Teoria del complotto sul genocidio bianco

Manifestanti anti-immigrati a Calais tengono uno striscione con scritto, in francese, "Diversità è una parola in codice per il genocidio bianco", 8 novembre 2015

La teoria del complotto sul genocidio bianco è una credenza diffusa in seno a gruppi legati al neo-nazismo, all'estrema destra, al nazionalismo bianco e al suprematismo bianco, secondo cui l'immigrazione, l'integrazione razziale, oltre a fattori come la denatalità nonché la tutela di diritti civili come l'aborto legale e la contraccezione verrebbero deliberatamente promossi in quei Paesi dove prevale la cosiddetta "etnia europoide" o "razza bianca", con lo scopo di causarne l'estinzione.[1][2]

Semantica[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto al "declinismo" espresso dal pensiero storico-sociologico conservatore[3], l'uso del termine «genocidio» in un'accezione che va ben al di là della definizione strettamente legale[4] è volto a parificare eventi storici a veri e propri attentati contro la vita umana, siano essi l'omicidio (ad esempio presentando il meticciato come attentato all'integrità genetica di una "razza")[5] o il suicidio (una società che si autocondanna all'estinzione).

Per avallare una lettura iperbolica di taluni eventi contemporanei, se ne offre così una chiave interpretativa distopica: essi non sarebbero frutto di forze storiche determinate da flussi epocali, ma della pianificazione volontaria di una élite in malafede, che tradirebbe la sua vocazione di ceto dirigente di una nazione[6].

Uno dei capisaldi della teoria è la negazione di valore alla lotta al razzismo: se è del 2005 l'affermazione di Alain Finkielkraut, secondo cui «l’antirazzismo è per il XXI secolo quello che è stato il comunismo nel XX secolo»[7], è con il nazionalista bianco Robert Whitaker che la frase: «Antirazzista è una parola in codice per anti-bianco» è comunemente associata al tema del genocidio bianco[8][9]. Essa apparve su cartelloni negli Stati Uniti vicino a Birmingham[10], Alabama e Harrison, Arkansas[11].

Prima ancora che fosse coniato il termine "genocidio", tuttavia, questa teoria cospirazionista era già stata sostenuta: nella Germania nazista i suoi caratteri principali si rinvengono in un opuscolo scritto dal "Dipartimento di ricerca per la questione ebraica" del Reich Institute dal titolo: Le nazioni bianche stanno morendo? Il futuro delle nazioni bianche e colorate alla luce delle statistiche biologiche[12] (1934), partendo da considerazioni esposte da Adolf Hitler nel Mein Kampf del 1925.

Origini e ideologia[modifica | modifica wikitesto]

La questione apparve per la prima volta, sporadicamente, nelle pubblicazioni neo-naziste White Power[13] e WAR[14] negli anni '70 ed '80 dove ci si focalizzava principalmente sulla contraccezione e sull'aborto, oltreché sull'immigrazione.

Hitler[modifica | modifica wikitesto]

Preoccupazioni della stessa natura si trovavano già espresse in alcune parti del Mein Kampf di Adolf Hitler (1925), poi riprese nel documento citato del 1934, nel quale il futuro dittatore della Germania nazista spiega quelli che, a suoi dire, erano i pericoli che correva parte dell'Europa:

«La Francia, in misura sempre maggiore, integra il suo esercito con gli elementi di colore del suo gigantesco impero e, dal punto di vista della razza, si va così rapidamente "negrizzando", che in verità si può parlare della nascita di uno stato africano sul suolo europeo. Se questa mescolanza continuasse per altri trecento anni, sparirebbero gli ultimi resti di sangue franco e si formerebbe un compatto stato africano-europeo che va dal Reno al Congo, popolato da una razza inferiore, figlia di un costante imbastardimento.»

David Lane[modifica | modifica wikitesto]

Graffiti inneggianti alle teorie di David Lane Tjumen', Russia. Maggio 2021

La teoria venne successivamente sviluppata dal neo-nazista David Lane (l'autore degli slogan suprematisti delle quattordici parole e degli ottantotto precetti) nel suo manifesto White Genocide del 1995,[16][17][18][13], scritto mentre era incarcerato a vita, in cui affermava che le politiche dei governi di molti paesi occidentali avevano l'intento di distruggere la cultura europea bianca rendendo i bianchi una "specie estinta". Lane (membro fondatore dell'organizzazione terroristica suprematista bianca The Order)[19] critico verso la mescolanza razziale, l'aborto e l'omosessualità si è speso contro coloro che non "resistono al genocidio" e non vogliono sovvertire il "governo di occupazione sionista" di Israele (che ha affermato controlli gli Stati Uniti e gli altri paesi a maggioranza bianca) e che esso incoraggia "il genocidio bianco". Il piano, secondo Lane, è radicato in "dottrine di universalismo sia laiche che religiose".[19]

Mentre le singole iterazioni della teoria variano a seconda di chi sia considerato responsabile "l'influenza ebraica"[20], le "persone che odiano i bianchi" e "le forze politiche liberali" sono comunemente citate dai suprematisti bianchi come i principali fattori che portano a un genocidio bianco.[21][22][23][24] Questa visione è sostenuta da figure di spicco come David Duke, che cita gli ebrei e gli "ideali politici liberali" come "cause principali".[25][26] Il nazionalista bianco Robert Whitaker sulla questione coniò l'espressione "anti-razzista è una parola in codice per anti-bianchi" e "anti-White" (anti bianco) per descrivere coloro che ritiene siano responsabili del genocidio dei bianchi. Fu sempre lui che individuò negli ebrei la maggiore forza che contribuisce al piano.[27][28][29]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Anche l'ideologo e attivista dell'estrema destra italiana Franco Freda contribuì, con il suo testo degli anni '90 I lupi azzurri. Documenti del Fronte Nazionale a diffondere l'idea che l'immigrazione di elementi non indoeuropei fosse un attacco per distruggere la razza bianca.[30]

Assieme alle teorie cospirazioniste della «sostituzione etnica» e di «Eurabia», in seguito alla crisi europea dei migranti negli anni 2010 la teoria sul "genocidio della razza bianca" si è diffusa dai movimenti estremisti anche a quelli populisti e sovranisti più moderati.[31]

USA[modifica | modifica wikitesto]

La teoria si è diffusa molto negli USA, rispetto alla nicchia di estrema destra dove era confinata, grazie ai nuovi mass media specie in seguito all'elezione di Donald Trump.[32]

Sudafrica[modifica | modifica wikitesto]

Figure di estrema destra come il cantante Steve Hofmeyr e il partito extraparlamentare boero Afrikaner Weerstandsbeweging (AWB) sostengono l'esistenza di un «genocidio bianco» in Sudafrica.

Il leader attuale dell'AWB, Steyn von Rönge

Il manifesto del terrorista norvegese di estrema destra Anders Breivik dal titolo 2083: una dichiarazione di indipendenza europea dedica un'intera sezione a un presunto «genocidio» contro gli afrikaner[33], i boeri di origine olandese, menzionando ripetutamente presunti episodi di persecuzione dei bianchi in quel Paese. Anche Mike Cernovich, commentatore statunitense di estrema destra, sostiene la veridicità di tale genocidio in Sudafrica[34][35][36].

La questione degli assalti alle fattorie in Sudafrica acquisì diffusione nel 2018 dopo la trasmissione del documentario Farmlands dell'attivista canadese Lauren Southern realizzato per Rebel Media[37]. Per lo stesso canale la giornalista britannica Katie Hopkins aveva girato analogo documentario dal titolo Plaasmoorde: The Killing Fields. Ad agosto 2018 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fu accusato di appoggiare tale teoria quando su twitter chiese al segretario di Stato Mike Pompeo di far chiarezza su «gli espropri e le confische dei terreni e le uccisioni su larga scala dei contadini [bianchi]»[38][39]. A riportare tale tesi sono anche la giornalista conservatrice statunitense Ann Coulter[40], il politico britannico Nigel Farage[41] e il politico di destra olandese Geert Wilders.[42]

L'ONG Africa Check definisce false tali affermazioni, asserendo che «i bianchi hanno meno probabilità di essere uccisi rispetto a qualsiasi altro gruppo razziale» e che «laddove i bianchi rappresentano circa il 9% della popolazione sudafricana essi sono solo l'1,8% delle vittime di omicidi».[43]

L'organizzazione per i diritti umani AfriForum dichiara invece che «l'orrore vissuto nelle torture presso le fattorie è incomprensibile» e l'indipendente Transvaal Agricultural Union fotografa una realtà con quasi duemila omicidi e torture tra il 1998 e il 2016 e circa trecento attacchi all'anno.[44] I contadini bianchi sudafricani sono inoltre la popolazione soggetta al maggior numero di omicidi pro capite nel mondo al di fuori di zone di guerra.[45]

Stati Uniti d'America[modifica | modifica wikitesto]

Raduno Unite the Right a Charlottesville, organizzato da esponenti di estrema destra e alt-right.

Nel 2016 Donald Trump ha condiviso gli utenti Twitter @WhiteGenocideTM e @EustaceFash, la cui immagine di intestazione di Twitter al momento includeva il termine "genocidio bianco". Andrew Anglin del sito neo-nazista The Daily Stormer ha detto che "non è statisticamente possibile che due tweet di genocidio bianco non possano essere un evento casuale ma solo deliberato [...] Oggi l'America ha il sapore della vittoria."[32][46]

Stormfront[modifica | modifica wikitesto]

Le discussioni sul forum internet nazionalista bianco Stormfront[47] si concentrano spesso sul tema dei bianchi che vengono sottoposti alle politiche di genocidio dei loro governi. Il concetto è stato anche reso popolare dai movimenti di estrema destra negli Stati Uniti. Il raduno di Unite the Right 2017 a Charlottesville, in Virginia, ha fatto riferimento a questa teoria del complotto quando i manifestanti con la torcia tiki hanno urlato "Non ci sostituirai!" e "Gli ebrei non ci sostituiranno!".[48][49]

La nozione di "purezza razziale" o "omogeneità razziale" o "igiene razziale" è un tema di fondo del discorso del genocidio bianco e viene comunemente usato dai movimenti neo-nazisti e di supremazia bianca.[50]

John de Nugent[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni elementi dell'estrema destra suprematista statunitense hanno diffuso sul web una teoria pseudoscientifica, basata su un'estremizzazione della cosiddetta ipotesi solutreana, secondo cui il primo genocidio bianco sarebbe stato già compiuto - contro i bianchi Cro-Magnon "ariani" di cultura solutreana (mentre gli ebrei vengono descritti come neanderthaliani), che avrebbero abitato in preistoria il Nordamerica - da parte degli asiatici che hanno dato origine ai nativi americani, giustificando quindi la colonizzazione europea delle Americhe come una "riconquista". Il principale fautore di questa teoria è il nazionalista bianco, antisemita e "separatista volontario" (propugna un'alleanza tattica con i neri identitari) John de Nugent, sostenitore anche di teorie del complotto UFO e degli antichi astronauti simili alle idee cospirazioniste sui rettiliani dell'inglese David Icke.[51] Si tratta più o meno della ripresa moderna della "teoria della razza perduta" elaborata nell'Ottocento durante la controversia sui costruttori di tumuli.[52]

Francia[modifica | modifica wikitesto]

Renaud Camus

In Francia esponenti della destra nazionale quali Renaud Camus hanno affermato e scritto che vi sia in corso La Grande Sostituzione (Le Grand Remplacement). La definizione di Camus, riferita alla popolazione bianca e cristiana di Francia, è considerata assimilabile alla teoria del genocidio bianco.[53] Camus ritiene che, in generale, tutti i paesi occidentali stiano subendo una forma di "sostituzione etnica e civile"[54], anche se, in una dichiarazione alla stampa italiana, ha ridimensionato la declinazione complottistica della sua teoria[55], inserendosi tra le teorie reazionarie del declinismo dell'Occidente[56]. Camus è stato accusato di antisemitismo per alcune dichiarazioni, ma è stato difeso da intellettuali ebrei come l'affine Finkielkraut. Egli basa il suo pensiero anche su affermazioni di politici antinazisti come il generale de Gaulle[57], in cui il militare paragonava l'ascesa dell'Islam politico al comunismo[58]:

«Va benissimo avere dei Francesi gialli, dei Francesi neri, dei Francesi mori. Evidenzia come la Francia sia aperta a tutte le razze ed abbia una vocazione universale. Ma a condizione che restino una piccola minoranza. Altrimenti la Francia non sarebbe più la Francia. Siamo prima di tutto un popolo europeo di razza bianca, di cultura greca e latina e di religione cristiana. Non ce la venissero a raccontare! (...) Quelli che promuovono l’integrazione hanno il cervello di un colibrì, anche se sono degli intellettuali. Provate a mescolare olio e aceto. Agitate la bottiglia. Dopo un attimo si separeranno di nuovo.»

Nel 2013, l'anziano attivista di estrema destra Dominique Venner si suicidò sparandosi nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi adducendo vari motivi tra cui la pretesa sostituzione delle popolazioni bianche («mentre difendo l’identità di tutti i popoli a casa propria, mi ribello nel contempo contro il crimine che mira alla sostituzione dei nostri popoli»).[59]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ * Wilson, Andrew Fergus, #whitegenocide, the alt-right and conspiracy theory: How secrecy and suspicion contributed to the mainstreaming of hate., in Secrecy & Society, 16 febbraio 2018. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  2. ^ * Jeffrey Kaplan, Encyclopedia of White Power: A Sourcebook on the Radical Racist Right, AltaMira Press, 2000, p. 539, ISBN 978-0-7425-0340-3. URL consultato il 1º maggio 2015.
  3. ^ Ainseba, T. (2015). Ceux qui sauront : Le déclinisme uchronique de Pierre Bordage. Intercâmbio, (8), 28-42.
  4. ^ Andrea Porciello, La definizione giuridica di genocidio e il problema dei punti di osservazione: alcune considerazioni in merito a una proposta di David Luban, Stato, Chiese e pluralismo confessionale, n. 31/2016, 10 ottobre 2016.
  5. ^ Persino il matrimonio interraziale ammonterebbe ad un atto genocidiario, secondo il parlamentare statunitense Robert L. Barr jr., come riferito da THOMAS B EDSALL, Barr Spoke To White Supremacy Group, The Washington Post, 11 Dec 1998: A23.
  6. ^ Nel caso di "Sottomissione" di Michel Houellebecq, si tratterebbe dell'élite politico-intellettuale francese; nel caso di Renaud Camus Le Grand Remplacement sarebbe frutto una cabala di eurocrati, finanzieri, globalizzatori" ecc. (Review: La République islamique de France? A Review Essay by: Landis MacKellar, Population and Development Review, Vol. 42, No. 2 (JUNE 2016) , 371-372).
  7. ^ A. Finkielkraut, Nous autres, modernes: Quatre leçons, Ellipse, Paris 2005; trad. it. Noi, i moderni, Lindau, Torino, 2006.
  8. ^ Billboard from 'white genocide' group goes up in Ala., su nydailynews.com. URL consultato l'8 luglio 2016.
  9. ^ Where does that billboard phrase, 'Anti-racist is a code word for anti-white,' come from? It's not new, su al.com. URL consultato l'8 luglio 2016.
  10. ^ Underwood, Madison, Where does that billboard phrase, 'Anti-racist is a code word for anti-white,' come from? It's not new, in AL.com, 30 giugno 2014. URL consultato il 29 maggio 2016.
  11. ^ Byng, Rhonesha, Arkansas Town Responds To Controversial 'Anti-Racist Is A Code Word For Anti-White' Sign, in Huffington Post, 7 novembre 2013. URL consultato il 29 maggio 2016.
  12. ^ Dr. Friedrich Burgdörfer: "Sterben die weißen Völker? Die Zukunft der weißen und farbigen Völker im Lichte der biologischen Statistik", Munich, Callwey, 1934, 88 pages.
  13. ^ a b (EN) Fear of White Genocide | Kevan A. Feshami, su Lapham's Quarterly. URL consultato il 20 gennaio 2018.
  14. ^ (EN) Michael Novick, White Lies, White Power: The Fight Against White Supremacy and Reactionary Violence, Common Courage Press, 1995, p. 155, ISBN 978-1-56751-050-8.
  15. ^ Adolf Hitler, Mein Kampf ("La mia battaglia"), Monaco di Baviera, ed. Franz Eher e Successori, 1925, pag. 642, traduzione italiana presente in: Giorgio Galli, Il «Mein Kampf» di Adolf Hitler. Le radici della barbarie nazista, Kaos Edizioni, 2002
  16. ^ (EN) J.M. Berger, How 'The Turner Diaries' Changed White Nationalism, in The Atlantic. URL consultato il 24 novembre 2017.
    «The manifesto itself was soon reduced to the simple phrase 'white genocide,' which proliferated at the start of the 21st century and has become the overwhelmingly dominant meme of modern white nationalism.»
  17. ^ (EN) Matthew Dessem, Drexel University, Apparently Unfamiliar With White Supremacist Lingo, Censures Prof For 'White Genocide' Tweet, in Slate, 26 dicembre 2016, ISSN 1091-2339 (WC · ACNP). URL consultato il 24 novembre 2017.
    «Although it's difficult to date precisely, white supremacist publishing houses being somewhat less reliable than Simon & Schuster, that honor probably belongs to the late David Lane, terrorist, white supremacist, and author of an execrable little essay called 'White Genocide Manifesto.' »
  18. ^ (EN) Liam Stack, Alt-Right, Alt-Left, Antifa: A Glossary of Extremist Language, in The New York Times, 15 agosto 2017, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 20 gennaio 2018.
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  20. ^ Cathie Carmichael e Richard Maguire, The Routledge History of Genocide, Routledge, 1º maggio 2015, p. 215, ISBN 978-1-317-51484-8.
  21. ^ Peter Kivisto e Georganne Rundblad, Multiculturalism in the United States: Current Issues, Contemporary Voices, SAGE Knowledge, 2000, pp. 57-60, ISBN 978-0-7619-8648-5. URL consultato il 1º maggio 2015.
  22. ^ Richard King e David Leonard, Beyond Hate: White Power and Popular Culture, Ashgate Publishing, 2014, p. 100."Jesse Daniels argues that white nationalists discursively link Jews and their purported promotion of race mixing through their control of the media with their goal to commit "the genocide of the white race""
  23. ^ Abby Ferber, White Man Falling: Race, Gender, and White Supremacy, Rowman & Littlefield Publishers, 1999, p. 124."According to White Power article entitled "Jews Planning White Genocide," "world Jewry's chilling Final Solution [is] the physical and spiritual genocide of the White race they despise"
  24. ^ Jackson, Paul (1 May 2015). "'White genocide': Postwar fascism and the ideological value of evoking existential conflicts". In Cathie Carmichael, Richard C. Maguire. The Routledge History of Genocide. Routledge. pp. 207–226. ISBN 9781317514848. Retrieved 17.07.2015
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  26. ^ Jackson, Paul (1 May 2015). 'White genocide': Postwar fascism and the ideologcal value of evoking existential conflicts" p. 212 In Cathie Carmichael, Richard C. Maguire. The Routledge History of Genocide. Routledge. pp. 207–226. ISBN 9781317514848. Retrieved 17.07.2015 "Duke's current website hosts a variety of essays that develop the idea that white people are being subjected to a genocide. Again we see a key linkage here between raising the idea of a white genocide and decrying liberal political ideals. In one such essay, 'The Genocide of the White Race is Promoted by Liberals', the point is set out as follows:...The actions being taken by liberal governments to force non-White into every White nation will eventually eliminate the White race itself"
  27. ^ Robert/Bob Whitaker (2015): Bob's Reply to NY Times Op-Ed Article. Whitakeronline.org/blog. Retrieved: 15.07.2015
  28. ^ Bob Whittaker, Repeat: Hatred is for Traitors, su Whitakeronline.org. URL consultato il 15 luglio 2015."A Jew is effectively in uniform. He is a Jew and he would therefore be very happy if all the white Goyim disappeared from the earth. The only problem is that white gentiles refuse to understand that every word Jews utter about white gentiles is a demand for our end, our genocide, our termination"
  29. ^ Robert/Bob Whitaker (2015): WHITE SELF-HATRED IS SICK!!!. Whitakeronline.org/blog. Retrieved: 15.07.2015.
  30. ^ Il mito tossico del 'genocidio dei bianchi'
  31. ^ Attilio Fontana (Lega): “Razza bianca è a rischio. Dobbiamo ribellarci”. Dopo Berlusconi a destra è gara di xenofobia
  32. ^ a b Ben Kharakh e Dan Primack, Donald Trump's Social Media Ties to White Supremacists, in Fortune, 22 marzo 2016. URL consultato il 15 marzo 2017.
  33. ^ 2083 Dichiarazione di indipendenza europea: il folle memoriale di Breivik, in Fanpage. URL consultato il 20 agosto 2018.
  34. ^ (EN) Charles Villet, Donald Trump, white victimhood and the South African far-right, in The Conversation, 23 febbraio 2017. URL consultato il 24 marzo 2018.
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  36. ^ SA conservative group takes credit for increased 'white genocide' awareness, in News24. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2018).
  37. ^ https://www.theaustralian.com.au/news/nation/lauren-southern-protesters-out-to-disrupt-right-wing-commentators-event/news-story/5b7db1c243bf7df639f535561679a36f
  38. ^ https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1032454567152246785
  39. ^ http://www.tribpub.com/gdpr/latimes.com/
  40. ^ https://www.smh.com.au/world/oceania/the-high-price-of-white-genocide-politics-for-australia-20180724-p4zt9k.html
  41. ^ https://twitter.com/nigel_farage/status/1034859546949369856
  42. ^ 'Persecuted' Afrikaners talk of returning 'home'
  43. ^ Are SA whites really being killed 'like flies'? Why Steve Hofmeyr is wrong, su africacheck.org.
  44. ^ https://www.news.com.au/finance/economy/world-economy/bury-them-alive-white-south-africans-fear-for-their-future-as-horrific-farm-attacks-escalate/news-story/3a63389a1b0066b6b0b77522c06d6476
  45. ^ https://www.news.com.au/finance/economy/world-economy/south-africans-trapped-like-frogs-in-boiling-water-as-racial-violence-escalates/news-story/6882cebcd8d518cf949bb861b617d8ac
  46. ^ Tal Kopan CNN, Donald Trump retweets 'White Genocide' Twitter user, in CNN, 22 gennaio 2016. URL consultato il 15 marzo 2017.
  47. ^ Due terzi dei suoi 300.000 membri erano americani, secondo Dees, Morris e Cohen, J Richard, Racists Without Borders, New York Times; 22 June 2015: A19; tra i suoi iscritti norvegesi, secondo la stessa fonte vi era Anders Breivik.
  48. ^ (EN) Alt Right: A Primer about the New White Supremacy, su Anti-Defamation League. URL consultato il 26 aprile 2017.
  49. ^ (EN) Jessica Roy, 'Cuck,' 'snowflake,' 'masculinist': A guide to the language of the 'alt-right', in Los Angeles Times, 16 novembre 2016, ISSN 0458-3035 (WC · ACNP). URL consultato il 26 aprile 2017.
  50. ^ Michael Waltman e John Haas, The Communication of Hate, Peter Lang Publishing, 2011, p. 27. URL consultato il 10 agosto 2015.
    «Race categories are organized hierarchically to reflect differences that are inherent in the essence of these categories. These differences justify and underlie the hostility that is expressed toward inferior groups. This hostility further fuels the drive for racial purity. "Race-mixing" is treated as genocide and is understood to be the goal of all non-whites.»
  51. ^ (EN) Southern Poverty Law Center, John de Nugent. URL consultato il 26 dicembre 2018.
  52. ^ Il mito della "razza perduta"
  53. ^ https://www.theamericanconservative.com/articles/the-enoch-powell-question/
  54. ^ https://www.newyorker.com/magazine/2017/12/04/the-french-origins-of-you-will-not-replace-us
  55. ^ "Nessuno è all'origine di questo progetto, fatta eccezione per alcune modalità pratiche (...) Tuttavia credo soprattutto alla forza di giganteschi meccanismi storici, economici e ideologici, e anche ontologici, in seno ai quali le istituzioni e gli uomini sono solo degli ingranaggi fra tanti altri, loro stessi manipolati dall' hybris della specie": Renaud Camus: "Gli immigrati sono l'arma dei nuovi comunisti", Libero, 5 ottobre 2015 Archiviato il 19 aprile 2019 in Internet Archive..
  56. ^ Éric Zemmour parla di "una realtà in marcia che non si può e non si vuole arrestare": cfr. Valérie Igounet, Rudy Reichstadt, LE « GRAND REMPLACEMENT » EST-IL UN CONCEPT COMPLOTISTE ?, Fondation Jean Jaures, 24/09/2018.
  57. ^ F. Sabbatini, Bianchi, francesi, cristiani. “Quelli che promuovono l’integrazione hanno il cervello di un colibrì”. Il pensiero selvaggio di Renaud Camus, teorico del “Grand Remplacement”. Ovvero: in Francia gli intellettuali possono dire cose scorrette, su lintellettualedissidente.it. URL consultato il 20 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2021).
  58. ^ Nous suivre de GAULLE et l'ISLAM : "Ceux qui prônent l’intégration ont une cervelle de colibri, même s’
  59. ^ (FRIT) Robert Ménard, La dernière lettre de Dominique Venner : les raisons d’une mort volontaire, su Boulevard Voltaire. URL consultato l'8 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

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