Stazione di Manziana-Canale Monterano

Manziana-Canale Monterano
stazione ferroviaria
già Manziana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàManziana
Coordinate42°07′41.67″N 12°08′05.1″E / 42.128243°N 12.134751°E42.128243; 12.134751
Lineeferrovia Roma-Capranica-Viterbo
Storia
Stato attualeIn uso
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari2 + 1 tronco
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Ferrovie Laziali
Linea FL3 
 Viterbo Porta Fiorentina
 Viterbo Porta Romana
 Tre Croci
 Vetralla
 Capranica-Sutri
 Oriolo
 Manziana-Canale Monterano
 Bracciano
 Vigna di Valle
 Anguillara
 limite tariffa urbana
 Cesano di Roma
 Olgiata
 La Storta-Formello
 La Giustiniana
 Ipogeo degli Ottavi
 Ottavia
 Roma San Filippo Neri
 Roma Monte Mario
 Gemelli
 Roma Balduina
 Appiano
   Valle Aurelia
 Roma San Pietro 
 Quattro Venti
 Roma Trastevere  
    Roma Ostiense  
   Roma Tuscolana  
   Pigneto In costruzione 
   Roma Tiburtina  

La stazione di Manziana-Canale Monterano è una stazione ferroviaria posta sulla linea Roma-Capranica-Viterbo. Serve i centri abitati di Manziana e di Canale Monterano, al quale è collegata tramite un servizio di trasporto pubblico offerto da CoTraL e Seatour.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, in origine denominata semplicemente "Manziana", venne attivata prima del 1916[1].

Assunse la denominazione di "Manziana-Canale Monterano" prima del 1927[2].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita dai treni regionali della linea FL3 che collegano la capitale con il capoluogo della Tuscia.

Nel normale giorno feriale (dal lunedì al venerdì) nella stazione ferma un treno ogni ora per Viterbo ed uno ogni ora per Roma Ostiense.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Compare nell'orario ferroviario dell'8 febbraio 1916, riprodotto in Vittorio Formigari, Piero Muscolino, La metropolitana a Roma, Calosci - Cortona, 1983, a p. 250
  2. ^ Orario ferroviario del 1º novembre 1927, riprodotto in Vittorio Formigari, Piero Muscolino, La metropolitana a Roma, Calosci - Cortona, 1983, a p. 251

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]