Station One

Station One
PaeseBandiera dell'Italia Italia
Data di lancio2 giugno 1997
Data di chiusura1999 (o più probabilmente ottobre 2001)[1]
EditorePm&M[2]

Station One è stata un'emittente radiofonica italiana, syndication a carattere nazionale lanciata il 2 giugno 1997 in FM.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'emittente era diretta artisticamente da Claudio Astorri fino al 1998 poi prende il suo posto Stefano Carboni.[3] La sua sede era a Milano e il suo format era quello di una hit radio, che trasmette solo successi del momento.[4] Proprietario dell'emittente era in una prima fase Enzo Palazzolo[4][5]. Successivamente l'emittente passò sotto il controllo degli imprenditori Marco Marati e Guido Monasterolo, provenienti rispettivamente dagli ambienti della produzione musicale e dell'abbigliamento.

L'emittente nacque sulle frequenze di Italia Vera, network che nel 1996 aveva registrato un ascolto medio di oltre due milioni di ascoltatori secondo AudiRadio.[2] Trasmetteva come syndication con alcune minime differenze di palinsesto tra le diverse regioni d'Italia, che permettevano così di vendere spazi pubblicitari a carattere locale, possibilità negata da una legge ai network nazionali a partire da metà anni novanta[indicare legge di riforma radiotv].

Nonostante l'alta qualità degli speaker che ci lavoravano, anche a seguito di alcune difficoltà organizzative l'emittente chiuse i battenti nel 1999 (come circuito nazionale),[4]vendendo le sue frequenze alla nascente Radio 24. Continuò a trasmettere fino alla fine del 2001 soltanto nel nord del Paese[1]. Uno degli ultimi slogan fu "Radio Station One non una radio nuova... ma diversa". Le frequenze di trasmissione nell'ultima fase furono: 88.70 e 103.00 mhz (Milano e hinterland), 103.00 mhz (Brianza), 88.60 e 97.60 mhz (Como), 97.60 mhz (Varese), 101.30 mhz (Lecco), 103.00 mhz (Bergamo), 106.00 mhz (Lago Maggiore), 97.60 mhz (Novara), 103.00 mhz (Crema), 103.00 mhz (Cremona)[6].

A testimoniare la bontà del progetto era la presenza nel palinsesto di diversi speaker già affermati nel campo della radiofonia italiana, come Mila By Night e Manuela Doriani, ma anche di altre voci diventate poi tra le più apprezzate negli anni a venire, come Marisa Passera, DJ Aladyn, Platinette, La Pina (tutti immediatamente acquisiti da Radio Deejay nel 1999), Wender e Marco Mazzoli, che proprio nel pomeriggio di Station One proponevano una prima versione di ciò che poi sarebbe diventato Lo zoo di 105.[3][4] Tra gli altri conduttori, anche Alessandra Zacchino, Stefano Gallarini, Gianni De Berardinis, Roberto Corinaldesi, Tomas Damiani.[4] I giornali radio Talk News (una formula innovativa che prevedeva la conduzione a due con il dj in onda in quel momento e il giornalista, per non creare una cesura nel programma) erano diretti da Francesco Perilli, in redazione Domenico Affinito, Caterina D'Ambrosio, Dora Rametta e Valeria Sgarella.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Registrazioni radiofoniche del programma Clubbing (Registrazione Live del 4 Ottobre 2001) risalenti all'ottobre del 2001, condivise sul portale Youtube, assieme alla presenza del sito on line nel marzo 2001 (e oltre) fanno postdatare la data di chiusura della radio, ipotizzata dalle memorie di storiaradiotv.it e di siciliamedia.it all'anno 1999.
  2. ^ a b Italia vera diventa Station One, in italiaoggi.it, 3 giugno 1997. URL consultato il 22 aprile 2016.
  3. ^ a b Scheda di Station One su storiaradiotv.it, su storiaradiotv.it. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).
  4. ^ a b c d e Scheda di Station One su siciliamedia.org [collegamento interrotto], su siciliamedia.org. URL consultato il 22 aprile 2016.; Station One (url spostato), su siciliamedia.it. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato il 21 gennaio 2022).
  5. ^ Alè, ci risiamo con il ritorno dei miti: ora tocca, sul web, a Peter Flowers, 10 settembre 2009. URL consultato il 22 aprile 2016.
  6. ^ Sito ufficiale, su station1.it. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2001).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su station1.it. URL consultato il 6 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2001).
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