Submillimeter Array

Submillimeter Array
OsservatorioOsservatorio di Mauna Kea
EnteAcademia Sinica
Smithsonian Astrophysical Observatory
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalizzazioneMauna Kea, Hawaii
Coordinate19°49′27.48″N 155°28′40.8″W / 19.8243°N 155.478°W19.8243; -155.478
Altitudine4 080 m s.l.m.
Costruito nel2003
Caratteristiche tecniche
TipoRadio telescopio
Lunghezza d'onda0.717 mm -1.67 mm
Diametro primario6 m (x8)
Sito ufficiale

Il Submillimeter Array (SMA) è un interferometro costituito da otto radiotelescopi del diametro di 6 metri ciascuno e operante nella lunghezza d'onda submillimetrica. È stato costruito nel 2003, dopo il successo del JKMT e del Caltech Submillimeter Observatory (decommissionato nel 2015), coi quali si può combinare in un unico interferometro. Fa parte anche del progetto Event Horizon Telescope.

Osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

SMA visto dall'alto. Sul suolo si possono notare le diverse postazioni agibili per i radiotelescopi.

Il Submillimeter Array viene utilizzato in diversi ambiti, eccellendo nell'osservazione di gas e polveri a temperature di poco superiori allo zero assoluto. L'interferometro opera in lunghezze d'onda comprese tra qualche centinaio di micrometri e alcuni millimetri, contribuendo molto allo studio di nubi molecolari, galassie affette da redshift, stelle al termine dell'evoluzione, o centri galattici. Occasionalmente vengono effettuati degli studi anche nel Sistema Solare, concentrandosi su pianeti, asteroidi, comete e lune. In particolare il SMA ha dimostrato che Plutone è di 10 K più freddo di quanto ci si aspettava,[1] oltre ad essere il primo radiotelescopio a distinguere Plutone e Caronte come due corpi diversi.[2] Con l'Event Horizon Telescope contribuisce ad ulteriori studi astrofisici, che hanno portato alla prima fotografia di un buco nero: M87.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A planet colder than it should be, su cfa.harvard.edu, 3 gennaio 2006.
  2. ^ Sub-Arcsecond Scale Imaging of the Pluto/Charon Binary System at 1.4 mm, in Bulletin of the American Astronomical Society, vol. 37, August 2005, p. 743, Bibcode:2005DPS....37.5501G.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]