The Roches

The Roches
Le Roches nel 1980. Da sinistra: Suzzy, Maggie, e Terre Roche
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereFolk rock
Periodo di attività musicale1978 – 1995
EtichettaWarner Bros.
Sito ufficiale

The Roches erano un gruppo musicale statunitense. Il loro stile è un folk rock con ricche scale armoniche e testi inusuali.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine degli anni sessanta, le due sorelle Maggie e Terre Roche frequentavano la Park Ridge High School, ma abbandonarono gli studi per dedicarsi alla musica e tenere una serie di concerti.[3] La maggior parte delle loro prime canzoni venne scritta da Maggie. Il loro primo sodalizio importante fu con Paul Simon che, nel 1973, le fece prendere parte alla registrazione del suo album There Goes Rhymin' Simon. Simon produsse anche il primo album del duo, Seductive Reasoning (1975), e collaborò con esse e gli Oak Ridge Boys al brano di questi ultimi Slip Slidin' Away. Durante la seconda metà del decennio, si unì al gruppo Suzzy Roche, la sorella più giovane, e la formazione cambiò ufficialmente il nome in The Roches.[4]

Anni ottanta e novanta[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni settanta, le Roches frequentavano il noto Gerde's Folk City di Greenwich Village, dove lavoravano come cameriere, tenevano concerti, ed ebbero modo di conoscere molti dei loro futuri collaboratori. La loro prima esibizione a tre, avvenuta nel locale nuovaiorchese, venne commemorata nella loro traccia Face Down at Folk City, tratta da Another World (1985). I brani del loro omonimo album del 1979, prodotto da Robert Fripp, vennero tutte scritte dalle tre sorelle.[5] Degna di menzione è The Married Men, composta da Maggie Roche e poi riproposta da Phoebe Snow e Linda Ronstadt durante una puntata del Saturday Night Live. Su sollecitazione di Simon, le Roches presero anch'esse parte allo show televisivo, in occasione del quale eseguirono le inedite Bobby's Song e The Hallelujah Chorus.[4][5]

Nonostante il successo modesto dei dischi delle Roches usciti negli anni ottanta, il trio fece un'esibizione di un'ora durante una puntata di Soundstage trasmessa nel 1983 su PBS, e suonarono la loro Mr. Sellack in occasione di un episodio del Tonight Show di Johnny Carson del novembre 1985.[4] Nel 1990 pubblicarono We Three Kings, un album che raccoglie 24 celebri cover di canzoni natalizie. Tra gli inediti del disco vi è Star of Wonder, un brano a cappella di Terre Roche. Dopo A Dove (1992), considerato l'album della maturità,[6] le sorelle registrarono il disco per bambini Will You Be My Friend? (1994), contenente un brano scritto dal loro fratello David Roche, e registrato con vari giovani cantanti come Lucy Wainwright Roche, la figlia di Suzzy Roche. Durante gli anni novanta, le tre interruppero una tournée in seguito alla morte del loro padre. Il loro Can We Go Home Now del 1995 anticipa lo scioglimento del gruppo.[7]

Dopo lo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1997, le ex componenti delle Roches presero parte a una serie di eventi a New York, continuarono a tenere concerti da soliste, e collaborarono assieme alle sorelle o altri artisti.[8] Terre organizzò seminari di chitarra, mentre Suzzy si diede alla recitazione. Alla fine del 2005, Le Roches e loro fratello Dave si riunirono per un breve ma fortunato tour natalizio, a cui seguirono dei concerti negli Stati Uniti e in Canada nei due anni seguenti. Nel 2007, le Roches pubblicarono il loro ultimo album Moonswept.[7]

Il materiale musicale delle Roches conservato negli Universal Studios venne distrutto nel 2008 durante lo storico incendio del 2008 assieme a quello di altre centinaia di artisti.

Il 21 gennaio 2017, Maggie Roche morì di cancro al seno all'età di 65 anni. In uno stato pubblicato su Facebook, Suzzy riportò che Maggie "era una persona riservata, troppo sensibile e timida per questo mondo, ma piena di vita, amore e talento. Era intelligente, terribilmente divertente e autentica, senza tracce di ipocrisia, una compositrice brillante, con una prospettiva unica e distintiva, tutto cuore e anima".[9]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 – The Roches
  • 1980 – Nurds
  • 1982 – Keep on Doing
  • 1985 – Another World
  • 1989 – Speak
  • 1990 – We Three Kings
  • 1992 – A Dove
  • 1994 – Will You Be My Friend?
  • 1995 – Can We Go Home Now
  • 2007 – Moonswept

Singoli ed extended play[modifica | modifica wikitesto]

  • 1980 – Factory Girl
  • 1982 – The Hallelujah Chorus
  • 1982 – Losing True
  • 1986 – No Trespassing
  • 1989 – Big Nuthin'
  • 1995 – Move

Album compilation[modifica | modifica wikitesto]

  • 2003 – The Collected Works of the Roches

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Valentines from the Danger Zone, su time.com. URL consultato il 4 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  2. ^ (EN) Suzzy Roche of The Roches (Interview), su ithacatimesartsblog.com. URL consultato il 4 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2008).
  3. ^ (EN) Uncool' Roches finally fitting into the music scene, su newspapers.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  4. ^ a b c (EN) Colin Larkin, The Virgin encyclopedia of popular music, Virgin, 1997, pp. 1023-4.
  5. ^ a b (EN) The Roches' Showbiz Blues, su rollingstone.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Roches, su scaruffi.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  7. ^ a b (EN) Maggie Roche, Who Harmonized With Her Singing Sisters, Dies at 65, su nytimes.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  8. ^ (EN) Maggie Roche, Singer With Neo-Folk Trio The Roches, Dies at 65, su variety.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  9. ^ (EN) The Roches’ Maggie Roche Dead at 65, su pitchfork.com. URL consultato il 4 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN121018692 · ISNI (EN0000 0001 1536 8754 · Europeana agent/base/148428 · LCCN (ENn87110863 · BNF (FRcb13906201g (data) · J9U (ENHE987007605355805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87110863
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