Stazione di Valmorea

Rodero-Valmorea
stazione ferroviaria
già Valmorea
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRodero
Coordinate45°49′12″N 8°55′27.7″E / 45.82°N 8.92436°E45.82; 8.92436
LineeCastellanza-Mendrisio
Storia
Stato attualenon In uso
Attivazione1915
Soppressione1938
Riattivazione1996
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari2+1 tronco
OperatoriGruppo FNM

La stazione di Rodero-Valmorea, posta lungo ferrovia Castellanza-Mendrisio a servizio del comune di Rodero, fu dismessa nel 1938 e, nel 1996, riattivata quale località di sosta di treni turistici.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto venne attivato il 31 dicembre 1915[1][2] contestualmente all'inaugurazione della tratta da Cairate-Lonate a Valmorea[3], avvenuta a cura della Società Anonima per la Ferrovia Novara-Seregno (FNS).

L'11 dicembre 1938 il capolinea della ferrovia fu arretrato a Malnate[4] in conseguenza degli eventi correlati con la seconda guerra mondiale e la stazione di Valmorea venne conseguentemente soppressa.

Nel 1996 l'impianto fu riattivato al fine di attestarvi provvisoriamente un servizio di treni turistici dalla Svizzera,[5][6] divenendo provvisoriamente stazione di testa fino al 2003 quando il binario fu prolungato fino a Cantello.[7][8]

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione comprendeva un fabbricato viaggiatori di modeste dimensioni e un deposito locomotive adiacente alla stessa, demoliti nel 1991.[9]

Il fabbricato viaggiatori originario fu sostituito in occasione della riapertura del tratto (1996) con un prefabbricato adibito a biglietteria durante i giorni di effettuazione del servizio turistico e fu distrutto da un incendio doloso nel 2010. Ad oggi nello spiazzo della stazione rimane solo il binario principale più gli scambi per il raddoppio ed un ulteriore scambio per il binario tronco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 25.
  2. ^ Ferrovie Nord Milano, Ordine di servizio n. 12-1916, 27 marzo 1916.
  3. ^ Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 14 giugno 2008.
  4. ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 53.
  5. ^ Notizia su Tutto treno, n. 89, agosto 1996, p. 10.
  6. ^ Notizia su I Treni, n. 176, novembre 1996, p. 7.
  7. ^ Notizia su I Treni, n. 240, settembre 2002, p. 7.
  8. ^ Notizia su I Treni, n. 251, settembre 2003, p. 9.
  9. ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 129.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo Edizioni, 1979.
  • FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.
  • Franco Castiglioni, Il treno in Valmorea, in I Treni, n. 101, febbraio 1990, p. 28.
  • Giorgio Gazzola, Marco Baroni, La ferrovia della Valmorea, Regione Lombardia, 2008. Scaricabile gratuitamente su www.lavoro.regione.lombardia.it.
  • Paolo Ladavas, Fabio Mentesana, Valle Olona Valmorea. Due nomi, una storia. La ferrovia Castellanza-Mendrisio. Editoriale del Garda, 2000. ISBN 88-85105-08-4

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