Teofilo Rossi

Teofilo Rossi

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXXIII
Gruppo
parlamentare
liberale democratico, Unione democratica
Incarichi parlamentari
  • Commissario di vigilanza all'Amministrazione delle ferrovie dello Stato (5 dicembre 1921-26 febbraio 1922)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXX, XXI, XXII, XXIII,
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioCarmagnola
Sito istituzionale

Sindaco di Torino
Durata mandato28 giugno 1909 –
11 giugno 1917
PredecessoreSecondo Frola
SuccessoreLeopoldo Usseglio

Sottosegretario al Ministero delle poste e telegrafi
Durata mandato4 aprile –
1º luglio 1909

Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia
Durata mandato26 febbraio 1922 –
31 ottobre 1922
MonarcaVittorio Emanuele III di Savoia
Capo del governoLuigi Facta
PredecessoreBortolo Belotti
Successorese stesso

Durata mandato31 ottobre 1922 –
5 luglio 1923
MonarcaVittorio Emanuele III di Savoia
Capo del governoBenito Mussolini
Predecessorese stesso
SuccessoreOrso Mario Corbino

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneImprenditore
FirmaFirma di Teofilo Rossi

Teofilo Rossi di Montelera (Chieri, 27 ottobre 1865Torino, 29 dicembre 1927) è stato un politico e imprenditore italiano. Fu ministro dell'Industria e Commercio, senatore del Regno e sindaco di Torino. Durante la sua sindacatura, con regio decreto del 27 aprile 1911, fu creato conte di Montelera da Vittorio Emanuele III in occasione dell'inaugurazione dell'Esposizione internazionale di Torino, nel cinquantenario dell'Unità d'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Luigi Rossi e di Marianna Barberis, fu socio nella nota azienda produttrice di vini e vermouth Martini & Rossi, fondata nel 1847. Laureatosi in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino nel 1886, si dedicò all'amministrazione dell'azienda e del patrimonio familiare.

Eletto deputato del Regno nel 1897 nella XX legislatura, fu riconfermato per altre tre. Nell'aprile 1909 divenne sottosegretario alle Poste nel terzo governo Giolitti[1]. Sempre nel 1909 fu nominato senatore del Regno e nello stesso anno divenne sindaco di Torino, incarico che mantenne fino al 1917.

Fece parte della Massoneria[2].

Divenuto ministro dell'Industria e Commercio nel Governo Facta, dopo la marcia su Roma si schierò per una soluzione a favore dei fascisti[3] e mantenne l'incarico anche con il governo Mussolini fino al 5 luglio 1923, quando il suo dicastero fu abolito e incorporato nel ministero dell'Economia nazionale.

Pioniere e fervente sostenitore del motorismo, venne eletto alla presidenza del RACI il 19 maggio 1921, mantenendo la carica effettuale fino al 31 dicembre 1925 e quella onoraria fino alla morte.[4]

Fu soprannominato "Aria ai monti", nome di una popolare macchietta della Torino d'inizio Novecento, impersonata da un vecchio vagabondo appassionato di decorazioni e di uniformi sgargianti. Antonio Gramsci ne diede nell'Avanti! un ritratto nel 1917, in occasione della fine del suo incarico di sindaco di Torino, definendolo un concentrato delle «caratteristiche negative di una intera età di crisi e di corruzione».[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Alcun opere di Teofilo Rossi pubblicate nella collana Biblioteca della Società Storica Subalpina:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teofilo Rossi Di Montelera / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
  2. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 240.
  3. ^ Róssi di Montelera, Teofilo, conte (Enciclopedia Treccani), su treccani.it. URL consultato il 6 marzo 2012.
  4. ^ La morte di S.E. il Ministro di Stato Conte Teofilo Rossi, A.C.I., gennaio 1928, pag.17
  5. ^ A. Gramsci, Sotto la Mole, 1975, pp. 6 e 321-322.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Torino Successore
Secondo Frola 28 giugno 1909 - 11 giugno 1917 Leopoldo Usseglio
Predecessore Ministro dell'Industria e Commercio del Regno d'Italia Successore
Bortolo Belotti 26 febbraio 1922 - 1º agosto 1922
1º agosto 1922 - 31 ottobre 1922
31 ottobre 1922 - 5 luglio 1923
Orso Mario Corbino
(Economia Nazionale)
Controllo di autoritàVIAF (EN256767816 · ISNI (EN0000 0003 7839 7901 · BAV 495/128005 · LCCN (ENno2016081300 · GND (DE1110052405 · BNF (FRcb158071722 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2016081300