Stazione di Gavorrano

Gavorrano
stazione ferroviaria
già Potassa[1]
La stazione vista dal piazzale interno
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGavorrano, località Potassa
Coordinate42°56′52.44″N 10°56′00.96″E / 42.9479°N 10.9336°E42.9479; 10.9336
LineeTirrenica
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1864
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari3
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutobus extraurbani

La stazione di Gavorrano è la stazione ferroviaria al servizio del comune omonimo, in provincia di Grosseto, sulla ferrovia Tirrenica. La stazione si trova a diversi chilometri dal centro del paese, presso la frazione di Potassa, e ciò non la rende pienamente sfruttabile.

È classificata nella categoria "Bronze" di RFI.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Gavorrano, dispone di un fabbricato viaggiatori che ha l'architettura tipica di un caseggiato di campagna, disposto su più livelli e dall'aspetto un po' diroccato. Sono assenti i servizi per i viaggiatori essendo la stazione poco frequentata.

Si contano 3 binari passanti, dove i primi due sono usati sovente, mentre il terzo solo in caso di incrocio. I binari sono serviti da due ampie banchine dove di recente sono state installate delle pensiline e costruito un sottopassaggio anche per i portatori di handicap.

La stazione di Gavorrano non dispone di scalo merci.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Trovandosi ad una certa distanza dalla città, la stazione non ha un grosso movimento di passeggeri: questo è limitato alle ora di punta e prettamente pendolare.

A Gavorrano ferma qualche regionale al giorno per Grosseto, Pisa o Campiglia Marittima.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Maggi, Ferrovie e sviluppo urbanistico in Italia. I paesi scalo tra Siena e Follonica in Toscana 1859-1961 (PDF), su tstrevista.com, 2019, p. 83. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  2. ^ www.rfi.it, Stazioni della Toscana, su rfi.it. URL consultato il 12 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2012).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]