San Leonardo in Treponzio

San Leonardo in Treponzio
frazione
San Leonardo in Treponzio – Veduta
San Leonardo in Treponzio – Veduta
Vista
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Lucca
Comune Capannori
Territorio
Coordinate43°48′00.4″N 10°34′04.7″E / 43.800111°N 10.567972°E43.800111; 10.567972 (San Leonardo in Treponzio)
Abitanti723 (2019)
Altre informazioni
Cod. postale55012
Prefisso0583
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisanleonardesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Leonardo in Treponzio
San Leonardo in Treponzio

San Leonardo in Treponzio costituisce una frazione del Comune di Capannori, in provincia di Lucca. Fa parte della zona del Compitese.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio della frazione è interposto tra la collina di San Ginese/Colognora di Compito ad est e i primi rilievi del Monte Pisano a sud-ovest. Si presenta pertanto come una piccola valle lungo il fosso di San Leonardo, che, con altri rivi, recapita tutte le acque dalle colline circostanti nel Rogio.

La frazione comprende due chiese, entrambe al centro dell'abitato: una piccola chiesa in stile romanico-toscano del XII secolo, ancora ben conservata ed adiacente ad un antico Ospedale fondato prima della chiesa, ed una più ampia chiesa, consacrata il 1921, costruita accanto alla chiesina antica.

La maggior parte delle case di San Leonardo si affaccia quindi sulla ss. statale 439, l'antica via Di Tiglio, che si sviluppa al fondo della piccola valle percorsa dal fosso di San Leonardo ed incrocia la via provinciale di Sottomonte, diretta a Guamo e poi verso il territorio pisano.

Costituiva nel medioevo quindi un punto di passaggio obbligato per chi da Lucca, evitando la più battuta via Francigena/via Romea che porta ad Altopascio, voleva andare verso l'Arno e poi verso Roma.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa antica, che era dedicata, come l'adiacente Ospedale, a San Leonardo di Limoges, che secondo Nello Paoli è Patrono anche degli Ospedali,[1] si ergeva sulla antica via Di Tiglio, tracciata su una precedente via di epoca romana.

Via Di Tiglio, giunta da Lucca nei pressi del borgo che si era costituito attorno ai succitati edifici religiosi, doveva oltrepassare vari fossi e piccoli rivi, in più punti. La località venne quindi chiamata dapprima Inter pontes[2] o Interpontio, in epoca moderna Treponzio. Altresì altri Autori si riportano al toponimo tres pontes[3], tra cui anche il Ridolfi nel manoscritto n. 3675 [4]in cui menziona i tre ponti: Ponte Maggiore sul Rogio (che lui chiama Ozzeri), ponte sul Rio di Massa "alle Luche" e quello sul Rio di Compito detto " ponte a Buggioni".

Documento proveniente dal Regesto Chartarum Italiae. Regesto del Capitolo di Lucca, vol.I documento 651 a pp.273-274

In realtà tutta l'area pianeggiante che da San Leonardo si apre a nord verso la Piana di Lucca è servita di un numero di ponti ben più alto di tre, che attraversano una serie numerosa di torrenti e canali, che da centinaia di anni sono serviti per bonificare l'area ed a salvarla delle acque, che vi confluiscono condotte non solo dall''Ozzeri/Rogio, ma anche dai torrenti che scendono dalle pendici del monte Pisano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime testimonianze del borgo risalgono ad un documento conservato nell'Archivio Storico Diocesano di Lucca, datato ottobre 757.[5] Il manoscritto è raccolto da Domenico Bertini e narra che, al tempo del re Desiderio, Eonando offrì un campo in luogo "prope Tripontio" alla chiesa e monastero di Santa Maria in Gurgite, nell'attuale Toringo, conservandone l'usufrutto.[6] Non si accenna minimamente all'esistenza né di un ospedale né di una chiesa.

Da quanto riportato da Graziano Concioni in Monasteri, chiese e romitori nel piviere di Compito,[7] risulta che l'Ospedale sia stato fondato per iniziativa del chierico Cunitho e di sua moglie Ricchelda, figlia di fu Leo chierico, con l'aiuto dei suoi fratelli Ildebrando e Ranieri e delle loro mogli, mediante la donazione a Dio, per la salvezza delle loro anime, di un pezzo di terra, di una cascina "que est hospitium pauperum" con corte, orto e vigna, l'11 aprile 1105. I beni donati erano presso Tripontho, in un luogo dove c'è il " trivium Luporum" che è chiamato Cospertinga.[8]

Dieci anni dopo, ovvero nel 1115, viene scritta una pergamena, ora conservata nell'Archivio di Stato di Lucca, nel fondo Fregionaia, che riporta la donazione di un oliveto alla Chiesa ed all'Ospedale di San Leonardo, costruiti in un luogo detto Interpontio.[9] La pergamena parla dell'offerta di un oliveto fatta al centro religioso, "onde i frutti del medesimo servano per uso e vitto dei pellegrini che vanno e vengono".[10] Per i pellegrini diretti a Roma l'Ospedale rappresentava una importante stazione di sosta per riposarsi e rifocillarsi. Un borgo quindi crebbe intorno all'Ospedale ed alla chiesa, addossato al crocevia tra la via Di Tiglio, proveniente da Lucca e diretta a sud verso Bientina, e la via che conduceva ad ovest lungo il fianco nord dei monti Pisani in direzione di Guamo, e poi di Pisa. Gli studiosi, Giuseppe Matraia[11] e Bartolomeo Baroni[12], mentre trattano entrambi del cippo miliare posto nell'antico cimitero sito presso il lato sud della chiesa romanica, chiamano via Di Tiglio "via Romana", segnalando l'analogia con l'altra via Romana diretta da Lucca verso est, tradizionalmente individuata come via Francigena.[13]

Prima della costruzione della nuova chiesa parrocchiale e quindi la nuova strada che ancora oggi passa sul fianco est dell'edificio di culto, il che avvenne solo alla fine del secolo XIX, via Di Tiglio[14], ricalcando presumibilmente una antica via romana minore proveniente da Lucca, si addentrava nel vecchio borgo, attraversandolo in direzione nord-sud, lasciandosi alla sinistra gli edifici dell'Ospedale e della chiesa romanica. Sull'angolo dell'edificio ospedaliero veniva a costituirsi un importante crocevia. Via Di Tiglio, diretta verso Castelvecchio, piegava ad angolo retto a sinistra passando sul fianco sud della chiesa romanica, lasciandosi sulla destra la via che portava in direzione ovest, verso Massa Macinaia, ed oltre.[15] Per tale posizione privilegiata San Leonardo in Treponzio ha sempre rappresentato un centro nevralgico per l'intera zona del Compitese: infatti Compito deve il suo nome al vocabolo latino compĭtum, che, secondo Cesare Sardi, starebbe a significare crocicchio, crocevia, bivio, riferito all'incrocio, posto dinanzi all'antico ospedale di San Leonardo in Treponzio.[16]

I pellegrini, oltrepassato il borgo seguendo via Di Tiglio, potevano scegliere se svoltare subito a sinistra verso est su via del Porto Al Pellegrino[17] (ora via Della Francese) e poi imbarcarsi verso l'Arno al Porto di San Pellegrino (ora detto semplicemente "Al Porto"), situato sulle rive dell'antico lago di Sesto nell'attuale frazione di San Ginese di Compito, oppure se proseguire diritto a sud sulla stessa via Di Tiglio, lungo la sponda destra del lago di Sesto, via terra fino a Bientina, dove avrebbero potuto imbarcarsi per attraversare l'Arno.

Fu rettore del complesso religioso dal 1179 al 1193 Benedetto, che diede un forte impulso all'istituzione. Dopo la sua morte fu proclamato santo dai fedeli. Nel 1387 venne traslata la salma del santo nella cattedrale di San Martino di Lucca. Nel 1426 la chiesa con l'Ospedale vennero annessi al Monastero di Santa Maria della Fregionaia,[18] in cui si depositò tutta la documentazione relativa, ora nellìArchivio di Stato di Lucca, fondo Fregionaia.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Interno della Chiesa romanica, durante un evento dell'associazione "La ruota" per la promozione dei monumenti della frazione
  • Chiesa di San Leonardo in Treponzio, in stile romanico-toscano. presenta un Importante il suo apparato decorativo esterno, costituito da originali elementi scultorei, il cui anonimo autore apparterrebbe alla scuola di Guidetto dell'ultima parte del XII secolo.[19]
Uno degli edifici che componevano l'Ospedale di San Leonardo in Treponzio, adiacente al lato settentrionale della Chiesa romanica
  • L'Ospedale di San Leonardo, adiacente alla Chiesa, recentemente in parte restaurato. Sarebbe precedente alla basilica, quindi risalente all'alto medioevo. Da quanto appreso dai numerosi manoscritti che lo riguardano, sarebbe stato dotato di un portico sotto cui venivano redatti i documenti riguardanti le donazioni, che hanno permesso all'Hospitale peregrinorum di mantenersi autonomo per secoli. Alcuni sostengono che sarebbero stati i Cavalieri del Tau di Altopascio[20] a promuoverne l'edificazione, analogamente all'Hospitale di Altopascio: si occupavano infatti di costruire e di mantenere sia gli Hospitali sia i ponti, necessari perchè i pellegrini diretti a Roma potessero effettuare l'attaversamento dei numerosi rivi che solcano il Treponzio.[21]
  • La nuova Chiesa Parrocchiale di San Leonardo in Treponzio, costruita affianco alla chiesa romanica, è stata consacrata il 18 settembre 1921, mentre il campanile è del 1849.[22]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Ancora oggi la frazione conserva, nonostante conti meno abitanti di altri borghi limitrofi, le caratteristiche vere e proprie di un centro su cui confluiscono gli abitanti del Compitese per le necessità sociali più elementari.

Ha una banca, una farmacia, un supermercato, una casa di Comunità, un centro per la cura dei denti e vari altri negozi. Adesso ospita anche una caserma dei carabinieri forestali nella ex stazione Ferroviaria della antica Ferrovia Lucca-Pontedera.

Inoltre ha una scuola media inferiore, che accoglie una sezione della Biblioteca del Comune di Capannori

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nello Paoli, Una chiesa, un paese, un prete, Lucca, 1985, pp. 79 e segg..
  2. ^ Giovanni Domenico Mansi, Diario Sacro delle Chiese di Lucca, Lucca, 1836, p. 63.
  3. ^ nota storica, su diocesilucca.it.
  4. ^ Enrico Ridolfi, Chiesa di San Leonardo in Treponzio a San Leonardo in Treponzio, in Manoscritto 3675 della Biblioteca Governativa ( ora Statale) di Lucca "Antiche basiliche della Provincia di Lucca.", Volume II . c.N.11-13, Accademia lucche di Scienze, Art e letteratura.
  5. ^ Chiesa di San Leonardo in Treponzio, su https://www.diocesilucca.it/.
  6. ^ Deusdona Presbitero, Documento XLIX, in Domenico Bertini (a cura di), Raccolta dei documenti per servire alla Istoria ecclesiastica di Lucca, Tomo IV delle Memorie e documenti che possono servire alla Istoria del Ducato di Lucca pagine 543-544, Lucca in vico Gurgite, ottobre 757, pp. 88-89 deila Raccolta dei documenti per servire alla storia ecclesiastica di Lucca.
  7. ^ Graziano Concioni, Monasteri, chiese, ospedali e romitori nel piviere di Compito, in Rivista di archeologia storia costume , A. XL, n. 1-3 (2012), p. 3-54.
  8. ^ Regesto Chartarum Italiae. Regesto del Capitolo di Lucca, vol.I documento 651 a pag.273
  9. ^ Bonfiglio notaio, 30-11-1115 Fregionaia, su archiviodigitale.icar.beniculturali.it, 30 novembre 1115. «Hospitali et Ecclesia Sancti Leonardi que est edificata in loco , ubi dicitur Interpontio»
  10. ^ 30-11-1115 Fregionaia, su archiviodigitale.icar.beniculturali.it.
  11. ^ Giuseppe Matraia, Guida monumentale della città e della Diocesi di Lucca, 1859-1860.
  12. ^ Bartolomeo Baroni, Raccolta universale delle iscrizioni sepolcrali, armi, ed altri monumenti della città di Lucca, 1760.
  13. ^ Di diverso parere Salavatore Andreucci, che, nella sua pubblicazione "La strada Romea e peregrina in territorio lucchese", in La Provincia di Lucca, anno IX, n.3, 1971, si chiede su quali basi si fondasse la convinzione di Cesare Sardi, espressa nel suo testo "Vie romane e medievali nel territorio lucchese" in Atti della Regia Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti, XXXIV,1914 , che nella lucchesia esisttessero una plurarità di vie Francigene dirette a Roma.
  14. ^ L'origine del nome della via si ricollega a Tiglio, località posta sull'anctico lago di Sesto, al confine dello Stato Lucchese con la Repubblica di Pisa.
  15. ^ Giovanni Bianchi, Foglio II San Leonardo in Treponzio, su www502.regione.toscana.it, Archivio di Stato di Lucca, fondo Catasto nuovo, giugno-luglio 1846.
  16. ^ Cesare Sardi, Vie romane e medioevali nel territorio lucchese, in Atti della Reale Accademia Lucchese, XXXIV - si trova alla Biblioteca Statale e all’Archivio Notarile, ex macelli, Lucca, Tipografia Giusti, 1924, p. 149.
  17. ^ Come si può leggere in una carta del catasto borbonico del 1832, conservata nell'Archivio di Stato di Lucca, appartenente alla sezione di San Leonardo, che indica la attuale via della Francese come strada del Porto al Pellegrino o via della Querceta
  18. ^ L.Decanini e R.Zanasi, La chiesa e l'Ospedale di San Leonardo in Treponzio, Associazione culturale "La Ruota-ODV", Dicembre 2023.
  19. ^ Anonimo toscano secolo XII, su fototeca.fondazioneragghianti.it.
  20. ^ Tau, dalla lettera greca τ che ricorda la croce
  21. ^ Aldo Santini, Viaggio in Toscana sulle grandi strade della storia. Dall'Aurelia alla Francigena, Maria Pacini Fazzi Editore, 2002, pp. 261-265.
  22. ^ Chiesa di San Leonardo in Treponzio, su https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane.

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