Santuario di Nostra Signora di Loreto (Tresivio)

«Il Santuario della Santa Casa di Loreto a Tresivio, monumento di arte e di fede sincera, [...] meta di devoti pellegrinaggi che ravvivano la devozione dei fedeli»

Santuario di Nostra Signora di Loreto
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàTresivio
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria Santissima di Loreto
Diocesi Como
Stile architettonicobarocco

Il santuario di Nostra Signora di Loreto, noto anche come santuario della Santa Casa di Loreto,[1] è un luogo di culto cattolico di Tresivio, in provincia di Sondrio, in Lombardia. Il santuario è annoverato nell'elenco dei santuari e templi votivi della Diocesi di Como[2].

Il santuario che è anche la chiesa più grande, a livello di dimensioni, della Valtellina, ospita al suo interno una copia Settecentesca della Santa Casa di Nazareth conservata nella Basilica di Loreto.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario fu costruito in più fasi, nel luogo dove già nel 1016 esisteva una chiesa nota come Santa Maria in Tronchedo[4], edificio religioso che dal 1106 fu amministrato per circa un secolo e mezzo da alcuni benedettini facenti riferimento ai monaci della basilica di Sant'Abbondio in Como.[3]

La decisione di trasformare la chiesa di Tronchedo in un santuario mariano fu presa nella prima metà del XVII secolo, facendo seguito a un desiderio espresso dalla popolazione locale nel contesto della guerra di Valtellina[5].[3]

I lavori, iniziati nel 1646[6] con la posa della prima pietra del nuovo edificio,[3][7] durarono per i secoli XVII e XVIII[8] fino al 1790[6][9].

L'edificazione fu resa possibile anche dal determinante contributo economico della nobile famiglia Guicciardi di Tresivio. Antonio Guicciardi, con disposizione testamentaria 16 maggio 1656, legava alla fabbrica e alla Ecclesia Lauretana di Tresivio stabili, fitti e capitali per un importo di 8.000 imperiali[10]. Il nipote Giacinto Guicciardi in data 19 agosto 1656 rogava una transazione con il Vescovo di Como mediante la quale veniva eretto il suddetto Beneficio ecclesiastico con diritto di giuspatronato in perpetuum per sè e per i suoi discendenti maschi[11], che fu esercitato fino a metà '800. Francesco Guicciardi, Cancelliere nel Terziere di Mezzo nel 1678 e Cancelliere Supremo di Valle negli anni 1707-09, spinge il Consiglio Generale di Valle ad assegnare alla costruzione della Santa Casa "il sovrappiù di quanto contavano di ottenere dalla messa all’incanto della tratta delle granaglie importate dal ducato di Milano"[11].

Agl'inizi del Settecento risale la costruzione della riproduzione della Santa Casa:[6] la prima pietra fu benedetta nel 1701[6], per mano dell'arciprete di Tresivio Ignazio Lazzaroni.[3][12][13]

L'edificazione del campanile durò dal 1795 al 1833, periodo in cui la chiesa fu oggetto di interventi di decorazione.[14] Una delle campane del santuario risale al 1693[15].

Dal 1913, la chiesa fa ufficialmente parte dell'elenco degli edifici monumentali d'Italia.[13]

Dopo esser stato chiuso nel 1968 per problemi strutturali,[16] sul finire del Novecento, il santuario fu depredato, con l'aiuto dell'allora parroco Mario Simonetta, dei suoi più importanti arredi tra i quali dodici statue rappresentanti gli apostoli che erano collocate ciascuna in una apposita nicchia, tutti i quadri che costituivano la via crucis insieme a dei grandi dipinti ad olio.

In seguito fu sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione, ultimati nell'anno 2000[17].

Dal 2020, il santuario ospita un ciclo di statue monumentali in legno, sculture raffiguranti i dodici apostoli.[18]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Situato nella zona centrale di Tresivio,[3] il santuario si staglia tra i vigneti[13][19], in posizione dominante sulle pendici della montagne[6].

Introdotto da una facciata in stile barocco aperta da un portale in pietra ollare[20], il santuario conserva al suo interno una riproduzione della Santa Casa lauretana. Collocata sotto la cupola, la riproduzione comprende una nicchia che ospita una statua della Madonna Nera[21], oggetto di devozione popolare.[6]

Nel presbiterio, la tribuna e la cassa dell'organo vennero costruite attorno al 1660, quando Carlo Prati fu incaricato di dotare il santuario di un organo.[22][23]

Il santuario è dedicato alla natività di Maria, la cui memoria li l'8 settembre.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sabrina Bonaiti, Valtellina, Touring Editore, 2004, ISBN 978-88-365-3047-2. URL consultato il 21 luglio 2022.
  2. ^ Santuari diocesani e templi votivi – Santuari Diocesani, su santuari.diocesidicomo.it. URL consultato il 21 novembre 2023.
  3. ^ a b c d e f g Comune di Tresivio, su www.comune.tresivio.so.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  4. ^ 42. La Santa Casa di Tresivio - PDF Free Download, su docplayer.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  5. ^ Tresivio, su www.paesidivaltellina.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  6. ^ a b c d e f Touring Club Italiano, Santuario della Santa Casa Lauretana, Tresivio, località, Chiesa, su Touring Club Italiano. URL consultato il 21 luglio 2022.
  7. ^ Comune di Tresivio, su www.halleyweb.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  8. ^ Santuario della Santa Casa di Loreto (Tresivio), su camminomarianodellealpi.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  9. ^ Chiese - Santa Casa Lauretana (Tresivio), su www.la-valtellina.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  10. ^ AA.VV. Tresivio, a cura del Comune di Tresivio, Sondrio, 1999, pag. 17.
  11. ^ a b AA.VV. Tresivio, a cura del Comune di Tresivio, Sondrio, 1999, pag. 18.
  12. ^ Santa Casa di Loreto a Tresivio (SO) di Angelo De Michielli e Gianluigi Garbellini, su www.santuarimariani.org. URL consultato il 21 luglio 2022.
  13. ^ a b c Santa Casa Tresivio, su www.calendariovaltellinese.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  14. ^ Dalla Storia: Santuario della Santa Casa a Tresivio, su www.waltellina.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  15. ^ campanevaltellina.it, su campanevaltellina.it. URL consultato il 21 luglio 2022.
  16. ^ Madonnaneratresivio :: Due passi nel mistero, su www.duepassinelmistero2.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  17. ^ Lorenzo Jurina, Santuario della Santa Casa di Loreto a Tresivio (SO) (PDF).
  18. ^ VALENTINA PARMIGIANI, Dodici apostoli nel santuario mariano di Tresivio - Cronaca - ilgiorno.it, su Il Giorno, 18 luglio 2020. URL consultato il 21 luglio 2022.
  19. ^ Santa Casa | La Parrocchia di Tresivio, su ParrocchiaTresivio. URL consultato il 21 luglio 2022.
  20. ^ Valtellina- www.valtellina.it, Cultura - Itinerari religiosi e chiese - Santuario Santa Casa di Loreto, su Valtellina. URL consultato il 21 luglio 2022.
  21. ^ Santuario Santa casa di Loreto, su Sondrio e Valmalenco. URL consultato il 21 luglio 2022.
  22. ^ Cassa d'organo, su lombardiabeniculturali.it.
  23. ^ Tribuna da organo, su lombardiabeniculturali.it.

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