Stanley Karnow

Stanley Karnow

Stanley Karnow (New York, 4 febbraio 1925Potomac, 27 gennaio 2013[1]) è stato un giornalista, scrittore e storico statunitense, vincitore del premio Pulitzer.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1959 fu un corrispondente per le riviste Time e Life.

Durante la Seconda guerra mondiale, fu arruolato nella United States Army Air Corps in Asia e continuò ad interessarsi del quadrante del Pacifico anche dopo la fine della guerra[2].

Fu presente in Vietnam nel luglio 1959 quando i primi americani vennero uccisi dai Vietcong. Venne posto in una lista nera che lo indicava come uno dei maggiori oppositori del presidente statunitense Richard Nixon.

Nel 1983 pubblicò Storia della guerra del Vietnam[3] e partecipò all'organizzazione di programmi televisivi riguardanti la guerra indocinese.

Scrisse inoltre altri libri incentrati sulla dittatura comunista di Mao in Cina e sugli sviluppi della politica americana nelle Filippine.

Visse a Washington fino alla morte[4] ed era riconosciuto[5] come uno dei maggiori storici americani degli ultimi anni[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stanley Karnow, journalist and Vietnam historian, dies (en) Washingtonpost.com
  2. ^ "Comment on Stanley Karnow article on 'Organised opposition to Maoism'." (1967): in Foreign Office Files for China, Adam Matthew Digital.
  3. ^ Per una sua recensione italiana, v. Giampiero Buonomo, La guerra del Vietnam è ora una parabola, in Avanti!, 5 settembre 1989, p. 14..
  4. ^ Mcfadden R., Stanley Karnow, 87, journalist and author. International Herald Tribune [serial online]. 2013.
  5. ^ Lewis A. 'The end is inevitable, but not predictable': two-time Pulitzer prize winner and former New York times columnist Anthony Lewis, NF '57, remembers Stanley Karnow, NF '58. Nieman Reports [serial online]. 2013;(4):52.
  6. ^ North, Don. "An interesting man in interesting times: Stanley Karnow: restless, skeptical, petulant and compulsively inquisitive, to the end." Vietnam, 2013, p. 46.

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Controllo di autoritàVIAF (EN47288845 · ISNI (EN0000 0000 8913 9383 · LCCN (ENn83121344 · GND (DE1173743065 · BNF (FRcb12015850m (data) · J9U (ENHE987007263782405171 · NDL (ENJA00445191 · WorldCat Identities (ENlccn-n83121344