2 marzo 2022[224], poi “Pippo Gold” per commemorare i suoi 90 anni con il n. 3467 del 4 maggio 2022[225], a seguire anche “Superpippo Gold” con il n. 3514 del 29 marzo 2023[226] e, infine, "Pluto Gold" con il n. 3520 del 10 maggio 2023[227][228].

Ulteriori prodotti di successo dei primi anni duemilaventi sono stati i giochi da tavolo con i personaggi Disney, da completare in uscite successive del settimanale sempre a prezzo maggiorato. Tra questi si citano il gioco di ruolo “Donald Quest”, abbinato ai numeri 3351-3352 dal 12 al 19 febbraio 2020 e ispirato all'omonima saga fantastico-favolistica[229][230][231], poi il gioco di percorso (simile ad un gioco dell'oca ma con casistiche più accomunabili ad uno di ruolo) “La 24 ore di Paperopoli”, associato all'omonima storia in quattro parti e completabile con le uscite successive dai numeri 3416-3418 oltre ad altri due periodici Panini Disney nel maggio 2021[118][119][232], poi “Gli Scacchi di Topolino”, proposti per la prima volta in quattro uscite sui numeri 3487-3490 distribuiti da settembre a ottobre 2022, nei quali viene pubblicata la storia in quattro puntate “Scacco matto a Topolino”[233][234], poi ancora, il "Grande Puzzle di Natale", un puzzle da 500 pezzi realizzato in collaborazione con Clementoni e allegato al numero 3494 del 9 novembre 2022[235][236], e infine, il gioco simulativo di strategia “Calisota Football Cup”, uscito in concomitanza con il Campionato mondiale di calcio 2022 in Qatar, che ha anche ispirato la storia ad episodi “Fridonia World Cup 2022”, componibile in cinque uscite successive con i numeri 3496-3498 di Topolino oltre ad altri due periodici, distribuiti dal 23 novembre al 7 dicembre 2022[237][238][239][240]. A questi si aggiungono i “Mini Gialli di Topolino”, una miniserie di tre giochi tascabili a tema investigativo, risolvibili mediante abilità deduttive, scritti da Marco Bosco e illustrati da Federico Butticè, a partire da un’idea di Remo Conzadori, realizzati in collaborazione con la casa produttrice di giochi da tavolo e di carte GateOnGames[241] e, basati sulle serie “Mini Crimes” della medesima, allegati con i n. 3526, 3527 e 3528 del 21 e del 28 giugno e del 5 luglio 2023[242][243][244].

Con Topolino n. 3500 uscito in edicola il 21 dicembre 2022 viene allegata la statuetta alta 10 cm di Zio Paperone giovane cercatore d’oro nel Klondike, modellizzata sulla base di un concetto grafico di Emmanuele Baccinelli, a sua volta ispiratosi ad un celebre dipinto a olio di Carl Barks[79][128][245].

Con i n. 3510 e 3511 usciti l’1 e l’8 marzo 2023 viene allegata da montare in due parti la riproduzione della Limousine di Zio Paperone, realizzata sulla base dei disegni di Blasco Pisapia, lunga 16 cm e dotata di elementi mobili e interattivi quali le statuette dei personaggi di Paperone e del fidato maggiordomo e autista Battista, ruote girevoli intercambiabili con una di scorta, capote ribaltabile, bagagliaio apribile, dettagli dorati e tappetini decorati con tema a dollari[246][247][248].

Nell’aprile del 2023 vengono proposti “I Cappelli di Paperopoli”, le miniature degli iconici e ormai famosi copricapi dei paperi, alte circa 6 cm, con piedistalli e teche da esposizione in plexiglas, quali la tuba di Zio Paperone e i cappellini di Qui, Quo e Qua allegati con i n. 3517 e 3518 di Topolino del 19 e del 26 aprile, e il berretto alla marinara di Paperino associato con il n. 515 del mensile Paperino del 30 aprile[249][250].

Con Topolino n. 3522 uscito in edicola il 24 maggio 2023 vengono regalati in omaggio ai lettori gli occhialini 3D. Questo numero speciale presenta alcuni elementi tridimensionali in copertina e inoltre al suo interno viene pubblicata la prima storia tridimensionale, resa possibile grazie all’utilizzo dell'anaglifo, un’immagine stereoscopica che combinando i colori magenta e ciano rende appunto l’illusione della tridimensionalità[170][251][252].

Nel corso del 2023 numerosissime sono state, sul settimanale Topolino e non solo, le iniziative volte a celebrare l’anniversario dei 100 anni della The Walt Disney Company. Per esempio, con i n. 3534, 3535 e 3536 di agosto 2023 sono state inserite 12 stampe riproducenti altrettante copertine realizzate dagli autori italiani per il periodico americano The Amazing Spider-Man, raffiguranti i vari personaggi Disney intenti a calarsi nei panni degli storici supereroi della Marvel già visti in altrettante iconiche copertine del passato[80][81]. Con i n. 3542 e 3543 dell’11 e del 18 ottobre 2023, infine, al culmine di tali festeggiamenti, sono stati ad essi allegati il francobollo metallico, di 6 x 3 cm e con incisione in rilievo, e la statuetta di Steamboat Willie, alta circa 13 cm e realizzata con finitura opaca su disegni di Emmanuele Baccinelli, evocativi entrambi del primo cortometraggio del 1928[82][83].

Con il n. 3567 del 3 Aprile 2024, uscito per commemorare i 75 anni di Topolino formato libretto, viene allegata la calamita da frigo raffigurante la copertina del primo numero del 7 Aprile 1949 con Topolino capobanda in parata su sfondo rosso[84][85].

Ristampe[modifica | modifica wikitesto]

Del Topolino libretto sono state pubblicate solo le ristampe dal numero 1 del 1949 al numero 80 del 1953[253].

La ristampa principale e più completa è stata quella della Casa Editrice Nerbini pubblicata in 3 edizioni. Solo la seconda edizione (pubblicazioni nel 1990, 1994, 1995, 1998 e 2001) ha ristampato tutti gli 80 numeri, mentre la prima edizione (pubblicazioni nel 1986 e nel 1989) ha ristampato solo i primi 10 numeri e la terza edizione (pubblicata nel 1999) soltanto il numero 1[254].

La Walt Disney Italia e l'editore Epierre hanno ristampato a marzo 2002 Topolino dal numero 1 del 1949 al numero 22 del 1950, inserendoli in 2 cofanetti contenenti rispettivamente l'annata 1949 (nove numeri, 1-9) e l'annata 1950 (tredici numeri, 10-22), venduti per corrispondenza[255].

L'editore Lo Scarabeo ha ristampato a febbraio 2010 i primi otto numeri di Topolino in edizione microscopica e cartonata[256].

Infine la Walt Disney Italia e il gruppo editoriale RCS MediaGroup hanno ristampato Topolino dal numero 1 del 1949 al numero 38 del 1952 allegandoli alla collana a fumetti composta da 38 albi intitolata Gli anni d'oro di Topolino[257] distribuita settimanalmente dal Corriere della Sera (dal 22 marzo al 6 dicembre 2010), che raccoglie tutte le storie e strisce auto-conclusive di Floyd Gottfredson[258].

A dicembre 1950 i contenuti dei numeri 10, 11, 12, 13, 14 e 15 dello stesso anno sono stati inseriti all'interno dell'albo Il libro di Topolino edito da Arnoldo Mondadori Editore[259].

Altre ristampe singole del n. 1

Il numero 1 è stato inoltre ristampato più volte allegandolo ad alcune iniziative editoriali.

Il 27 marzo 1994 è stato allegato all'albo celebrativo fuori serie Speciale Topolino 2000 edito in occasione dell'uscita in edicola del numero 2000 di Topolino. Si tratta della prima ristampa anastatica ufficiale targata Disney. Differenze principali: Credits anastatica in quarta di copertina. Manca il primo * allo strillo in copertina, inoltre il naso di Topolino è bianco[260].

Ad aprile 1999 sono stati inseriti i contenuti interni del numero 1 (insieme al numero 2 e 3) all'interno dell'albo speciale intitolato SuperDisney 12 - Top 1949 edito in occasione del 50º anniversario della rivista (questa volta ristampati non come fascicoli singoli). Il volume è stato pubblicato sia in brossura nelle edicole sia in versione cartonata in libreria[261]. Nell'aprile 2000, con la stessa filosofia, è stata pubblicata la ristampa del numero 2, allegata alla versione cartonata di SuperDisney 16 – Top 1959, un altro volume con una struttura analoga allo speciale precedente: il volume riproponeva infatti i contenuti interni di tre numeri (222, 223 e 224 del 1959), con commenti e note[262].

Nel novembre 2004 il numero 1 è stato allegato al secondo volume de La Grande avventura del fumetto, un'opera editoriale mai compiuta della De Agostini. L'opera, un'enciclopedia sui fumetti a fascicoli con interventi dei maggiori esperti del settore, avrebbe dovuto presentare in allegato ai suoi fascicoli alcune ristampe di albi a fumetti particolarmente significativi, fra cui i primi numeri di Diabolik, Dylan Dog e, appunto, Topolino. Fu realizzata una pre-distribuzione dei primi fascicoli in alcune città italiane con lo scopo di verificare la tenuta e il successo dell’iniziativa prima dell'effettiva pubblicazione; il test non ebbe successo e l'opera fu bloccata e sospesa; sono rimaste comunque in circolazione le (poche) copie della ristampa di Topolino distribuita in allegato al secondo fascicolo dell'enciclopedia[263].

Infine ad aprile 2005 il numero 1 è stato allegato al secondo volume di Topolino Story (dedicato all'anno 1950)[264]. La collana a fumetti composta da 31 albi edita da Walt Disney Italia e il gruppo editoriale RCS MediaGroup e distribuita in 2 serie (la prima pubblicata nel 2005 e la seconda nel 2015) propone in ogni volume un'annata specifica (tra il 1949 e il 1978) con una selezione di storie fra quelle pubblicate sulla rivista nel corso dell'anno indicato, con commenti e dettagli di costume[265].

Nel 2020 sono state ristampate ulteriori copie del numero 1 dalla Panini Comics come omaggio alla sottoscrizione di un abbonamento al settimanale Topolino (fra aprile e dicembre 2020). I primi 300 numeri ristampati contengono la numerazione progressiva in basso a destra sulla copertina[266]; i restanti non sono numerati[267].

Note[modifica | modifica wikitesto]

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  4. ^ Dato ottenuto sommando alle copie digitali mediamente vendute nel periodo (357) il numero medio nel periodo di abbonati (56 351), che ricevono sia la copia cartacea che quella digitale
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Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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