Sursum corda (Elgar)

Sursum corda
Navata della Cattedrale di Worcester
CompositoreEdward Elgar
Tipo di composizioneMusica religiosa
Numero d'opera11
Epoca di composizione1894
Prima esecuzione9 aprile 1894
Cattedrale di Worcester
Pubblicazione1901, Magonza: B. Schott's Söhne
DedicaH. Dyke Acland
Durata media10 min.

Sursum corda, Op. 11 è un'opera musicale del compositore inglese Edward Elgar per archi, ottoni, timpani e organo, composta nel 1894.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il compositore dedicò l'opera al suo amico Henry Dyke Acland (1850-1936), un violoncellista dilettante che era suo compagno di golf, direttore della Worcester Old Bank di Malvern e figlio di Henry Acland.[1][2][3]

La prima esecuzione avvenne nella Cattedrale di Worcester il 9 aprile 1894, sotto la bacchetta di Hugh Blair, organista della cattedrale. Il compositore era assente da questa esecuzione per un problema di salute.[1][4][5] La sua prima esecuzione a Londra ebbe luogo ad un Concerto Promenade alla Queen's Hall il 21 settembre 1901.

Il titolo si traduce dal latino e si legge "Levate in alto i vostri cuori".

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro è orchestrato per archi, 2 trombe in si bemolle, 4 corni in fa, 3 tromboni, tuba, timpani e organo.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Adagio solenne in si bemolle maggiore, tempo di 2/4.

Il lavoro inizia con un attacco in si bemolle degli ottoni. Gli archi espongono il tema principale mostrato nel brano 1.

Brano 1


\relative c' \new Staff \with { \remove "Time_signature_engraver" } {
 \key bes \major \time 2/4 \partial 8.
  bes16\p \< ^\markup \italic sonore ( c d\!) f4~^\markup \italic ten. f16 f\<( g a\!)
  \acciaccatura f8 f'4~ f16 es( d c) g4. es16.->( d32) d4( c16) c\<( d es\!)
}

Dopo il culmine, la musica si calma. Un nuovo materiale musicale viene fornito nel dialogo tra l'organo e gli archi in seguito all'attacco in si bemolle.

Brano 2


\relative c' \new Staff \with { \remove "Time_signature_engraver" } {
 \key bes \major \time 2/4 \tempo "Poco più mosso."
  <<
   {
    <d' bes d,>8.\mf ^\markup (Org) ( <c a>16 <bes g> <a fis> d, <fis c>) s2
    <f' d f,>8. ^\markup (Org) ( <es bes~>16 <d bes> <c f,~> f, <a c>)
   }
   \\
   { s2 \voiceOne \acciaccatura d,8 d'8.\sf ^\markup (Vn) ( c16) bes\>( a) d,( es\!) s2 }
  >>
}

Il secondo culmine, sviluppato dal brano 2, è seguito dalla ricomparsa del brano 1. La chiamata degli ottoni indica la fine del culmine finale e la coda, usando il brano 1 e altro materiale, concludendo il lavoro con un appagante sonorità tutti.

Un'esecuzione di questo lavoro richiede mediamente circa 10 minuti.[5]

Trascrizioni[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è stata trascritta per la banda da concerto da Bruce Houseknecht. Questa versione per banda fu pubblicata nel 1967 da Carl Fischer, Inc.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Kennedy, p.342
  2. ^ Moore, p.177
  3. ^ Moore, p.225
  4. ^ Moore, p.179
  5. ^ a b Lewis Foreman, Elgar: The Kingdom (PDF), Colchester, England, Chandos Records, 1989. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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