Tentato colpo di Stato in Grecia del 1938

Colpo di Stato di Chania
Data28 luglio 1938
LuogoChania, Grecia
CausaTentato rovesciamento del regime di Metaxas
EsitoRepressione del colpo di Stato
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Il tentato colpo di Stato in Grecia del 1938 o colpo di Stato di Chania fu un tentativo di colpo di Stato di breve durata avvenuto a Chania, in Grecia, volto a rovesciare la dittatura di Ioannis Metaxas. A causa della scarsa organizzazione, il colpo di Stato fallì nel giro di poche ore e non minacciò mai seriamente il regime dittatoriale.[1]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Molti cretesi, in particolare i politici del campo venizelista, furono coinvolti nel colpo di Stato del 1938 che mirava a rovesciare la dittatura di Ioannis Metaxas. La rivolta del 1938 fu l'unica insurrezione armata contro la dittatura di Metaxas e scoppiò il 28 luglio 1938 a Chania. Aristomenis Mitsotakis fu il capo del colpo di Stato. Si sperava che l'insurrezione potesse innescare una rivolta e una rivoluzione più ampie che sarebbero state organizzate ad Atene. Tra le figure che contribuirono a organizzare il piano ci furono l'allora governatore della Banca di Grecia, Emmanouil Tsouderos,[2] Ioannis Mountakis, M. Voloudakis e Emmanouil Mantakas.[3] Anche il bandito Partito Comunista di Grecia (KKE) fu coinvolto.[4]

Il 28 luglio 1938, la stazione radio di Chania emise un proclama in cui chiedeva al re Giorgio II di Grecia di porre fine alla dittatura di Metaxas affinché i greci fossero liberi.[5] A causa del limitato lasso di tempo e del basso numero di persone coinvolte nei piani, ma anche a causa della scarsa pianificazione, il colpo di Stato era destinato a fallire e crollò nel giro di poche ore. Il governo reagì in modo rapido ed efficace, inviando potenti forze militari a Creta e idrovolanti a Milos. Dopo alcuni scontri minori, Chania era libera dai rivoltosi.[2][6]

Circa un mese dopo, il 22 agosto 1938, fu dichiarata la legge marziale in tutta la prefettura e fu istituito un tribunale militare provvisorio nella città di Chania. Il suo presidente era il tenente generale Konstantinos Michalopoulos, in seguito capo della gendarmeria greca, e il suo procuratore reale era il tenente colonnello Solon Gikas, in seguito capo dello stato maggiore dell'esercito ellenico e ministro. Tuttavia, si ritiene che sotto la "tolleranza" di Metaxas, i venizelisti fuggirono a Cipro,[3] mentre altri attori politici che parteciparono al movimento, come Konstantinos Rentis, Emmanuel Tsouderos e altri furono arrestati, condannati e deportati. L'anno successivo fu concessa l'amnistia.[7] Il generale Emmanouil Mantakas fu arrestato dopo il fallimento del colpo di Stato e poi liberato da un gruppo di compatrioti armati, ma venne condannato all'ergastolo. Non furono eseguite condanne a morte.

Valutazione e conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Il colpo di Stato fallì perché, anche se furono avviati i preparativi per una rivolta nazionale, scoppiò solamente a Chania e fu isolato da qualsiasi altro movimento anti-dittatoriale. Secondo gli atti della Gendarmeria, poco prima dello scoppio del colpo di Stato, Markos Vafiadis era arrivato a Creta per l'organizzazione del Partito Comunista locale. Dopo l'insurrezione, alla fine dello stesso anno, iniziò a essere organizzato un altro colpo di Stato ma che non si concretizzò mai; esso è noto nella storiografia greca come la "cospirazione dei germanofili". Il capo del colpo di Stato fu Periklis Kavdas, un ufficiale in pensione e ministro di gabinetto di Ioannis Metaxas. Tra i capi della rivolta del 1938, Mantakas avrebbe in seguito prestato servizio nel cosiddetto "governo della montagna" dominato dai comunisti durante l'occupazione della Grecia da parte delle potenze dell'Asse.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chronology 1938, su indiana.edu, Indiana University (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  2. ^ a b Th. Detorakis [Θ. Δετοράκης], 1990, Ιστορία της Κρήτης, Ηράκλειο, p. 468.
  3. ^ a b Π.Ζ. Στόκκος, Αναμνήσεις από τους σύγχρονους αγώνες της Κύπρου, Λευκωσία, 1992, σ. 25.
  4. ^ Σύντομη Ιστορία του ΚΚΕ - Σχέδιο, έκδοση της ΚΕ του ΚΚΕ, 1988, μέρος Α', 1918 - 1949, σ. 136 - 137.
  5. ^ (EL) Το Κίνημα των Χανίων κατά της Μεταξικής Δικτατορίας, su ΡΙΖΟΣΠΑΣΤΗΣ, 29 luglio 2007. URL consultato il 30 giugno 2022.
  6. ^ (EL) Η Εθνική, 30 Ιουλίου 1938, su srv-web1.parliament.gr, p. 6.
  7. ^ (EL) Η δικτατορία της 4ης Αυγούστου και το κίνημα του στρατηγού Μάντακα, su RethNea.gr, 3 agosto 2013.