Sandro Iovino

Sandro Iovino, all'anagrafe Alessandro Iovino (Roma, 26 agosto 1939), è un doppiatore e attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di formazione teatrale, come doppiatore è noto soprattutto per aver interpretato la voce italiana di Rutger Hauer nel film Blade Runner, di Montgomery Burns nella serie animata I Simpson fin dalla prima stagione, di J. K. Simmons nella trilogia cinematografica di Spider Man diretta da Sam Raimi e del personaggio di Windom Earle (Kenneth Welsh) nella serie televisiva statunitense I segreti di Twin Peaks.

Ha inoltre doppiato, fra gli altri, Al Pacino ne Lo spaventapasseri, Aleksandr Kajdanovskij in Stalker di Andrej Tarkovskij, Terence Stamp, Kurtwood Smith e Leslie Nielsen in alcune interpretazioni, e il personaggio di Ser Barristan Selmy il Valoroso, interpretato da Ian McElhinney, ne Il Trono di Spade (stagioni 1, 3 e 4).

Ha conseguito il premio alla carriera nella quarta edizione de La Musa D'oro al Nerdshow di Bologna 2024.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Serie televisive[modifica | modifica wikitesto]

Telenovelas[modifica | modifica wikitesto]

Serie animate[modifica | modifica wikitesto]

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva RAI[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiati televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Sherlock Holmes: Uno studio in rosso (sceneggiato, 1999)
  • 102 minuti a Ground Zero (sceneggiato, Rai Radio 2, 2002)
  • Stefano Garian in Diabolik - Il re del terrore, regia di Arturo Villone (sceneggiato, 2002)
  • Principe Alberto I di Monaco e preside della scuola di Leida in Mata Hari (sceneggiato, Rai Radio 2, 2003)
  • Roy in Blade Runner, cacciatore di androidi (sceneggiato, Rai Radio 2, 2003)
  • Ardito Desio in K2: l'assalto finale (sceneggiato, Rai Radio 2, 2004)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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