Stra

Stra
comune
Stra – Veduta
Stra – Veduta
Villa Pisani
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Amministrazione
SindacoCaterina Cacciavillani (civica di centro-sinistra) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate45°24′39.03″N 12°02′04.91″E / 45.410843°N 12.034697°E45.410843; 12.034697 (Stra)
Altitudinem s.l.m.
Superficie8,82 km²
Abitanti7 526[1] (30-6-2022)
Densità853,29 ab./km²
FrazioniPaluello, San Pietro
Comuni confinantiDolo, Fiesso d'Artico, Fossò, Noventa Padovana (PD), Vigonovo, Vigonza (PD)
Altre informazioni
Cod. postale30039
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT027039
Cod. catastaleI965
TargaVE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 423 GG[3]
Nome abitantistraensi
Patronosan Lorenzo e santa Marta
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Stra
Stra
Stra – Mappa
Stra – Mappa
Posizione del comune di Stra nella città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

Stra è un comune italiano di 7 526 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto.

Esteso lungo la Riviera del Brenta, e per questo caratterizzato dalla presenza di numerose ville venete (fra tutte spicca villa Pisani), Stra è noto anche a livello economico per la presenza di numerosi calzaturifici.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Stra si estende su una superficie di 8,78 km² ed è composto di tre centri abitati: Stra (capoluogo), San Pietro e Paluello. Il territorio del comune si estende per la maggior parte (San Pietro e Paluello) lungo la riva destra del Naviglio del Brenta, solo una piccola parte, cioè il capoluogo, è situata sulla sponda sinistra.

I confini del comune, alquanto irregolari, seguono in parte l'antico corso del fiume Brenta prima che questo, nel 1857, venisse deviato. Così subito a ponente della piazza del capoluogo si estende Noventa Padovana (e in particolare la località Oltrebrenta), Vigonovo si incunea tra Stra e San Pietro, mentre Fiesso d'Artico si estende al di là del limite nordorientale del parco di villa Pisani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età romana[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva chiaramente dal latino strāta, "strada lastricata", come toponimo documentato fino dall'anno 1105; originariamente tale nome definiva la zona dell'attuale San Pietro,[4] in seguito esteso all'intero territorio (nel medioevo e in tutta l'età moderna il nome dell'attuale Stra era Fossolovara, interpretabile come "fosso dei lupi" o in alternativa come "fosso dei lovi", ovvero di piante palustri[non chiaro]). In epoca romana, infatti, la zona era attraversata dalla strada militare Emilia-Altinate, costruita dal console Marco Aurelio Lepido per congiungere Padova ad Altino ed Aquileia. Allora il territorio di Stra doveva essere centuriato e quindi predominavano le attività agricole.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Nel medioevo Stra subì gravi danni a causa delle varie invasioni barbariche, poi dal XVI secolo la storia del paese si legò a quella di Padova e coinvolta nelle numerose guerre con la vicina Venezia; le dispute vertevano su questioni di confine e sui diritti vantati sulle acque del Brenta. Stra venne quindi dominata dagli Ezzelini ed in seguito passò sotto la signoria di Milano per effetto del trattato fra Venezia e i Visconti. Stra venne sottratta alla dominazione viscontea dai padovani, condotti da Francesco da Carrara.

Dominio veneziano[modifica | modifica wikitesto]

Nel XVI secolo, finita la guerra della Lega di Cambrai, Stra divenne a tutti gli effetti territorio veneziano. La sua posizione e la sua propensione all'agricoltura resero Stra una località ideale per i soggiorni dei nobili della Serenissima, che edificarono lungo la Riviera del Brenta le ville più belle: di importanza nazionale la grandiosa Villa Pisani, magnifica e regale costruzione settecentesca, eretta su progetto di Girolamo Frigimelica e poi rivista da Francesco Maria Preti. La villa, finemente affrescata da Giambattista e Giandomenico Tiepolo e da Mengozzi Colonna, rappresenta uno dei maggiori patrimoni architettonici italiani.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 giugno 1934 Stra fu il palcoscenico del primo incontro nella storia tra il leader fascista Benito Mussolini ed il capo del partito nazista tedesco Adolf Hitler, svoltosi presso Villa Pisani.[5][6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune di Stra è stato concesso con regio decreto del 23 giugno 1927.[7]

«D'azzurro, alla fascia ondata d'argento, colla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Museo nazionale di Villa Pisani

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Ville venete[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

A Stra sono presenti il museo Rossimoda della calzatura e il Museo Nazionale di Villa Pisani.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio pubblico di collegamento con Padova e Venezia è svolto con autocorse ACTV.

Fra il 1885 e il 1954 nella cittadina fu presente inoltre una stazione della tranvia Padova-Malcontenta-Fusina, gestita dalla Società delle Guidovie Centrali Venete (gruppo Società Veneta) che assieme al Brenta stesso dava origine ad un sistema di trasporti integrato a ricordo del quale permane il toponimo "via della Stazione".

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1946[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco Partito Periodo Elezione
Dionisio Barbato Partito Comunista Italiano 1946-1951 1946
Giuseppe Vettorel Democrazia Cristiana 1951-1970 1951
1956
1960
1964
Armando Bettin Democrazia Cristiana 1970-1975 1970
Gianfranco Ballin Democrazia Cristiana 1975-1995 1975
1980
1985
1990
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Gianfranco Ballin Centro-destra 1995-1999 1995
Ernestino Canton Lista civica 1999-2008 1999
2004
Piera Bumma (Commiss. prefettizio) - 2008-2009 -
Mario Collini Centro-destra 2009-2014 2009
Caterina Cacciavillani Centro-sinistra 2014-in carica 2014
2019

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 753.
  5. ^ R. De Felice, Mussolini il duce, tomo 1, p. 496.
    «Ad organizzare l'incontro fu l'allora vicecancelliere del Terzo Reich, Franz von Papen (il vice di Hitler). Motivo dell'incontro, avvenuto a Villa Pisani, fu la difficile situazione politica nell-Austria pre-Anschluss. I due dittatori ebbero un colloquio di un paio d'ore senza la presenza di un traduttore, l'atmosfera fu molto tesa e non si giunse a niente di concreto. Mussolini non fu ben impressionato dalla personalità del Führer
  6. ^ A.A. Rota, La diplomazia del ventennio. Storia di una politica estera, pp. 92-93.
    «L'atmosfera del colloquio fu molto tesa anche a causa delle differenti concezioni politiche dei due paesi: la Germania hitleriana aspirava (come avvenne poi il 12 marzo 1938 con il famoso "Anschluss") ad annettere al proprio territorio lo stato austriaco per ricostituire la "Grande Germania", l'Italia al contrario si opponeva a questa soluzione per evitare una pericolosa ingerenza tedesca lungo i confini nazionali del Brennero, all'epoca del colloquio ancora condivisi con l'autonomo stato austriaco. Il partito fascista finanziava incessantemente nel frattempo esponenti del governo austriaco quali il cancelliere cristiano-sociale Dollfuss ed il principe Ernst Rüdiger Starhemberg, strenui oppositori del nazional-socialismo tedesco, dei comunisti e simpatizzanti l'ideologia fascista.»
  7. ^ Stra, decreto 1927-06-23 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 2 ottobre 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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