Stazione di Sulmona

Sulmona
stazione ferroviaria
già Solmona
Il fabbricato viaggiatori della stazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSulmona
Coordinate42°03′39.96″N 13°54′26.64″E / 42.0611°N 13.9074°E42.0611; 13.9074
Altitudine348 m s.l.m.
LineeRoma-Pescara
Terni-Sulmona
Sulmona-Isernia (solo traffico turistico)
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1888
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante,
di diramazione
Binari14 (5 + 1 tronco + 8 di scalo)
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Operatori
InterscambiAutobus urbani ed interurbani
Statistiche viaggiatori
al giorno916 (2007)
Fonte[1]

La stazione di Sulmona è la stazione ferroviaria principale dell'omonimo comune e il secondo nodo ferroviario d'Abruzzo per importanza dopo quello di Pescara[2]. Posta a 328 m s.l.m., è situata nella periferia della città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione del nodo di Sulmona
Il nodo di Sulmona nel 1873, al completamento della tratta Pescara-Sulmona
Il nodo di Sulmona nel 1875, al completamento della tratta Sulmona-L'Aquila
Il nodo di Sulmona nel 1888, quando venne aperta al traffico la linea Roma-Sulmona e spostata la stazione ferroviaria
Il nodo di Sulmona nel 1897, quando venne aperta al traffico la linea Sulmona-Isernia
Il nodo di Sulmona come apparirà nel 2021, al completamento della "bretella" di Santa Rufina


La stazione di Sulmona nacque in conseguenza della costruzione, tra il 1873 ed il 1875, della ferrovia di collegamento della città di Pescara, posta sulla dorsale costiera Adriatica con il centro montano abruzzese dell'Aquila[2]. La costruzione venne eseguita dalla Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali che ne era la concessionaria. Tale stazione era "passante" e si trovava in una zona più a nord dell'edificio contemporaneo, su una curva (dismessa nel 1888) che permetteva il collegamento diretto Pescara-L'Aquila[2]. Il terrapieno su cui posava il binario è visibile sia mediante osservazione sul posto che mediante foto aerea (è la naturale prosecuzione di una curva di cui solo le parti estreme fanno ancora parte delle linee Sulmona-L'Aquila e Sulmona-Pescara).

Foto della storica sede della stazione, distrutta dai bombardamenti del 1943

Nel 1888 venne aperta al traffico ferroviario anche la tratta Roma-Sulmona che realizzava il collegamento più breve con la capitale, trasformando così la stazione da semplice impianto ferroviario passante in stazione di diramazione[2]. Negli stessi anni prendeva forma il progetto, a lungo proposto, di collegamento verso il sud e Napoli attraverso il valico di Campo di Giove, la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo (punto più alto della linea a 1268 m s.l.m.), e Carpinone.

La realizzazione di una linea così complessa richiese molto tempo e la costruzione di una ferrovia di servizio a cremagliera a scartamento ridotto tra Cansano e Roccaraso; il primo tratto della futura linea fu aperto all'esercizio il 18 settembre 1892 ed aveva come stazioni capolinea Sulmona e Cansano, mentre l'intera tratta venne inaugurata il 18 settembre 1897 realizzando l'importante collegamento trasversale, e più breve, tra le stazioni di Napoli sul Tirreno e quella di Pescara sull'Adriatico. A seguito di ciò venne costruito anche un deposito locomotive sul lato sud-ovest del piazzale binari, mentre sul fianco ovest, dal lato esterno, trovarono posto gli edifici sussidiari per gli alloggi del personale.

La tratta Roma-Sulmona fu sede, nel 1927, dell'attivazione sperimentale della trazione trifase a 10000 Volt e frequenza industriale di 45 Hz; il 23 marzo 1929 vi fu l'inaugurazione ufficiale della stazione elettrificata di Sulmona.

La seconda guerra mondiale colpì duramente la stazione e i suoi impianti (perché vitale nodo della rete), che vennero devastati[2]. La stazione venne interamente ricostruita rientrando in funzione nel 1947[3]. Gli edifici e gli impianti contemporanei infatti risalgono tutti al dopoguerra[2]. Fu realizzato un monumento ai ferrovieri che persero la vita nel bombardamento.

Nel 2018 la stazione è stata riammodernata con l'aggiunta di nuove banchine, sistemi di illuminazione a led, di accessibilità e di informazione audiovisiva, ascensori e rampe esterne, riqualificazione dell'atrio, della sala d'attesa, dei sottopassaggi pedonali e dello sportello della biglietteria, rimozione delle barriere architettoniche e riverniciatura bianca delle pareti esteriori del fabbricato viaggiatori[4].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del piazzale ferroviario della stazione
La locomotiva FS 835.092 monumentata nel piazzale esterno della stazione

La stazione è gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che la colloca nella categoria "Silver"[5]. È posta sulla linea ferroviaria Roma-Pescara ed è altresì origine delle linee ferroviarie di collegamento per L'Aquila, Rieti e Terni verso nord e per Carpinone, Isernia e Napoli verso sud[2]. La stazione possiede 14 binari, di cui 4 per il servizio viaggiatori e 10 a servizio dell'officina[6]. Adiacente alla stazione, vi è il deposito locomotive di Sulmona[2]. Tra i binari del piazzale vi sono due colonne idrauliche, utilizzate in passato per rifornire di acqua i tender delle locomotive a vapore, e una piattaforma girevole ferroviaria; la loro funzionalità è stata ripristinata nel 2017[7][8].

La stazione sorge a circa km a nord del centro cittadino a cui è collegata da un viale alberato. Di recente è stato aggiunto un bar-pizzeria per agevolare i viaggiatori[2].

Nella piazza esterna di accesso è posta come monumento una locomotiva FS 835.092[2].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il traffico passeggeri è costituito da treni regionali da e per le direttrici di Pescara (con eventuale prosecuzione per Teramo e Lanciano), Roma (passando per Avezzano) e L'Aquila[9].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone dei seguenti servizi[6]:

  • Sportello informazioni
  • Biglietteria a sportello
  • Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa
  • Servizi igienici
  • Bar

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è connessa con i seguenti interscambi[2]:

  • Autobus urbani ed interurbani

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Compartimento di Ancona (PDF), su rfi.it, 19 dicembre 2008, p. 1 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  2. ^ a b c d e f g h i j k Stazionidelmondo.it.
  3. ^ Bellomi e Cuttica (1948), p. 79.
  4. ^ Sulmona, inaugurata la nuova stazione, in il Centro, Pescara, 13 dicembre 2018.
  5. ^ Le stazioni oggi in: Abruzzo, su rfi.it (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  6. ^ a b Rfi.it; Stazionidelmondo.it.
  7. ^ "Transiberiana d'Italia", ripristinate due colonne idrauliche, in fondazionefs.it, 8 ottobre 2016.
  8. ^ "Transiberiana d'Italia", le colonne idrauliche sono tornate ad essere funzionanti, in fondazionefs.it, 11 settembre 2017.
  9. ^ Orario dei treni in partenza dalla stazione di Sulmona, su prm.rfi.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Bellomi e Amedeo Cuttica, La ricostruzione delle F.S. alla fine del 1947, in Ingegneria Ferroviaria, anno III, n. 1, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, gennaio 1948, pp. 73-88, ISSN 0020-0956 (WC · ACNP).
  • Rete Ferroviaria Italiana – Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 104, su normativaesercizio.rfi.it, ed. 2003, Direzione Territoriale Produzione di Ancona.
  • Rete Ferroviaria Italiana – Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 107, su normativaesercizio.rfi.it, Direzione Territoriale Produzione di Ancona.
  • Rete Ferroviaria Italiana – Direzione Circolazione, Fascicolo Linea 115, su normativaesercizio.rfi.it, ed. 2003, Direzione Territoriale Produzione di Roma.
  • Rete Ferroviaria Italiana – Direzione Circolazione, Fascicolo Orario 108/CI, su normativaesercizio.rfi.it, ed. dicembre 2003, Direzione Territoriale Produzione di Ancona.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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