Salute mentale in Corea del Sud

I problemi legati alla salute mentale sono prevalenti in Corea del Sud: nel 2011 aveva il più alto tasso di ricoveri per malattie mentali tra i paesi OCSE,[1] e nel 2020 il più alto tasso di suicidi.[2]

Lo Stato finanzia i servizi per i problemi di salute mentale, sebbene la maggior parte siano in strutture ospedaliere, sotto finanziate e poco utilizzate.[3][4] Nonostante ci siano molte persone con questo problema, la diffusa stigmatizzazione scoraggia i malati dal cercare cure.[5] Sebbene i disturbi mentali si riscontrino in tutte le fasce d'età, le più colpite sono gli anziani e gli adolescenti.[6][7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La medicina occidentale fu introdotta per la prima volta in Corea del Sud dai medici missionari. Questo portò alla transizione dell'assistenza sanitaria mentale dai guaritori o sciamani agli ospedali psichiatrici sponsorizzati dal governo giapponese, che nel 1910 occupava ancora la Corea. L'isolamento all'interno di queste strutture contribuì allo sviluppo della stigmatizzazione nella società coreana.[8] Negli anni 2010, la base dell'assistenza sanitaria si è spostata dalle degenze ospedaliere a lungo termine all'assistenza sanitaria basata sulla comunità,[3][9] sebbene il periodo di ricovero di coloro che soggiornano negli ospedali sia in rialzo.[1][10]

Percezione sociale delle malattie mentali[modifica | modifica wikitesto]

Alcune ricerche hanno individuato nei sudcoreani livelli comparativamente più alti di stigmatizzazione interiorizzata, che si collega a tassi più alti di malattie mentali e a sintomi più gravi.[5][11] La ricerca di cure per le condizioni di salute mentale è ampiamente disapprovata nella cultura coreana: alcuni rapporti affermano che solo il 7% delle persone affette da problemi cerchi aiuto professionale.[12] Vista l'influenza del confucianesimo, l'onore della famiglia ha la priorità sull'individuo, portando così i coreani a rinunciare ai trattamenti per preservare la reputazione familiare.[13] La stigmatizzazione rende inoltre difficile alle persone che si stanno riprendendo dalla malattia rientrare nella società.[12]

Assistenza sanitaria[modifica | modifica wikitesto]

La legge sudcoreana proibisce la discriminazione sul posto di lavoro sulla base delle condizioni mentali, ma tali discriminazioni persistono per la mancanza di applicazione della normativa. Sebbene ci siano molti professionisti del settore, l'assistenza sanitaria per le cure mentali rimane isolata rispetto alle cure primarie.[4] Molti dei farmaci per la cura delle malattie mentali sono ampiamente disponibili in Corea, e la copertura sanitaria universale copre completamente le spese, quindi ogni sudcoreano ha la possibilità di acquistarli,[14] ma la stigmatizzazione scoraggia spesso le persone dall'utilizzare la propria copertura sanitaria.[13]

La spesa pubblica per questo tipo di problema era del 3% nel 2011, la maggior parte della quale destinata agli ospedali psichiatrici nonostante le cure venissero erogate prevalentemente da strutture ambulatoriali.[4]

Nel 1995 il governo ha approvato il Mental Health Act, che ha ampliato il numero di ospedali psichiatrici nazionali e di centri comunitari di salute mentale, con l'obiettivo di rendere più accessibile l'assistenza.[14] Tuttavia, questo ha reso anche più facili i ricoveri involontari.[9] Nel 2017, la legge sulla salute mentale è stata modificata per proteggere i diritti e le libertà individuali.[15]

Malattie mentali[modifica | modifica wikitesto]

Concause[modifica | modifica wikitesto]

Le difficoltà economiche alla fine degli anni '90 hanno portato a un forte aumento delle malattie mentali e dei suicidi in Corea del Sud, come d'altronde in tutti gli altri paesi asiatici colpiti dalla depressione economica.[16][17]

Problemi come il binge drinking e la diffusa cultura del bere possono portare all'aumento dei problemi mentali nella società. I coreani sono sottoposti a uno stress notevole sin da un'età relativamente giovane. L'etica lavorativa, il sistema educativo, l'esclusione sociale porta al sorgere di problemi sia in ambito mentale che per quanto riguarda il tornaconto sulla vita giornaliera.[senza fonte]

Depressione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001, si stimava che tra il 3 e 4,2% della popolazione sudcoreana soffrisse di disturbo depressivo grave, come indicato nel DSM-IV, un numero in continua ascesa. I più colpiti da questo problema erano le donne, i fumatori, i lavoratori a turni o persone con uno stato di salute non buono.[6] Si stima che la depressione costi oltre 4 miliardi di dollari nell'economia sudcoreana che porta ad avere ripercussioni sulla crescita economica e sulla salute pubblica.[senza fonte]

Disturbo da consumo di alcol[modifica | modifica wikitesto]

Altre malattie mentali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002, il 6,6% dei sudcoreani aveva un disturbo da dipendenza dalla nicotina, il 2% disturbi dell'umore e il 5,2% il disturbo d'ansia.[18] Nel 2007, il 17% della popolazione risultava soffrisse di insonnia.[19]

Tra i rifugiati della Corea del Nord che vivono nel Sud si riscontrano disturbi da stress post-traumatico (PTSD). Da uno studio del 2005, è risultato che il 29,5% dei rifugiati nordcoreani ne soffriva, con un tasso più elevato tra le donne rispetto agli uomini.[20]

Dati demografici delle malattie mentali[modifica | modifica wikitesto]

Malattie mentali negli anziani[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 un numero compreso tra il 17,8 e il 27,9% delle persone di età pari o superiore ai 65 anni in Corea del Sud rischiava di soffrire di depressione, percentuale superiore rispetto agli altri Paesi. I fattori associati alla depressione in età avanzata includono l'analfabetismo, la vita in solitudine, la povertà, la scarsa istruzione, il fumo, i traumi cranici e le disabilità intellettive.[21]

Malattie mentali negli adolescenti[modifica | modifica wikitesto]

Più del 10% degli adolescenti di Seul è dipendente da Internet, spesso in correlazione a fattori familiari tra cui abuso minorile e genitori molto severi.[22] Inoltre, legati alla dipendenza da Internet sono il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione.[23]

Lo studio del 2009 Addictive Internet Use Between Korean Adolescents: A National Survey ha evidenziato che un motivo per cui la dipendenza da Internet era così radicata tra gli adolescenti di Seul era il fatto che un gran numero di studenti utilizzasse prevalentemente Internet per i giochi online: per la precisione, il 67% degli studenti maschi delle medie e il 44,8% dei liceali maschi. Tra le donne loro coetanee, invece, il 23% usava Internet per blog o pagine personali, e il 23,9% delle liceali a scopo di ricerca.[24]

Suicidio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Suicidio in Corea del Sud.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Korea’s increase in suicides and psychiatric bed numbers is worrying, says OECD (PDF), su oecd.org.
  2. ^ (EN) Health status - Suicide rates, su data.oecd.org. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  3. ^ a b (EN) Sungwon Roh, Sang-Uk Lee e Minah Soh, Mental health services and R&D in South Korea, in International Journal of Mental Health Systems, vol. 10, n. 1, 2016-12, pp. 45, DOI:10.1186/s13033-016-0077-3. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  4. ^ a b c (EN) WHO-AIMS REPORT ON MENTAL HEALTH SYSTEM IN Republic of Korea, su who.int. URL consultato il 1º ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2021).
  5. ^ a b (EN) Woo Jung Kim, Youn Joo Song e Hyun-Sook Ryu, Internalized stigma and its psychosocial correlates in Korean patients with serious mental illness, in Psychiatry Research, vol. 225, n. 3, 2015-02, pp. 433–439, DOI:10.1016/j.psychres.2014.11.071. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  6. ^ a b (EN) Maurice M. Ohayon e Seung-Chul Hong, Prevalence of major depressive disorder in the general population of South Korea, in Journal of Psychiatric Research, vol. 40, n. 1, 2006-02, pp. 30–36, DOI:10.1016/j.jpsychires.2005.02.003. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  7. ^ (EN) Jin-Won Kwon, Heeran Chun e Sung-il Cho, A closer look at the increase in suicide rates in South Korea from 1986–2005, in BMC Public Health, vol. 9, n. 1, 2009-12, pp. 72, DOI:10.1186/1471-2458-9-72. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  8. ^ (EN) Min Sung-kil e Yeo In-sok, Mental Health in Korea: Past and Present, Springer US, 2017, pp. 79–92, DOI:10.1007/978-1-4899-7999-5_5, ISBN 978-1-4899-7997-1. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  9. ^ a b (EN) Sang Kyoung Kahng e Hyemee Kim, A Developmental Overview of Mental Health System in Korea, in Social Work in Public Health, vol. 25, n. 2, 26 febbraio 2010, pp. 158–175, DOI:10.1080/19371910903070408. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  10. ^ (EN) Agnus M. Kim, Why do psychiatric patients in Korea stay longer in hospital?, in International Journal of Mental Health Systems, vol. 11, n. 1, 2017-12, pp. 2, s13033–016–0110-6, DOI:10.1186/s13033-016-0110-6. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  11. ^ (EN) Jennifer E. Boyd, Emerald P. Adler e Poorni G. Otilingam, Internalized Stigma of Mental Illness (ISMI) Scale: A multinational review, in Comprehensive Psychiatry, vol. 55, n. 1, 2014-01, pp. 221–231, DOI:10.1016/j.comppsych.2013.06.005. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  12. ^ a b (EN) RRT RESEARCH RESPONSE (PDF), su refworld.org.
  13. ^ a b (EN) Mark McDonald, Stressed and Depressed, Koreans Avoid Therapy, in The New York Times, 6 luglio 2011. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  14. ^ a b (EN) World Health Organization. Department of Mental Health and Substance Abuse, Mental health atlas 2005, Rev ed, World Health Organization, 2005, ISBN 1-4237-4291-5, OCLC 62733243. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  15. ^ (KO) 세계보건기구(WHO), 한국의 정신보건법 개정에 대한 지지 입장 표명, su mohw.go.kr, 6 marzo 2017. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  16. ^ (EN) Young-Ho Khang, John W. Lynch e George A Kaplan, Impact of economic crisis on cause-specific mortality in South Korea, in International Journal of Epidemiology, vol. 34, n. 6, 1º dicembre 2005, pp. 1291–1301, DOI:10.1093/ije/dyi224. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  17. ^ (EN) Shu-Sen Chang, David Gunnell e Jonathan A.C. Sterne, Was the economic crisis 1997–1998 responsible for rising suicide rates in East/Southeast Asia? A time–trend analysis for Japan, Hong Kong, South Korea, Taiwan, Singapore and Thailand, in Social Science & Medicine, vol. 68, n. 7, 2009-04, pp. 1322–1331, DOI:10.1016/j.socscimed.2009.01.010. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  18. ^ (EN) S. Patricia Chou, Hae K. Lee e Maeng J. Cho, Alcohol Use Disorders, Nicotine Dependence, and Co-Occurring Mood and Anxiety Disorders in the United States and South Korea-A Cross-National Comparison: ALCOHOL USE DISORDERS, NICOTINE DEPENDENCE, AND CO-OCCURRING MOOD AND ANXIETY DISORDERS, in Alcoholism: Clinical and Experimental Research, vol. 36, n. 4, 2012-04, pp. 654–662, DOI:10.1111/j.1530-0277.2011.01639.x. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  19. ^ (EN) Maurice M Ohayon e Seung-Chul Hong, Prevalence of insomnia and associated factors in South Korea, in Journal of Psychosomatic Research, vol. 53, n. 1, 2002-07, pp. 593–600, DOI:10.1016/S0022-3999(02)00449-X. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  20. ^ (EN) WooTaek Jeon, ChangHyung Hong e ChangHo Lee, Correlation between traumatic events and posttraumatic stress disorder among North Korean defectors in South Korea, in Journal of Traumatic Stress, vol. 18, n. 2, 2005-04, pp. 147–154, DOI:10.1002/jts.20017. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  21. ^ (EN) Joon Hyuk Park, Ki Woong Kim e Myoung-Hee Kim, A nationwide survey on the prevalence and risk factors of late life depression in South Korea, in Journal of Affective Disorders, vol. 138, n. 1-2, 2012-04, pp. 34–40, DOI:10.1016/j.jad.2011.12.038. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  22. ^ (EN) Soo Kyung Park, Jae Yop Kim e Choon Bum Cho, Prevalence of Internet addiction and correlations with family factors among South Korean adolescents, in Adolescence, vol. 43, n. 172, 2008, pp. 895–909. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  23. ^ (EN) Jee Hyun Ha, Su Yeon Kim e Soojeong C. Bae, Depression and Internet Addiction in Adolescents, in Psychopathology, vol. 40, n. 6, 2007, pp. 424–430, DOI:10.1159/000107426. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  24. ^ (EN) Jongho Heo, Juhwan Oh e S. V. Subramanian, Addictive Internet Use among Korean Adolescents: A National Survey, in Marianna Mazza (a cura di), PLoS ONE, vol. 9, n. 2, 5 febbraio 2014, pp. e87819, DOI:10.1371/journal.pone.0087819. URL consultato il 1º ottobre 2022.