Stabilimento Olivetti (Pozzuoli)

Lo stabilimento Olivetti progettato da Luigi Cosenza. Foto di Paolo Monti

Lo stabilimento Olivetti è stato uno degli stabilimenti della società Olivetti costruito durante la presidenza di Adriano Olivetti.

Progettato negli anni cinquanta da Luigi Cosenza, lo stabilimento è un'opera di architettura moderna di Pozzuoli ed è un esempio di integrazione architettonica nel panorama naturale della costa napoletana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1953 Adriano Olivetti decide di aprire una fabbrica di macchine calcolatrici a Pozzuoli, scelta che rientra nell'ambito dei progetti di pianificazione sociale del Movimento Comunità per offrire posti di lavoro nell'Italia meridionale, con salari sopra le medie e assistenza alle famiglie degli operai.

Il progetto viene affidato all'architetto napoletano Luigi Cosenza, che lavora con la collaborazione di Adriano Galli, Pietro Ciaravolo, Pietro Porcinai e Marcello Nizzoli. La fabbrica diventa un esempio di integrazione nel panorama naturale della costa napoletana.

All'inaugurazione nel 1955 Adriano Olivetti affermò: «Di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata, nell'idea dell'architetto, in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno. La fabbrica fu quindi concepita alla misura dell'uomo, perché questi trovasse nel suo ordinato posto di lavoro uno strumento di riscatto e non un congegno di sofferenza». Dopo l'inaugurazione, verranno costruiti fino al 1970 nuove ale ed edifici.

Progetto[modifica | modifica wikitesto]

Situato su un'area di 15 ettari, il progetto della fabbrica si basa sull'idea di voler far entrare più luce naturale possibile.

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