The Rugby Championship 2017

The Rugby Championship 2017
  • 2017 Castle Rugby Championship (ZAF)
  • 2017 Castrol Edge Rugby Championship (AUS)
  • 2017 Investec Rugby Championship (NZL)
  • 2017 Personal Rugby Championship (ARG)
Logo della competizione
Competizione Rugby Championship
Sport Rugby a 15
Edizione 22ª
Organizzatore SANZAAR
Date dal 19 agosto 2017
al 7 ottobre 2017
Luogo Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica
Partecipanti 4
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
(15º titolo)
Secondo Bandiera dell'Australia Australia
Terzo Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Mandela Plate Bandiera dell'Australia Australia
Freedom Cup Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Trofeo Puma Bandiera dell'Australia Australia
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Australia Bernard Foley (80)
Record mete
Incontri disputati 12
Pubblico 367 318
(30 610 per incontro)
Ruck neozelandese nell'incontro d'apertura contro l'Australia a Sydney
Cronologia della competizione
Rugby Championship 2016 Rugby Championship 2018

Il Rugby Championship 2017 (in inglese 2017 Rugby Championship) fu la 6ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica nonché la 22ª assoluta del torneo annuale internazionale di rugby a 15 dell'Emisfero Sud.

Si tenne dal 19 agosto al 7 ottobre 2017 e fu vinto per la quindicesima volta dalla Nuova Zelanda. A seguito di accordi commerciali di sponsorizzazione, in Argentina il torneo fu noto come 2017 Personal Rugby Championship[1], in Australia come 2017 Castrol Edge Rugby Championship[2], in Nuova Zelanda come 2017 Investec Rugby Championship[3] e in Sudafrica come 2017 Castle Rugby Championship[4].

Dal punto di vista tecnico il torneo non riservò sorprese: la Nuova Zelanda si riconfermò la migliore squadra del momento vincendo tutti e sei gli incontri del suo quindicesimo titolo e infliggendo al Sudafrica durante il cammino la sua peggiore sconfitta di sempre, 57-0 a North Shore che faceva seguito al 57-15 con cui gli All Blacks avevano battuto lo stesso avversario a Durban l'anno prima[5]; la garanzia del titolo giunse alla fine del penultimo turno allorquando Australia e Sudafrica, pareggiando dopo la vittoria neozelandese per 36-10 in Argentina[6], si estromisero reciprocamente dalla lotta, sia pur solo matematica, per la vittoria finale[7].

Fu la prima edizione a tenersi dopo le modifiche regolamentari introdotte a novembre 2016 da World Rugby la più rilevante delle quali, per quanto riguarda il punteggio in campo, era costituita dall'introduzione dell'automatica concessione di 7 punti per la meta tecnica senza più la necessità di ricorrere alla trasformazione; per l'emisfero Sud tali modifiche entrarono in vigore dal 1º agosto 2017, in tempo quindi per l'edizione successiva di Championship[8], ferme restando le altre marcature, che non cambiavano valore.

Nazionali partecipanti e sedi[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Città Impianto interno
Bandiera dell'Argentina Argentina Buenos Aires
Mendoza
Salta
Stadio José Amalfitani
Stadio Malvinas Argentinas
Stadio Ernesto Martearena
Bandiera dell'Australia Australia Canberra
Perth
Sydney
Canberra Stadium
Perth Oval
Stadium Australia
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Dunedin
New Plymouth
North Shore
Forsyth Barr Stadium
Yarrow Stadium
North Harbour Stadium
Bandiera del Sudafrica Sudafrica Bloemfontein
Città del Capo
Port Elizabeth
Free State Stadium
Newlands Stadium
Nelson Mandela Bay Stadium

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

1ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Sydney
19 agosto 2017, ore 20:00 UTC+10
Australia Bandiera dell'Australia34 – 54
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaStadium Australia (54846 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Wayne Barnes

Port Elizabeth
19 agosto 2017, ore 17:05 UTC+2
Sudafrica Bandiera del Sudafrica37 – 15
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaMandela Bay Stadium (42513 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Romain Poite

2ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Dunedin
26 agosto 2017, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda35 – 29
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaForsyth Barr Stadium (27085 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Nigel Owens

Salta
26 agosto 2017, ore 16:40 UTC-3
Argentina Bandiera dell'Argentina23 – 41
referto
Bandiera del Sudafrica SudafricaStadio Ernesto Martearena (17435 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Pascal Gaüzère

3ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

New Plymouth
9 settembre 2017, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda39 – 22
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaYarrow Stadium (22118 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Australia Angus Gardner

Perth
9 settembre 2017, ore 18:00 UTC+8
Australia Bandiera dell'Australia23 – 23
(13-10)
referto
Bandiera del Sudafrica SudafricaPerth Oval (17528 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Glen Jackson

4ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

North Shore
16 settembre 2017, ore 19:30 UTC+12
Nuova Zelanda Bandiera della Nuova Zelanda57 – 0
referto
Bandiera del Sudafrica SudafricaNorth Harbour Stadium (30021 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Nigel Owens

Canberra
16 settembre 2017, ore 20:00 UTC+10
Australia Bandiera dell'Australia45 – 20
referto
Bandiera dell'Argentina ArgentinaCanberra Stadium (14229 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda John Lacey

5ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Bloemfontein
30 settembre 2017, ore 17:05 UTC+2
Sudafrica Bandiera del Sudafrica27 – 27
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaFree State Stadium (33805 spett.)
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Ben O'Keeffe

Buenos Aires
30 settembre 2017, ore 19:30 UTC-3
Argentina Bandiera dell'Argentina10 – 36
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaStadio José Amalfitani (30140 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jaco Peyper

6ª giornata[modifica | modifica wikitesto]

Città del Capo
7 ottobre 2017, ore 17:05 UTC+2
Sudafrica Bandiera del Sudafrica24 – 25
referto
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaNewlands Stadium (47342 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Jérôme Garcès

Mendoza
7 ottobre 2017, ore 19:30 UTC-3
Argentina Bandiera dell'Argentina20 – 37
referto
Bandiera dell'Australia AustraliaStadio Malvinas Argentinas (30256 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Mathieu Raynal

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos Squadra G V N P PF PS DP BMP Pt
1 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 6 6 0 0 246 119 +127 4 28
2 Bandiera dell'Australia Australia 6 2 2 2 195 179 +16 3 15
3 Bandiera del Sudafrica Sudafrica 6 2 2 2 152 170 −18 2 14
4 Bandiera dell'Argentina Argentina 6 0 0 6 110 235 −125 0 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Personal será "title sponsor" del tradicional torneo "The Rugby Championship", in Gaceta mercantil, Buenos Aires, 8 marzo 2012. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato l'11 giugno 2022).
  2. ^ (EN) James Emmet, Castrol become title-sponsor of Australian rugby, su sportspromedia.com, SportsPro, 24 giugno 2011. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  3. ^ (EN) Investec announces a five year extension of partnership with New Zealand Rugby, su investec.com, Investec, 26 febbraio 2016. URL consultato il 18 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2021).
  4. ^ (EN) Castle Lager maintains commitment to South African rugby through SAB extension, su sportbusiness.com, SportBusiness, 19 aprile 2016. URL consultato il 18 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2022).
  5. ^ (EN) All Blacks irresistible in remarkable 57-0 drubbing of South Africa, in The Observer, 16 settembre 2017. URL consultato il 21 giugno 2022.
  6. ^ (EN) New Zealand back on top of the world rankings after win over Argentina, in The Guardian, 18 settembre 2021. URL consultato il 21 giugno 2022.
  7. ^ (EN) Elton Jantjies misses late penalty as South Africa draw with Australia, in The Observer, 30 settembre 2017. URL consultato il 21 giugno 2022.
  8. ^ (EN) World Rugby announce sweeping rule changes to speed up the game, in Irish Independent, Dublino, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).

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