Stadio nazionale di Jamor

Stadio nazionale di Jamor
Informazioni generali
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
Inizio lavori1938
Inaugurazione1944
ProprietarioIstituto dello Sport e della Gioventù
ProgettoJacobetty Rosa
Informazioni tecniche
Posti a sedere37593
Pista d’atletica
Mat. del terrenotappeto erboso
Uso e beneficiari
CalcioBelenenses SAD (2018-)
Mappa di localizzazione
Map

Lo stadio nazionale di Jamor (in portoghese Estádio Nacional do Jamor) è un impianto calcistico di Oeiras, in Portogallo; amministrativamente è ubicato nel valle del Jamor del comune di Oeiras, nelle immediate vicinanze della capitale Lisbona.

Di proprietà della Federcalcio portoghese, ospita attualmente le gare della nazionale e le finali della Coppa del Portogallo oltre che gli incontri casalinghi del Belenenses SAD.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stadio è frutto dello sforzo compiuto dalla propaganda dell'allora dittatore António Salazar, fondatore in Portogallo di un regime di stampo fascista chiamato Estado Novo (Nuovo Stato), di dar vita a nuove opere monumentali (sulla falsariga di quelle, per esempio, dello stadio olimpico di Berlino[1]) dove promuovere la pratica sportiva, ma anche per creare spazi per manifestazioni celebrative ispirate al clima e ai valori politici della dittatura[1].

L'ingresso a raso dello stadio dalla tribuna orientale

Concepito come opera «di grande effetto scenico»[2] lo stadio, perfettamente allineato ai punti cardinali con le due curve opposte rispettivamente a nord e a sud e la tribuna orientale lasciata aperta per permettere anche l'ingresso a raso, si inserisce armonicamente all'interno del parco sportivo di Jamor, quartiere della cittadina di Oeiras, circa 10 chilometri dal centro di Lisbona e, pur mantenendo un aspetto monumentale in linea con i dettami del regime, riesce a coniugare «l'aspetto da anfiteatro da antica Grecia»[2] a una linea architettonica moderna e funzionale[2].

L'impianto fu ultimato nel 1944 e inaugurato il 10 giugno di quello stesso anno con una celebrazione propagandistica alla presenza di Salazar[3].

Già dal 1946 il nuovo stadio, denominato "nazionale", ospitò la finale della Coppa di Portogallo: la prima fu il 30 giugno di quell'anno, quando in finale giunsero due club di Lisbona, lo Sporting e l'Atlético; da allora, solo in cinque occasioni la finale di Coppa ebbe una sede diversa (quattro volte a Porto, allo Stadio das Antas, e in un caso in uno stadio di Lisbona, l'Alvalade, impianto di casa dello Sporting fino al 2003)[1].

Lo stadio è di proprietà della federazione calcistica portoghese, e la prima manifestazione internazionale a esservi ospitata fu l'edizione del 1950 della Coppa Latina, i cui incontri si tennero tutti in tale impianto; un anno prima, il 3 maggio 1949, lo Stadio Nazionale era stato il teatro dell'ultima partita del Grande Torino: su invito dei dirigenti del Benfica, che avevano deciso di organizzare un incontro in omaggio al loro capitano Francisco Ferreira[4], il Torino si recò in Portogallo per disputare un incontro amichevole contro la squadra di Lisbona; la partita terminò 4-3 per i lusitani e, al ritorno della squadra in Italia, l'aereo su cui viaggiava si schiantò sulla collina di Superga, sopra Torino, causando la morte di tutti i giocatori e degli accompagnatori.

Nel 4 settembre 1955 entrò nella storia essendo lo stadio che ospitò la prima partita di sempre della Coppa dei Campioni e più in generale primo incontro di sempre delle competizioni Union of European Football Associations (UEFA) per club. La partita fu tra la terza classificata dell'ultima Primeira Divisão, lo Sporting Lisbona e i campioni jugoslavi del Partizan e terminò 3-3. Nel 1967 lo stadio fu la sede della finale di Coppa dei Campioni tra gli scozzesi del Celtic e gli italiani dell'Inter[5]. In campo per l'Inter, sconfitta 1-2 dalla formazione britannica, giocava quel giorno Sandro Mazzola, figlio di Valentino che 18 anni prima aveva disputato l'incontro con il Benfica.

Benché in passato sia stato utilizzato più o meno regolarmente dalla selezione portoghese quando disputava le sue gare interne a Lisbona e nonostante il suo status ufficiale, tuttora, di stadio nazionale[6], l'impianto è penalizzato dall'assenza di copertura per qualsiasi ordine di posti, cosa che ha recentemente indotto la federazione a organizzare alcuni incontri internazionali di rilievo in altri impianti cittadini, come per esempio il moderno e nuovo Stadio da Luz di 2004, di proprietà del Benfica.

Il 25 settembre 2007 lo stadio ospitò anche un concerto dei Police, nel corso del loro Reunion Tour[7].

Incontri internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Finale di Coppa dei Campioni[modifica | modifica wikitesto]

Coppa dei Campioni 1966-1967[modifica | modifica wikitesto]

Lisbona
25 maggio 1967, ore 18
Celtic 2 – 1InterStadio Nazionale di Jamor (56.000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Kurt Tschenscher

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (PT) O estádio de Oeiras, su reflexaoportista.blogspot.com. URL consultato il 30 ottobre 2009.
  2. ^ a b c Fernandes.
  3. ^ (PT) Jorge P. Freitas, Document(ári)o Histórico - A inauguração do Estádio Nacional, 10 de Junho de 1944, in Com História, 23 marzo 2009. URL consultato il 30 ottobre 2009.
  4. ^ Lisbona, Estadio Nacional: è qui che "riposa" l'anima del Grande Torino, su sport.sky.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  5. ^ 1967 - Celtic Glasgow, su gazzetta.it. URL consultato il 30 ottobre 2009.
  6. ^ (EN) UEFA EURO 2008 Team workshop (PDF) [collegamento interrotto], su www1.uefa.com. URL consultato il 30 ottobre 2009.
  7. ^ (EN) The Police at the Estádio Nacional, su lastfm.it. URL consultato il 30 ottobre 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]