Sofia Vasa

Sofia Vasa

Sofia Vasa (Stoccolma, 29 ottobre 1547Ekolsund, 17 marzo 1611) fu una principessa svedese e duchessa di Sassonia-Lauenburg.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia di Gustavo I di Svezia e della seconda moglie Margherita Leijonhufvud. Durante la sua infanzia, lei, così come i suoi fratelli, erano principalmente sotto la cura della madre, della fidata infermiera della regina, Brigitta Lars Andersson, della cugina di sua madre Margareta e di Ingrid Amundsdotter[1]. Dopo la morte di sua madre nel 1551, lei e i suoi fratelli furono affidati alle cure di Christina Gyllenstierna e poi delle sue zie Brita e Marta Leijonhufvud prima delle nozze di suo padre con Caterina Stenbock[2].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Durante la Guerra dei sette anni settentrionali, la regina Dorotea di Sassonia-Lauenburg propose un trattato di pace per matrimonio tra suo figlio minore, il monarca danese e Sofia. Tuttavia, avendolo suggerito senza l'approvazione di suo figlio, le trattative non andarono avanti[2].

Nel marzo 1566, Sofia venne fidanzata con il duca Magnus II di Sassonia-Lauenburg, che era stato a lungo al servizio di Erik XIV. Fu un doppio matrimonio: il fratellastro Erik XIV e Karin Månsdotter[2] e Sofia e Magnus, il 4 luglio 1568[3]. Erik XIV organizzò una doppia cerimonia perché aveva bisogno del sostegno per il suo controverso matrimonio con Karin. È anche possibile che temesse che non si sarebbe presentato nessuno degli invitati al matrimonio che voleva, a meno che non avesse celebrato il matrimonio di Sofia in contemporanea.

Sofia non voleva questo matrimonio - rifiutò e bloccò i preparativi per il matrimonio, che gli impedirono di svolgersi nel giugno del 1567 come previsto inizialmente quando Erik sposò Karin per la prima volta[2]. Erik ordinò quindi che, dal momento che Sofia rifiutava di prepararsi per il matrimonio, i preparativi avrebbero dovuto essere fatti per lei, e il suo matrimonio sarebbe avvenuto insieme alla sua seconda, pubblica cerimonia nuziale con Karin[2].

Durante la cerimonia, Sofia entrò accompagnata dalla sorella Elisabetta, dopo Karin e dalla regina Caterina[2]. Né Sofia né sua sorella Elisabetta assistettero alla successiva incoronazione di Karin.

Fu un matrimonio infelice. Suo marito era alcolizzato cronico e soffriva di violenti accessi, durante i quali maltrattava sia i servi che la moglie. Violentò la moglie sia fisicamente che psicologicamente portandola alla follia. Le ragioni di questa violenza sono, forse, da rinvenire nella gelosia.

Diede un solo figlio al marito:

  • Gustavo (31 agosto 1570-11 novembre 1597), governatore di Kalmar;
Ritratto del Castello di Ekolsund

Nel 1571, Magnus impegnò i suoi gioielli per finanziare la sua conquista della Sassonia-Lauenburg. Ben presto spese i suoi soldi e Sofia fu costretta a chiedere costantemente alla sua famiglia di finanziare le sue ambizioni[2]. Nel 1575, suo fratello Giovanni III di Svezia concesse a Magnus il feudo svedese di Sonnenburg e di Ösel per fargli lasciare la Svezia, ma fu presto cacciato da Ösel a causa del suo brutale dominio. Magnus divenne presto impopolare con la famiglia di Sofia a causa di come la trattava.

Nel 1577, le fonti dicevano che Magnus impediva a Sofia di ricevere lettere dalla sua famiglia e di accettare inviti, e la isolava dal mondo esterno[2].

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1578, Giovanni III fece arrestare Magnus ed esiliare dal paese[2]. Divenne tutore del figlio di Sofia e concesse alla sorella i feudi di Ekolsund e Vänngarn per permetterle di sopravvivere[2]. Nel 1597 Sofia ricevette anche i feudi di Lagunda e Håbo.

Sofia dedicò in seguito la vita a suo figlio Gustavo. Ha lavorato per garantire i suoi diritti nella Sassonia-Lauenburg e per il suo futuro. Teneva Gustavo con sé piuttosto che mandarlo via come era consuetudine. Nel 1595, entrò in conflitto con suo figlio quando la persuase a concedergli metà del suo feudo - che ritirò con l'aiuto di suo fratello Carlo IX[2].

Visse il resto della vita in solitudine nel castello di Ekolsund, rimanendo mentalmente instabile a causa delle violenze subite. Recuperò col tempo in parte la sanità mentale tanto da occuparsi dell'amministrazione della sua vita domestica.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tegenborg Falkdalen, Karin, Margareta Regina: vid Gustav Vasas sida : [en biografi över Margareta Leijonhufvud (1516-1551)], Setterblad, Stockholm, 2016
  2. ^ a b c d e f g h i j k Karin Tegenborg Falkdalen (2010). Vasadöttrarna (The Vasa Daughters). Falun: Historiska Media. ISBN 978-91-85873-87-6 (In Swedish)
  3. ^ Vasa

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN81147954 · CERL cnp01158733 · GND (DE136875432