Stazione di Gravellona Toce

Gravellona Toce
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGravellona Toce
Coordinate45°56′02.71″N 8°25′43.05″E / 45.934085°N 8.428625°E45.934085; 8.428625
Lineeferrovia Domodossola-Novara
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1887
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari3
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenitalia
InterscambiAutobus extraurbani

La stazione di Gravellona Toce è una stazione ferroviaria situata nell'omonimo comune in Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne attivata il 30 aprile 1887, come capolinea provvisorio della linea da Novara.[1]

Struttura ed impianti[modifica | modifica wikitesto]

La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana controllata del gruppo Ferrovie dello Stato.

La stazione ha tre binari anche se solo l'1 e il 2 sono dedicati al servizio passeggeri. Sono presenti due banchine: una è posta a diretto contatto con FV, l’altra è ad isola, posta i binari 1 e 2. Esse sono collegate mediante una passerella a raso in asfalto. Il binario 3 è invece un binario di servizio, utilizzato nel caso di transiti di treni merci e sprovvisto quindi di banchina.

È presente uno scalo merci, dotato di un ulteriore binario tronco, con annesso fabbricato; da anni tuttavia risulta in stato di abbandono.

È presente un fabbricato viaggiatori che si compone su due piani. Esso è un edificio a pianta rettangolare non accessibile ai viaggiatori. La parete lato binari, coperta da una tettoia in metallo, ospita due obliteratrici e alcuni pannelli informativi per l’utenza.

Accanto al FV è presente un ulteriore fabbricato a pianta quadrata che ospitava i servizi igienici oltre che un giardino recintato dove era collocata un'alta torre per l'acqua, demolita nel 2007.[2]

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio viaggiatori è effettuato da Trenitalia società del gruppo Ferrovie dello Stato.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è classificata da RFI in categoria ‘bronze’[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferrovia Novara-Gozzano-Domodossola (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XX, n. 18, 30 aprile 1887, p. 289.
  2. ^ Copia archiviata, su photorail.com. URL consultato il 14 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ Elenco rivenditori autorizzati Trenitalia Archiviato il 18 luglio 2013 in Internet Archive.

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