Stazione di Campoleone

Campoleone
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAprilia, località Campoleone Scalo
Coordinate41°38′33″N 12°38′54.24″E / 41.6425°N 12.6484°E41.6425; 12.6484
Altitudine126 m s.l.m.
LineeRoma-Napoli (via Formia)
Roma-Campoleone-Nettuno
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1920
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante, di diramazione
Binari8
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutobus urbani
Statistiche viaggiatori
al giorno2339 (2007)
all'anno853 735 (2007)
Fonte[1]
Ferrovie Laziali
Linea FL7 
     Roma Termini    
 Torricola 
 limite tariffa urbana
 Pomezia-Santa Palomba 
 Campoleone 
 Cisterna di Latina
 Latina
 Sezze Romano
 Priverno-Fossanova
 Monte San Biagio-Terracina Mare
 Fondi-Sperlonga
 Itri
 Formia-Gaeta
 Minturno-Scauri
Ferrovie Laziali
Linea FL8 
     Roma Termini    
 Torricola 
 limite tariffa urbana
 Pomezia-Santa Palomba 
 Campoleone 
 Aprilia
 Campo di Carne
 Padiglione
 Lido di Lavinio
 Villa Claudia
 Marechiaro
 Anzio Colonia
 Anzio
 Nettuno

La stazione di Campoleone è una delle tre stazioni di Aprilia, nella frazione di Campoleone. Funge da scalo ferroviario anche per la vicina Ardea, alla quale è collegata tramite bus urbani.

La stazione si trova sulla linea Roma-Napoli via Formia con la diramazione della linea per Nettuno; pur non trovandosi nei pressi di un grosso centro abitato, ha una discreta importanza a livello locale per la presenza del bivio che conduce ad Anzio e Nettuno e come nodo di interscambio per il traffico viaggiatori.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne inaugurata il 31 ottobre 1920[2] insieme alla tratta della direttissima che da Roma giungeva in questa stazione e venne realizzata all'intersezione con la preesistente linea ferroviaria Albano-Nettuno; sia la tratta proveniente da Albano sia quella proveniente da Nettuno vennero fatte entrare in stazione dal lato sud, generando di fatto lo sdoppiamento della linea, con i convogli che collegavano Roma a Nettuno instradati attraverso la direttissima. In tal modo la tratta da Albano a Campoleone venne relegata a semplice collegamento locale, non generando alcun traffico significativo, considerando pure che l'unica stazione della tratta, Cecchina, era collegata direttamente a Roma dalla ferrovia Roma-Velletri; pertanto il 31 ottobre 1927 il tratto Albano-Cecchina venne soppresso, mentre nel 1935 venne sospesa la tratta Cecchina-Campoleone e il 25 settembre 1938 la tratta fra Campoleone e Albano Laziale venne chiusa definitivamente al traffico.[3] Rimase in uso solo un tratto di circa 2 km che fungeva da raccordo merci, all'impianto di carico pietrisco su carri collegato tramite funivia ad una vicina cava.

Durante la seconda guerra mondiale, essendo stata pesantemente danneggiata, la linea venne sospesa il 10 settembre 1943 quando il servizio era ormai molto ridotto. Dopo che erano stati rapidamente riparati i danni causati dalla guerra, la linea riprese a funzionare dal settembre 1944, ma causa interruzione ancora esistente nei pressi della stazione di Pomezia, nella tratta fra Roma e Campoleone della direttissima Roma-Napoli, venne temporaneamente riattivata la tratta Cecchina-Campoleone per consentire l'instradamento dei convogli da Roma a Nettuno e da Roma a Formia. Il 1 ottobre 1946, essendo stati riparati i danni sulla direttissima fra Roma e Campoleone, i convogli tornarono a utilizzare il normale itinerario e la tratta Cecchina-Campoleone venne definitivamente chiusa al traffico.[2]

In questa stazione, l'8 novembre 1967, durante il suo viaggio inaugurale la E.444.001 toccò i 207 km/h (per i parametri dell'epoca, alta velocità) in testa al TV33069 diretto a Napoli Mergellina. A bordo del treno si trovavano il Presidente del Consiglio Aldo Moro e il ministro dei trasporti e futuro Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione ha otto binari passanti di cui sette destinati per il servizio passeggeri, serviti da quattro banchine collegate tramite sottopassaggio. I binari di corretto tracciato sono il 2 ed il 4 verso Napoli ed il 6 verso Nettuno, ma vengono normalmente utilizzati anche i binari 1, 3 e 5, mentre il binario 7 non prevede la sosta di treni in orario.[2] Sono inoltre presenti diversi tronchini nell'ex scalo merci, lato Napoli ed infine è ancora presente un breve tratto in uscita dalla stazione del binario che conduceva a Cecchina ed Albano Laziale, che viene utilizzato come asta di manovra per i mezzi di servizio.[2]

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Nella stazione di Campoleone fermano i treni regionali delle linee FL 7 e FL 8, più i diretti per Napoli ed un interregionale per Caserta.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone di:

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Dal lato opposto del fascio binari rispetto al fabbricato della stazione è stato recentemente costruito un grosso parcheggio di interscambio che è facilmente raggiungibile in quanto collegato con il sottopassaggio della stazione stessa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stazioni del compartimento di Roma (PDF), su RFI, 19 dicembre 2008. URL consultato il 15 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b c d Stazione di Campoleone (LT)
  3. ^ Regio decreto 16 giugno 1938, n. 1251, in materia di "Soppressione di tre tronchi ferroviari"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fascicolo Linea 117, Rete Ferroviaria Italiana.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le stazioni di Aprilia, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2009).